giovedì 24 gennaio 2013

DESTRA ITALIANA. INTERVISTA A N. COSENTINO. CONCHITA SANNINO, Cosentino: "Schifato da Silvio. Io l'ho salvato, lui mi ha tradito", LA REPUBBLICA, 24 gennaio 2013


Cosentino, è stato ex sottosegretario Pdl, ex coordinatore regionale, tra 50 giorni sarà ex deputato e forse anche ex libero cittadino se la mandano in carcere. Perché finisce così la sua prima vita politica?
"Perché sono stato bersaglio di un gioco delle parti, tra più parti. Ora mi difenderò bene nei processi, e mi vergogno di dire che non ho ancora letto con attenzione i miei atti (anche perché ho due avvocati di spessore), tanto mi fanno ridere questi pentiti. Ma chi se l'aspettava un tale trattamento dalla mia Pdl? Chi immaginava che Berlusconi potesse svendere tutti i suoi discorsi sulle garanzie per dedicarsi alle pulizie di stagione (strumentali), l'ultima vanità, dice qualcuno".

SINISTRA ITALIANA. UN SAGGIO DI PIERO SANSONETTI. P. L. BATTISTA, Quella strana 'sinistra di destra', IL CORRIERE DELLA SERA, 23 gennaio 2013


Contraddizioni Dall'accettazione delle leggi sulla flessibilità, che hanno spalancato le porte al precariato, alla guerra del KosovoIl paradosso di Sansonetti sui postcomunisti fa sparire il Psi


LA CRISI DELLE SOVRANITA' NAZIONALI AL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELL'ECONOMIA-MONDO. CLAUDIO CAVALLARI, Oltre i frammenti delle Costituzioni, IL MANIFESTO, 23 gennaio 2013


La globalizzazione economica e i movimenti sociali hanno causato la crisi del carattere performativo delle costituzioni nazionali. In un volume giunto a conclusione di un ciclo di seminari del gruppo Uninomade viene affrontata la frantumazione del diritto

martedì 22 gennaio 2013

ITALIA IN POVERTA'. DATI ISTAT. REDAZIONE, Rapporto Istat, in Italia 8 milioni di poveri, IL CORRIERE DELLA SERA, 22 gennaio 2013


Ovvero il 13,6 % della popolazione residente: il tasso d'inattività ammonta al 37, uno dei valori più alti dell'Ue

http://noi-italia2013.istat.it/ GUARDA I DATI DIRETTAMENTE DAL SITO

domenica 20 gennaio 2013

ITALIA. VERSO LE ELEZIONI. COSA PENSANO I GIOVANI. EMANUELE BUZZI, Giovani, l'astensionismo è il primo partito (ma in calo), IL CORRIERE DELLA SERA, 20 gennaio 2013


Delusi e disillusi Il 51% si informa di politica, ma il giudizio sulla classe dirigente è impietoso: per il 76% è «incompetente»

MILANO - Delusi, disillusi, arrabbiati. È il ritratto dei giovani italiani tra i diciotto e i trentaquattro anni. Ventenni e trentenni rapiti dal vento dell'antipolitica e frastornati dagli scandali che hanno colpito i partiti, ragazzi che vivono con disincanto il presente e guardano con incertezza al futuro. Secondo un sondaggio condotto da Mtv Italia (che ha lanciato la campagna «Io voto» per sensibilizzare i giovani verso la politica), solo il 45% degli intervistati si ritiene realmente felice e il 70% si dice fiero di vivere in Italia (una delle percentuali più basse a livello mondiale, la media internazionale è dell'82%, ndr ).

sabato 19 gennaio 2013

EUROPA. SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. PAOLO LEPRI, Il sociologo Beck: "L'euronazionalismo tedesco è il nuovo pericolo", IL CORRIERE DELLA SERA, 18 gennaio 2013

BERLINO – Ulrich Beck non ha dubbi. Nell'Unione Europea il nazionalismo è il peggiore nemico degli Stati e un allontanamento della Gran Bretagna dal club al quale ha aderito nel 1973 sarebbe un «suicidio». Londra perderebbe la sua relazione speciale con gli Stati Uniti, «cosa di cui peraltro è stata già avvertita», e finirebbe per dover dare l'addio anche alla Scozia e al Galles. Ma c'è un altro tipo di nazionalismo, altrettanto pericoloso. È quello che si realizza imponendo in Europa la propria forza. Questo è il caso della Germania.

lunedì 14 gennaio 2013

FILOSOFIA DELLA POLITICA. IL RITORNO DEL FINALISMO. G. G. VECCHI, L'Europa e il populismo di Pilato, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 gennaio 2013


I fini della natura e della ragione a confronto con la fede nel pensiero del filosofo Robert Spaemann e del cardinale Ruini

Robert Spaemann (Berlino 1927) è uno dei maggiori filosofi dei nostri tempi. È stato docente nelle Università di Stoccarda, di Heidelberg e alla Ludwig-Maximilians-Universität München; è stato visiting professor in diverse Università europee e americane; è membro onorario dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali e membro emerito della Pontificia Accademia per la Vita. Tra le sue opere più recenti tradotte in Italia si ricordano: La diceria immortale. La questione di Dio o l'inganno della modernità (2008), Persone. Sulla differenza tra «qualcosa» e «qualcuno» (2007). Per Ares ha pubblicato Rousseau, cittadino senza patria (2009). Ha collaborato alla stesura del testo Reinhard Löw (1949-1994), allievo di Spaemann, prematuramente scomparso.


SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. LOREDANA SCIOLLA, Salire in politica, 14 GENNAIO 2013


La politica in Italia oggi non gode di grande reputazione presso i cittadini, in particolare tra i giovani.
Pur essendo cresciuto l’impegno pubblico in molte attività che si stenta a non definire “politiche”, come partecipare a manifestazioni, firmare appelli e petizioni, dar vita ad appassionati dibattiti su internet contro la corruzione e la cosiddetta “casta”, si è passati dalla critica ai partiti a una sorta di ripulsa della politica e dei politici tout court. Aumenta, cioè, la voglia di far sentire la propria voce nella sfera pubblica, senza che ciò si traduca nell’aspirazione a influire sulla ripartizione del potere nell’ambito dello Stato.

sabato 12 gennaio 2013

TELEVISIONE COME AUTOBIOGRAFIA DELLA NAZIONE. GIORGIO SIMONELLI, Servizio Pubblico? Un triste spettacolo…, IL FATTO, 12 gennaio 2013


Magari arrivo un po’ in ritardo. Ma ho voluto pensarci e capire cosa ne pensavano amici che ho sentito tutti molto preoccupati per quanto accaduto giovedì sera da Santoro e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Personalmente, non credo molto allo spostamento di voti come esito immediato delle performance televisive. A medio-lungo termine la tv incide eccome, a breve o brevissimo non lo credo. Quindi lascerei le storie del recupero prodigioso di Berlusconi ai Sallusti, Feltri, Gelmini che a raccontare balle sono così abituati da crederci loro stessi e mi occuperei d’altro, senza ovviamente abbassare la guardia e trascurare i pericoli.

POLITICI DA DIMENTICARE. MICHELE PROSPERO, La miseria degli Ichino che votarono alle primarie, L'UNITA', 11 gennaio 2013

E meno male che è «salito» in politica per restituirle la dignità etica smarrita. Con le sue disinvolte campagne acquisti, Monti recluta con destrezza nuovi adepti in fuga dal Pd (ma anche dal Pdl) e li piazza subito nelle teste di lista. Con il suo trasformismo ben stagionato, il premier tecnico pare immerso in pieno nel clima del calcio mercato invernale, che è poi quello di riparazione.


venerdì 11 gennaio 2013

IL LINGUAGGIO DEI POLITICI. UMBERTO ECO, Il senso di Bersani per la metafora, L'ESPRESSO, 13 dicembre 2012

Ormai in lizza autorevole per le elezioni politiche Pier Luigi Bersani parlerà ancora a lungo nei prossimi mesi e, fedele all'immagine che si è creato, di persona di buon senso popolare, immagino che farà ancora uso di quelle che lui e altri definiscono ormai come le "metafore di Bersani", e che io da ora in avanti chiamerò "bersanemi" per le ragioni di cui dirò. I bersanemi hanno dato origine a una divertente serie di emulazioni, a partire da Crozza e, se pure l'origine dei suoi detti risale ad antiche saggezze popolari, Bersani ha creato un genere letterario.

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. GIUSEPPE DE RITA, Questi politici hanno solo fame. Intervista di Marco Damilano, L'ESPRESSO, 2 ottobre 2012

Siamo nella fase della betoniera. E c'è solo da sperare, con un po' di cinismo, che alla fine succeda anche in Italia quello che avvenne negli Stati Uniti, con le grandi famiglie politiche che sono nate sul traffico degli alcolici...». Giuseppe De Rita, 80 anni, fondatore del Censis, commenta le cronache di questi giorni. A vedere le foto del toga party con gli invitati mascherati da maiali sembra di sfogliare le tante immagini prodotte dall'interprete della società italiana nei suoi rapporti degli ultimi venti anni: l'individualismo sfrenato, il disastro antropologico, l'eclissi della borghesia, la mucillagine, la poltiglia... «Ci metteremo almeno quindici anni a ricostruire qualcosa dopo questo dissolvimento».

lunedì 7 gennaio 2013

RIFLESSIONI SUL MONDO DELLA CRISI. FERNANDO SAVATER, Riflessioni sul mondo della crisi. Intervista di Giusto e Perrelli, L'ESPRESSO, 2 gennaio 2013

L'austerità spinta all'eccesso non risolve i problemi. Per uscire dalla catastrofe prodotta dal capitalismo speculativo punterei piuttosto sull'istruzione. Da sola, nei tempi urgenti della politica, non può rilanciare i consumi e stimolare la crescita. Ma anche in quest'anno zero un investimento sulla formazione professionale può avere una forte incidenza nella soluzione delle questioni più gravi...


ITALIA. TELEVISIONI E DEGRADO DELL'INFORMAZIONE PUBBLICA. ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA, Problemi concreti, domande scomode, IL CORRIERE DELLA SERA, 6 gennaio 2013


Nella prossima settimana inizia per la radio e la televisione la par condicio. Inizia cioè quel periodo di stretta regolamentazione circa i tempi e i modi della presenza dei politici previsto dalla legge per le campagne elettorali. I candidati saranno ospiti delle tribune politiche della radio e della tv per dibattere tra di loro, ma soprattutto per rispondere alle domande dei giornalisti. Così come del resto stanno facendo con particolare intensità già da qualche settimana con decine di interviste sui giornali (e, ahimè, anche via twitter. Perfino il presidente Monti, il quale a mio modesto avviso avrebbe tutto da guadagnare invece se ne facesse a meno).

venerdì 4 gennaio 2013

TELEVISIONI ALL'ITALIANA. LA 7 IN CRISI. RINALDO GIANOLA, Perdite per 60mln, tagli per 50 La ricetta di Bernabé per La7, L'UNITA', 4 gennaio 2013

Il 17 gennaio si riunisce il consiglio di Telecom Italia. I vertici della controllata Ti Media, cui fa capo anche La7, potrebbero chiedere ai consiglieri di rinunciare al piano di cessione della rete tv e delle infrastrutture relative a causa delle offerte di acquisto ritenute insoddisfacenti e di fronte all’impegno a realizzare un nuovo piano di ristrutturazione e di risparmi per la holding televisiva. L’appuntamento è importante perchè Telecom Italia, che deve fronteggiare altre questioni decisive a partire dal negoziato con la Cassa depositi e prestiti per la creazione di una Newco cui conferire la rete d’accesso, è intenzionata a risolvere la partita televisiva, ma senza fare regali a nessuno.

ITALIA. VERSO LE ELEZIONI. COSA ACCADE NEL PD. MASSIMO BOCCUZZI,Bersani, Renzi e il tacchino pio, L'UNITA', 4 gennaio 2013


Dopo tanta sobria austerità è bello vedere che i nostri politici mangiano e bevono alla tavola del ristorante il grano. Ormai le indiscrezioni, dal menù dov’è inciso a rilievo “senza grano non si sgrana” alla bottiglia di schiava altoatesina fino alle grappe, già si fanno subliminali: vuoi vedere che la foto è un messaggio in codice agli italiani? Ma solo io, aiutato dalla breve dichiarazione renziana sul disvelamento della metafora avicolopolitica bersaniana (che parteciperà alle primarie per i segreti di Fatima) sono in grado di riferirvi con la stessa strategica esattezza di lor signori il succo della conversazione:



ITALIA. VERSO LE ELEZIONI. POPULISMI. MICHELE PROSPERO, C’è un populismo di centro, L'UNITA', 4 gennaio 2013


Ora che Mario Monti ha smesso gli abiti di un distaccato uomo delle istituzioni per assumere quelli di un combattivo capo di parte, è lecito aspettare più chiarezza sulla sua effettiva collocazione politica e culturale. E, per certi versi, il suo più recente documento («Un movimento civico, popolare, responsabile») alcune risposte risolutive, se pur tra le righe, le dà.