martedì 24 febbraio 2015

LA BUONA SCUOLA COMINCIA MALE. E. CABASINO, «I ragazzini suonavano ma nessuno li ascoltava», CORRIERE DELLA SERA, 24 febbraio 2015

Egregio signor primo ministro, 
oggi (domenica, ndr) mia figlia quattordicenne ha suonato con la JuniOrchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, a Roma, all’evento del Pd, «La Scuola che cambia, cambia l’Italia». È tornata a casa in lacrime umiliata e mortificata dalla totale assenza di attenzione da parte del pubblico durante la loro esecuzione successiva al suo intervento. Mentre i ragazzi erano impegnati nella difficile esecuzione di musiche di Beethoven e di Tchaikovsky il pubblico in sala era principalmente impegnato a prodigare saluti, non solo parlando a voce alta, ma camminando e urtando i ragazzi, rendendo di fatto impossibile l’esecuzione stessa.

domenica 15 febbraio 2015

NUOVI VECCHI PARTITI IN ITALIA. INTERVISTA CON MARIO MONTI. SCELTA CIVICA. G. A. STELLA, Monti: «Miei errori con Scelta civica? Deluso dai politici e da tanti neofiti», CORRIERE DELLA SERA, 15 febbraio 2015

«M i divertiva l’idea di farmi dei biglietti da visita con scritto “Mario Monti. Ex senatore a vita”. Poi non hanno abolito né il Senato né i senatori a vita...». Nel suo ufficio alla Bocconi, l’ex presidente del consiglio, ex leader di Scelta civica, ex predestinato al Quirinale, è un ex di ottimo umore. Qualche sassolino nelle scarpe, però, gli è rimasto: «Il loden! Alla fine era diventato una specie di simbolo spregevole. Cosa avrà mai, il loden! Finché, con l’elezione di Mattarella, c’è stato un revival. Anzi, una contrapposizione fra loden: il suo, positivo, e il mio, negativo. Un tweet diceva: Mattarella è così sobrio che porta i loden usati di Monti...». 
A Bruxelles no, il suo loden non è malvisto: «Vado spesso perché presiedo la commissione per la riforma del bilancio Ue, che oggi ricorda un mercato delle vacche». 

venerdì 13 febbraio 2015

LE DONNE NELLA VISIONE DELL'ISIS. M. SERAFINI, Spose a nove anni e studentesse di teologia, CORRIERE DELLA SERA, 6 febbraio 2015

Le donne hanno un ruolo. Ed è un ruolo stabilito da Dio. Possono sposarsi a nove anni, devono stare in casa con il marito e i figli, combattono solo se strettamente necessario, non devono avere un lavoro, se non quello di maestra o di dottoressa. Le donne di Isis alzano il velo del loro niqab e si presentano al mondo. O, meglio, Isis le presenta, decidendo ciò che devono essere. La dottrina arriva da un manifesto della brigata femminile Al-khansaa, responsabile della moralità delle donne dello Stato islamico nota per la sua crudeltà. Il lungo documento, scritto solo in lingua araba e tradotto dal think thank britannico anti-terrorismo Quilliam Foundation, è destinato solo alle donne arabe (Isis non l’ha proposto in altre lingue) ed è comparso online in gennaio.

martedì 10 febbraio 2015

MASS MEDIA. COMUNICAZIONE. LO SCHIANTO DELLA TELEVISIONE ITALIANA. 1984-2013-2015 TRENTA ANNI DI RISSE, VOLGARITA' ED INSULTI, di MARIO FAGOTTO F.

Queste note erano state scritte due anni fa, ma pare di capire che possano essere utili ancora oggi visto che la cosiddetta offerta televisiva pagata dai contribuenti sembra essere rimasta la stessa...
----------------------------------------------------
Anche per chi, distrattamente come me, osserva l'offerta televisiva in corso di lancio alla ripresa stagionale (i MONOPOLISTI che lavorano nella televisione italiana seguono i tempi della scuola monopolio di stato: finiscono di 'lavorare' a giugno e riprendono a settembre tanto non devono temere nessuna forma di concorrenza) si sarà accorto del ritorno di un personaggio che imperversa da almeno 20-25 anni in quasi tutti i programmi televisivi, di qualsiasi rete, pubblica, privata, pubblica-privata che dir si voglia (ma esistono in Italia queste differenze?). Suddetto personaggio viene usato da qualsiasi imbonitore o sedicente tele-giornalista di turno, qualsiasi sia la rete in cui lavora o le simpatie politiche che manifesta (ma esistono appartenenze politiche diverse? Esistono tele-giornalisti ed imbonitori capaci di manifestare opinioni politiche?). Che si pensi di ascoltare un programma di 'sinistra' o di 'destra', che si creda di essersi sintonizzati su una rete 'pubblica' o 'privata', il personaggio in questione lo trovi sempre lì. La novità, fra l'altro, è proprio questa. Appare singolare trovarlo ospitato in programmi fianco a fianco, ed anche d'accordo, con personaggi che in passato sembravano lontani anni luce dalle sue battute e dai suoi atteggiamenti (legittimo chiedersi se questi signori si siano divertiti a prenderci in giro, facendoci credere di pensarla diversamente mentre, invece, erano tutti d'accordo per arricchirsi!).




TELEVISIONE. RAI. COMUNICAZIONI DI MASSA. A. GRASSO, Giletti-Capanna e i diritti acquisiti: una lite tra demagoghi, CORRIERE DELLA SERA, 10 febbraio 2015

Doveva capitarci anche questa. Assistere alla lite fra un vecchio demagogo e un neo demagogo. Da settimane Massimo Giletti, conduttore de «L’Arena» (Rai1, domenica, ore 14), e Mario Capanna, ex leader storico del ’68, ex deputato di Democrazia proletaria, si stavano punzecchiando a distanza sul tema dei vitalizi. 
La tesi di Capanna è questa: «Prendo un vitalizio di 5.000 euro al mese, ma non sono un privilegiato, quei due vitalizi me li sono meritati e la riduzione del dieci per cento è sbagliata perché non si possono toccare i diritti acquisiti».

lunedì 9 febbraio 2015

RAI. MASS MEDIA. COMUNICAZIONI DI MASSA. EX-POLITICI POST-SESSANTOTTINI E TELE-GIORNALISTI POST-BERLUSCONIANI PAGATI DAI CONTRIBUENTI FRA CUI IL SOTTOSCRITTO. CORRIERE DELLA SERA, 9 febbraio 2015

(agr) Duro scontro sui vitalizi acquisiti tra il conduttore de "L'Arena" Massimo Giletti e Mario Capanna, leader dei movimenti studenteschi del '68, volto storico di Democrazia Proletaria, ex parlamentare, ex eurodeputato ed ex consigliere regionale della Lombardia. "Prendo un vitalizio di 5mila euro al mese, ma non sono un privilegiato", dice Capanna, ospite nel salotto di Rai1. Dopo vari botta e risposta, Giletti perde la pazienza, lancia per terra i fogli che tiene in mano insieme al libro di Capanna e lancia la pubblicità.

http://video.corriere.it/giletti-litiga-capanna-vitalizio-butta-aria-suo-libro/4d91d30c-afb0-11e4-bc0d-ad35c6a1f8f9
---------------------------------------------------
Il tele-giornalista che afferma "Se la trasmissione non funziona, io me ne vado" dovrebbe anche dirci dove mai se ne andrà: mai ricordato qualcuno che abbia fatto la fame se il programma che conduceva finiva male.  Forse se ne andrà a fare l'eroe e il difensore dei deboli ("Io lavoro per questa gente, non per lei") in qualche altra rete amica pronto ad accoglierlo a braccia tese tanto...in un sistema privo di concorrenza, 1° non si corre certo il rischio di diventare disoccupati; 2° con un reddito di 330.000 euro per diversi anni, si perdesse anche il lavoro, si camperebbe bene comunque.

domenica 8 febbraio 2015

POLITICA E UNIVERSITA'. LA CASTA DEI DOCENTI UNIVERSITARI. M. DI FAZIO, Ma quant'è bella la vita dei docenti universitari, L'ESPRESSO, 8 febbraio 2015



In “Al limite della docenza”, Stefano Pivato apre passando in rassegna i fondamentali “tipi da cattedra”. Come il prof. “Come sto io?”. “Solitamente, quando due persone si incontrano, si chiedono vicendevolmente Come stai? Una certa tipologia di docente, se ti incontra, senza chiederti nulla, ti dice “Come sto io?”. Segue elencazione dei saggi che ha scritto, dei convegni a cui ha partecipato, delle lodi che ha ricevuto. “L’Accademia è fatta così. Ancor prima che di riconoscimenti scientifici, si nutre di solleticamenti a uno smisurato ego”. L’egolatria, e la vanità, sarebbero le due pietre angolari della mentalità del docente. Insieme a un’eterna conflittualità tra simili: “Litigo, dunque sono”. “Litigare è una forma assoluta per certificare la propria presenza; e magari, giustificare la propria assenza”. Così i professori più attaccabrighe sono spesso i più assenteisti. E in pochi ambienti come quello accademico l’insinuazione maliziosa, la diceria, la diffamazione giocano un ruolo tanto importante.

ELEZIONI DEMOCRAZIA PARTITO DEMOCRATICO E NUOVE CASTE. S. RIZZO, Enti, fondazioni e authority Il collocamento dei non rieletti pd, CORRIERE DELLA SERA, 8 febbraio 2015

Di esperienza sul campo ne aveva da vendere. Era lui che dagli schermi di Video Calabria conduceva Calabria Verde, trasmissione d’inchiesta sull’agricoltura calabrese. A Francesco Laratta detto Franco mancava solo un adeguato riconoscimento istituzionale. Mai dire mai: a settembre del 2014 ha avuto un posto nel consiglio di amministrazione dell’Ismea, l’istituto pubblico per i servizi nel mercato agricolo. Trombato alle politiche del 2013, il coordinatore regionale di Areadem, componente del Pd che fa riferimento a Dario Franceschini, è stato uno degli ultimi ex onorevoli del partito di maggioranza a trovare una ricollocazione. Sia pure come semplice consigliere di un ente statale non di primo livello.
- I 

FILOSOFIA POLITICA. HEIDEGGER E GLI EBREI. D. DI CESARE, Heidegger: «Gli ebrei si sono autoannientati», CORRIERE DELLA SERA, 8 FEBBRAIO 2015

La Shoah è «l’autoannientamento degli ebrei». Questa tesi di Heidegger affiora nel nuovo volume dei Quaderni neri, curato da Peter Trawny, che sta per essere pubblicato in Germania dall’editore Klostermann (Gesamtausgabe 97, Anmerkungen I-V). Si tratta delle Note risalenti al periodo cruciale che va dal 1942 al 1948. Fa parte del volume, di 560 pagine, anche il quaderno del 1945/46, che sembrava fosse andato perduto e che è stato recuperato la scorsa primavera.

venerdì 6 febbraio 2015

ITALIA E NUOVI PARTITI IN VIA DI ESTINZIONE. M. GUERZONI, L’esodo di Scelta Civica nel Pd, CORRIERE DELLA SERA, 6 FEBBRAIO 2015

Dopo aver perso per strada fondatori come Luca Cordero di Montezemolo, Lorenzo Dellai e Mario Mauro, presta di nuovo il fianco alle ironie del web, che ha ribattezzato il partito «Sciolta civica» per il succedersi di scissioni.

EUROPA E NUOVI MURI. L. OFFEDDU, Subito truppe e «basi» nell’Est La Nato alza il muro in Europa, CORRIERE DELLA SERA, 6 febbraio 2015

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES «Questo è il più grande rafforzamento e riposizionamento della difesa collettiva della Nato fin dai tempi della Guerra Fredda». 

lunedì 2 febbraio 2015

NUOVI PARTITI IN ITALIA. ITALIA UNICA DI C.PASSERA. DAL SITO DEL PARTITO, FEBBRAIO 2015


Il progetto politico di Italia Unica, lanciato a febbraio 2014 da Corrado Passera si è trasformato oggi, con lassemblea fondativa, in una forza politica che vuole essere un partito nuovo e non un nuovo partito. Un soggetto politico che parte da subito valorizzando le sue fondamenta sul territorio.

http://www.italiaunica.it/