venerdì 31 gennaio 2014

IL CASO RENZI & C. COME SI VIENE ELETTI ALLE PRIMARIE. R. BENEDETTO, Uno è iscritto, 10 no Le sezioni perdono il controllo del voto, IL CORRIERE DELLA SERA, 10 dicembre 2013

MILANO ? «Portate dieci persone a votare». L?appello Matteo Renzi l?aveva lanciato in tv, quando si temeva un flop dell?affluenza e il calo della partecipazione al voto dei circoli di novembre non incoraggiava. Curiosa coincidenza: rispetto ai 297 mila tesserati che hanno partecipato alla fase del congresso riservata agli iscritti, ai gazebo sono stati 2,9 milioni a mettersi in fila e votare per la segreteria del Pd. Dieci volte tanto, appunto: dieci partecipanti alle primarie per ogni iscritto.

LEGGE ELETTORALE. PRIMA DATA STORICA DA RICORDARE. VERSO UNA DIARCHIA AL POTERE APPROVATA DA PARTITI DI UN GOVERNO NON ELETTO DAL POPOLO.


La proposta di nuova legge elettorale formulata da un accordo fra due non deputati (uno decaduto da senatore a seguito di una condanna definitiva per frode fiscale e leader di una fazione politica uscita dalla maggioranza; l'altro, sedicente neo-segretario PD, "eletto" da sedicenni e da un solo iscritto su dieci al PD in primarie in cui si doveva perfino pagare per votare) riceve la prima approvazione grazie al consenso unanime degli unici partiti rimasti in aula: quelli dei due extra-parlamentari. Il numero complessivo dei presenti mostra, un numero molto limitato di presenze: 378 dovrebbero essere solo i membri dei partiti al governo mentre parte dell'opposizione è uscita prima delle votazioni.

MOVIMENTO 5STELLE ED ELETTORI. A. GILIOLI, Chi sono gli elettori del Movimento 5 Stelle e di Beppe Grillo, L'ESPRESSO, 30 gennaio 2014

Gli ultimi sondaggi li danno sopra il 20 per cento. E loro ci ridono su: «Ottimo, prima del febbraio scorso ci davano al 15 e poi abbiamo preso il 25. Vuol dire che questa volta prenderemo il 30». Fuori di battuta, l’obiettivo per le Europee è stare attorno al consenso delle politiche, magari una briciola sopra: per dimostrare di non essere affatto “una meteora”, come gli avversari dicono di loro.

NUOVA LEGGE ELETTORALE. OVVERO LA POLITICA RIDISEGNATA SECONDO GLI SCHEMI DELL'ECONOMIA. M. BASCETTA, Governabilità o democrazia, i governanti al riparo dai governati, IL MANIFESTO, 31 gennaio 2014

Le regole della cac­cia alla volpe inte­res­sano per­lo­più i signori che la pra­ti­cano. E, suo mal­grado, la volpe. Dif­fi­cile imma­gi­nare che un intero popolo vi si possa appas­sio­nare.
Altret­tanto lecito è dubi­tare che gli ita­liani fre­mano per i dispo­si­tivi e le norme di quella nuova legge elet­to­rale che i media pon­gono ripe­tu­ta­mente e quo­ti­dia­na­mente al ver­tice delle loro più impel­lenti aspi­ra­zioni.
Assai più pro­ba­bile è che desi­de­rino pre­sto un qual­si­vo­glia risul­tato per non sen­tirne par­lare più e pas­sare ad altro.

giovedì 30 gennaio 2014

NUOVA LEGGE ELETTORALE PER RIASSORBIRE I PERPLESSI E GLI INFEDELI. M. SALVATI, Meno ideologia, più lotta ai privilegi Come catturare gli elettori incerti, IL CORRIERE DELLA SERA, 29 gennaio 2014

A quanto sembra l’iniziativa di Renzi è riuscita a mettere in moto la macchina ingrippata della riforma elettorale. Se il moto prosegue com’è iniziato, al più tardi si tornerà a votare con un sistema fortemente maggioritario entro la primavera del 2015 e i partiti devono definire il messaggio che intendono proporre agli elettori. A questo scopo, un’eccellente ricerca sulle elezioni del febbraio 2013 (Itanes — Italian national election studies — Voto amaro, da poco pubblicata dal Mulino) dovrebbe essere una lettura obbligata: perché gli italiani hanno votato come hanno votato poco meno di un anno fa? I fattori che hanno causato il terremoto elettorale dello scorso febbraio — il passaggio da un equilibrio a due poli (Pd/Pdl) ad uno squilibrio a tre poli e mezzo (Pd, Pdl, 5 Stelle, Scelta civica)— è probabile saranno ancora influenti. Molto influenti, se il governo e i partiti non riusciranno nell’anno in corso ad attenuarne o modificarne gli effetti.

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE E LE DONNE. F. CAFERRI, Il trucco dell'Italicum che svende le donne, LA REPUBBLICA, 30 gennaio 2014

«Non esiste democrazia piena laddove metà della popolazione non viene rappresentata in modo paritario in Parlamento». Comincia così una petizione lanciata nei giorni scorsi sul sito Change.org da un gruppo trasversale di donne: politiche, attiviste, imprenditrici, donne comuni. Parrebbe un’affermazione alquanto basilare: in Italia non lo è.

lunedì 27 gennaio 2014

COSA DOVREBBE FARE UN GOVERNO SERIO. A. CAPEZZUTO, Lotta alle mafie economiche: non è priorità del Parlamento, IL FATTO, 27 gennaio 2014

Una ragnatela d’interessi con rapporti segretissimi e a più livelli. Professionisti, insospettabili, manager ma anche un vice-prefetto tutti felici e in rapporti con il clan Contini. Una storica cosca napoletana nata, cresciuta e radicata nella zona Vasto-Arenaccia dalle parti della stazione centrale di Napoli. Un’organizzazione tentacolare che nonostante la detenzione del boss Eduardo Contini detto O’ romano e del suo braccio destro nonché cognato Patrizio Bosti ha continuato a vivere di vita propria. Un meccanismo perfetto costruito come un orologio svizzero. Una storia di camorra di alto lignaggio nata dalla genesi dell’alleanza della Nuova Famiglia. Anche i bamboccioni di ultima generazione della criminalità, i gruppuscoli malavitosi sempre in guerra tra loro per il controllo del mercato della droga quando sconfinavano oppure solo immaginano di circumnavigare la zona del Vasto-Arenaccia si fermavano e spaventati ammettevano: “Non scherziamo lì ci sono i Contini”.

domenica 26 gennaio 2014

NUOVA LEGGE ELETTORALE. GIOVANNI SARTORI, Io lo chiamerei bastardellum, IL CORRIERE DELLA SERA, 26 gennaio 2014

Siccome sono io che ho inventato a suo tempo le etichette Mattarellum e poi Porcellum , oramai mi è venuto il vizio e così provo ancora. Italicum proprio non mi va. Sa di treno. Al momento proporrei Bastardellum . Ma si intende che si può trovare di meglio. Il punto che devo continuare a sottolineare è che la riforma elettorale è materia di legge ordinaria, mentre la riforma dello Stato è materia di legge costituzionale. E i tempi tra le due cose sono molto diversi, anche di due anni. Però se non vogliamo incappare in errori del passato le due cose devono essere armonizzate (nelle nostre teste) sin dall’inizio.

IL CASO RENZI & C., F. COLOMBO, Renzi, i partiti azienda e la caduta degli dei, IL FATTO, 26 gennaio 2014

Matteo Renzi (detto “Matteo” presso le migliori fonti giornalistiche) domina le televisioni con due sole inquadrature. In una sta camminando in fretta, seguito da un gruppo, si muove sempre da destra verso sinistra, evita con giovialità sportiva i microfoni, stringendo mani a volo o dando “il cinque”, e in un attimo è di spalle, ma voltandosi indietro lascia una traccia di cordialità. La seconda inquadratura è frontale, Renzi è in camicia bianca, un po ’ sbottonata, è su un podio e dice con bravura poche frasi, di solito tre, un impegno, una denuncia, una minaccia.

NUOVA LEGGE ELETTORALE RENZI-BERLUSCONI. E. SCALFARI, Il duopolio ai partitoni e il bavaglio ai partitini, LA REPUBBLICA, 26 gennaio 2014

QUALCUNO si ricorda la legge elettorale truffa, proposta dalla Democrazia cristiana e dai suoi alleati laici, i cosiddetti partitini? Ne dubito; sono passati sessant’anni da allora e molti degli attori di quella vicenda non ci sono più. Io ricordo bene: la legge fu sconfitta dall’opposizione di dissidenti da sinistra e da destra, tra i quali emergevano Codignola, Parri e Corbino. Eppure non era una grande truffa: attribuiva un premio del 15 per cento alla coalizione che avesse superato il 50,1 dei voti. Si votava in collegi uninominali, gli stessi con i quali nel 1948 la Dc aveva incassato il 48 per cento dei voti e la maggioranza assoluta dei seggi.
Altri tempi, sembrano la preistoria. C’erano personaggi come De Gasperi, Togliatti, Ugo La Malfa e molti altri di analogo conio; al Quirinale c’era Luigi Einaudi, del quale Napolitano è un devoto cultore nonostante il suo passato di comunista (ma non marxista).


venerdì 24 gennaio 2014

VIOLENZA E SOCIETA' CONTEMPORANEA. G. BELARDELLI, Cambiare la qualità dei rappresentanti, IL CORRIERE DELLA SERA, 23 gennaio 2014

Di continuo le cronache italiane riferiscono fenomeni di illegalità diffusa. Sabato 18 gennaio, ad esempio, Lorenzo Salvia ha riportato su questo giornale una stima dell’Aci, secondo la quale in Italia circolerebbero ben 4 milioni di veicoli privi di copertura assicurativa. Il giorno dopo le pagine romane de la Repubblica registravano il fatto che, in uno dei più grandi ospedali della capitale, quasi mille dipendenti usufruiscono di un qualche specifico esonero, grazie a una certificazione medica: chi è esonerato dal lavoro notturno, chi dall’accompagnare un paziente senza essere a sua volta accompagnato da un collega, chi — perfino — da ogni compito di assistenza tale da richiedere «gestione di emergenze» (eventualità che, come sa anche un bambino, in un ospedale non è proprio rarissima). Anche a considerare, come è giusto, che non tutte le situazioni sono uguali (e dunque che, nel caso appena citato, ci saranno state anche molte certificazioni mediche ineccepibili), questi e altri analoghi fatti ci mettono di fronte a una cronaca «nera» di tipo particolare. Una cronaca nella quale non si parla di rapine, omicidi, disgrazie più o meno naturali, ma del costante smottamento della legalità diffusa e del senso civico.

LINGUAGGIO E POLITICA. JASON STANLEY, Le parole insidiose, IL MANIFESTO, 22 gennaio 2014

Pla­tone  aveva una scarsa con­si­de­ra­zione della demo­cra­zia. Rite­neva che la poli­tica fosse un’arte ed era con­vinto che per com­pren­dere l’essenza di quell’arte biso­gnasse avere delle com­pe­tenze. Il filo­sofo ha sem­pre soste­nuto che non c’è alcuna spe­ranza che la mol­ti­tu­dine possa con­se­guire le abi­lità richie­ste per gover­nare, poi­ché viene facil­mente ingan­nata dai sofi­sti. Da ciò ne è con­se­guito, per il pen­sa­tore greco, un rifiuto netto per la demo­cra­zia come sistema di potere pra­ti­ca­bile. È «pro­ba­bile che le ori­gini della tiran­nia si tro­vino pro­prio in un regime demo­cra­tico e in nes­sun altro luogo» (Pla­tone, La Repub­blica). Un giu­sto sistema di governo deve inse­diare al potere i filo­sofi, sono loro gli unici in grado di com­pren­dere l’essenza delle cose.

mercoledì 22 gennaio 2014

BERLUSCONI E IL LANCIATORE DI UOVA. G. SALOME', “Ho 85 anni e sono marxista. Per questo ho lanciato le uova contro Berlusconi”, IL FATTO, 22 gennaio 2014

Sul Fatto Quotidiano del 19/1/14 è detto – a pag. 4   – che l’auto di Berlusconi, avvicinandosi all’entrata laterale del Pd (per l’incontro col suo segretario Renzi) “si becca un paio di uova provenienti da una sparuta truppa di G. Mascia e Popolo Viola che si spiaccicano sul cofano al grido ‘Vergogna! Vergogna!’”. E c’è anche la foto di un uovo sfranto sul lunotto posteriore dell’auto. Ora – dato che sono l’autore del lancio delle due uova – tengo a precisare che non faccio parte di nessuna truppa del Mascia (che non so chi sia) e del Popolo Viola o di altri gruppettini analoghi.

IL CASO RENZI & C. E. FITTIPALDI, Matteo Renzi resuscita gli uomini di Francesco Rutelli, L'ESPRESSO, 20 gennaio 2014

Matteo Renzi, oltre a rottamare vecchi dirigenti, sembra avere un’altra missione: salvare gli uomini un tempo vicini a Francesco Rutelli, il leader dell’Api finito - dopo lo scandalo dei rimborsi elettorali della Margherita girati da Luigi Lusi alla fondazione rutelliana Cfs - nel cono d’ombra della vita politica italiana.


I VERI PROBLEMI DELL'ITALIA. INQUINAMENTO DELLA PIANURA PADANA. C. CLERICI, Le polveri ultrafini soffocano la pianura padana, IL CORRIERE DELLA SERA, 22 gennaio 2014

Le polveri ultrafini peggiorano ulteriormente la salute della pianura padana. A rivelarlo i risultati del progetto Upupa (Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area) del Laboratorio Energia e ambiente Piacenza (Leap) - centro di ricerche del Politecnico di Milano - presentati il 22 gennaio e incentrati sul particolato delle polveri sottili. Tre anni di ricerca, sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, per dimostrare la minaccia rappresentata da quelle componenti ultrafini (migliaia di nanoparticelle come, per esempio, solfato e nitrato di ammonio e tracce di metalli presenti nella massa delle polveri) che non solo attualmente non trovano posto in nessuna normativa, ma che proprio per la loro ridottissima dimensione (inferiore di cento volte a una particella di Pm10) sono estremamente pericolose per la salute umana. Peggiorando un quadro già di suo non certo piacevole.


martedì 21 gennaio 2014

VIAGGIO NELLE METROPOLI. ROMA. P. CONTI E S. RIZZO, Roma sporca, caotica, insicura: la caduta di una capitale senza governo, IL CORRIERE DELLA SERA, 21 gennaio 2014

ROMA - Il crepitio delle fiamme che divorano rabbiose una Smart squarcia il silenzio della notte. L’aria è irrespirabile, il calore tremendo. Il vetro blindato della posta che sta dirimpetto, sul marciapiede, cede di schianto. Le finestre degli uffici del Senato, a venti passi di distanza. Siamo dietro Palazzo Madama, nella zona più controllata della capitale d’Italia, con una garitta dei carabinieri ogni dieci metri.

lunedì 20 gennaio 2014

POLITICI DIMENTICATI. ECCO DOVE SONO FINITI. U. PIZZI, Pizzi & merletti, ‘Il popolo ha fame? Diamogli un’aragostina’, IL FATTO, 20 gennaio 2014

In attesa che a Los Angeles la Capitale diventi ancora una volta protagonista dell’olimpo cinematografico hollywoodiano, in uno splendido palazzo della città eterna con terrazza su Montecitorio si alimenta una realtà capace di far rileggere l’opera di Paolo Sorrentino e del suo ‘La grande bellezza’ come una pudica docu-fiction. Se qualcuno ha ancora dubbi sulla capacità di Roma di valicare ogni limite del peggio, troverà in queste atmosfere il concime che nutre la città de “La grande caciara”.


http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/01/20/pizzi-merletti-capitalismo-comunismo-coratella-e-pizzico-di-cattolicesimo-grande/261369/

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. I. DIAMANTI, I due leader extraparlamentari, LA REPUBBLICA, 20 gennaio 2014

È DA oltre vent’anni che si cerca e si promette di riformare la Repubblica. Con effetti deludenti. Perché le riforme — quelle elettorali per prime — sono sempre state fatte su spinta dei referendum o con colpi di mano. L’unica riforma costituzionale effettivamente realizzata riguarda il titolo V della Costituzione, approvata dal Centrosinistra alla vigilia delle elezioni del 2001. Per testimoniare la propria fede federalista.

IL CASO RENZI & C. A. SCANZI, La ‘profonda sintonia’ tra il maestro B. e l’allievo Renzi, IL FATTO, 19 gennaio 2014

Una delle leggende metropolitane di questi tempi è che Matteo Renzi sia un gran comunicatore. Lo è, ma solo se lo paragoni ad Alfano o Bersani. E chiunque, o quasi, comunica meglio di Alfano o Bersani. Anche Peppa Pig. In qualsiasi bar toscano c’è un fanfarone più convincente o simpatico di Renzi, che ha e avrà sempre la sindrome del “paninaro postumo”: colui che, non potendo essere stato paninaro da giovane (era troppo bruttino e pacioccone), si reinventa teneramente figo a quarant’anni.

IL CASO RENZI & C. A. CAPORALE, Legge elettorale, il terrificante inizio di Matteo Renzi, IL FATTO, 19 gennaio 2014

Ha il merito indiscusso di aver dato la sveglia a una politica sorda, gambe e velocità a un sistema immobile, senza più reputazione, persuaso che il potere serva solo ad accumularne altro, nell’idea primordiale che nulla cambia e nulla può cambiare. Matteo Renzi ha fatto cambiare verso, si può convenirne, e ha dato concretezza a una speranza di cambiamento o solo a un progetto, o al limite alla semplice idea che la politica può essere più degna, più vicina alla gente, più pronta a dare le risposte.
Ecco però che a questo punto la corsa di Renzi verso la meta esprime un’altra terrificante idea che fa cornice alla prima e che tutto racchiude:  fare qualsiasi cosa e con chiunque e ad ogni costo pur di guadagnerne in popolarità e forza politica.

EGITTO. LA NUOVA COSTITUZIONE. R. NOURY, Egitto e nuova Costituzione, i passi in avanti sui diritti umani, IL FATTO, 20 gennaio 2014

Come era prevedibile, la proposta di Costituzione sottoposta a referendum martedì e mercoledì scorsi è stata approvata con oltre il 98 per cento di sì. Hanno votato poco più di 20 milioni di egiziani, su 53,5 milioni di aventi diritto al voto. Nei due giorni di votazioni ci sono stati almeno 12 morti e più di 440 arresti. Scontri, uccisioni e arresti sono proseguiti nei giorni successivi.

IL CASO RENZI & C. LA PROPOSTA DI NUOVA LEGGE ELETTORALE DOPO L'INCONTRO CON BERLUSCONI. IL CORRIERE DELLA SERA, 20 gennaio 2014

La proposta di nuova legge elettorale:


domenica 19 gennaio 2014

MASS MEDIA E TELEVISIONE ALL'ITALIANA. REDAZIONE, Rai, indagato per corruzione il re degli agenti Lucio Presta, IL FATTO, 17 gennaio 2014

Bufera sul re degli agenti, Lucio Presta. Il manager di Roberto Benigni, Paolo Bonolis e Antonella Clerici è indagato nell’inchiesta su presunte mazzette e favori che alcuni dirigenti Rai avrebbero chiesto per fare lavorare la Ldm di Piero di Lorenzo, produttrice di programmi come “Ciak si canta” e “I raccomandati”. Lo riferisce il settimanale Panorama.

IL CASO RENZI & C. C. SAVIANO, Renzi-Berlusconi, in Rete la delusione dei militanti Pd: non va giù la "profonda sintonia", LA REPUBBLICA, 19 gennaio 2014

Migliaia di osservazioni, di critiche, di analisi. Di opinioni. Ogni secondo, ogni gesto, ogni aspetto della giornata che entrerà negli annali della politica italiana come quella del lungo faccia a faccia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, passa sotto il microcospio della rete. Alta partecipazione. Un elevato grado di coinvolgimento, almeno per chi affida ai social network impressioni e giudizi sulla sfera pubblica del Paese. Tra ironia e cinismo, militanti - dell'una e dell'altra parte - delusi o festanti. E cittadini che, al di là della "sintonia profonda", chiedono di conoscere, con trasparenza e immediatezza, le caratteristiche del sistema elettorale con cui sceglieranno i proprio rappresentati in Parlamento.  

sabato 18 gennaio 2014

IL CASO RENZI & C. L'INCONTRO CON BERLUSCONI. P. HUTTER, Legge elettorale, il modello spagnolo solo per i grandi partiti, IL FATTO, 18 gennaio 2014

Ciò che succede tra Renzi, Letta e Berlusconi è in gran parte un conflitto di potere e di prestigio e in quanto tale va analizzato ma quest’attenzione deve passare in secondo piano rispetto al contenuto, al merito della legge elettorale e alle modifiche al sistema politico che ne deriverebbero. Ancora una volta dalle ceneri del Porcellum rischia di nascere una legge che ha aspetti peggiori, lo spagnolo più o meno corretto. Questo è il punto centrale, e non ci sono motivazioni costituzionali ma puramente di potere.

venerdì 17 gennaio 2014

RENZI SI RENZI NO RENZI FORSE. F. RONCONE, Cacciari: perchè dobbiamo tenerci Renzi. Intervista con M. Cacciari, IL CORRIERE DELLA SERA, 17 gennaio 2014

Professor Massimo Cacciari, se ho ben capito, lei dice: Renzi dobbiamo tenercelo, perché di meglio, in giro, non c’è.
Sì… più o meno, è quello che penso.
No, scusi: ma è un pensiero terribile…
Terribile o no, è la realtà. I dati anagrafici di tutti i massimi dirigenti del Pd sono eloquenti: e, per lo stesso motivo, è fuorigioco anche Berlusconi. Renzi è giovane, veloce, ha avuto il merito di gettarsi in sfide difficili e di osare, ha segnato una discontinuità non scontata, e poi è ambizioso e tutto questo, ovviamente, va bene…
Continui.
Adesso dobbiamo però vedere se ce la fa a mantenere tutte le promesse che ha fatto. Perché ne ha fatte, e tante, tantissime, e in questo, be’, non è stato vecchio, ma stravecchio. Per decenni hanno fatto tutti così: bla bla, io farò, io cambierò, io vi giuro che… Perciò ora noi siamo tutti qua a capire, con curiosità e apprensione, se Renzi è diverso dagli altri. E in questo senso, così torno alla sua domanda iniziale, il guaio è che non abbiamo altra scelta che sperare in lui, dobbiamo tutti augurarci che non sia un bluff…
Brutto termine, bluff.
Mah, cosa vuole che le dica? Qualche dubbio, qualche sospetto inizia ad esserci… Per capirci: siamo stati anni e anni a urlare sull’incompatibilità dei doppi ruoli, a indignarci per quelli che accumulavano cariche e lui, tanto per cominciare, che fa? Diventa segretario del Pd continuando a restare sindaco di Firenze!

RENZI BERLUSCONI E LA MAFIA. G. MAGGIANI CHELLI, Firenze, Renzi e la commemorazione della strage dei Georgofili, IL FATTO, 17 gennaio 2014

Domani 18 gennaio 2014, alle ore 10 saremo all’Istituto Marco Polo per il Turismo a Firenze, l’istituto scolastico che fu frequentato da Angela Fiume, una delle vittime della strage di via dei Georgofili.
Su input dei compagni di scuola di Angela Fiume, genitori dei ragazzi che negli anni ci hanno seguito in un percorso di memoria per la strage di via dei Georgofili, è stato deciso di intitolare un’aula in suo ricordo. Abbiamo apprezzato e aderito all’iniziativa. Domani mattina parleremo di Angela, della sua vita perduta, quella delle sue figlie e di suo marito, morti in modo drammatico per gli errori di altri. Errori gravissimi di uomini delle Istituzioni, non degni di questo nome, e gravi responsabilità di uomini di governo che volevano salvarsi la vita a discapito di bambini e ragazzi.

ELEZIONI EUROPEE. IDA MAGLI, Elezioni europee, DISINFORMAZIONE, 2 giugno 2004

Molti dei nostri lettori, ma anche molti italiani, sollecitati in questi giorni dai politici e dai giornalisti sulla prossima scadenza elettorale, si domandano che cosa fare. Votare? Astenersi? Quale Partito votare? A dire la verità ci troviamo in una situazione nella quale qualsiasi comportamento non cambia nulla per i cittadini; ed è prima di tutto questa la prova più evidente della sopraffazione truffaldina con la quale è stato portato avanti, fin dall’inizio, il progetto dell’unione europea: i cittadini non hanno nessuna possibilità di scelta.

mercoledì 15 gennaio 2014

GIUSTIZIA INEFFICIENTE. REDAZIONE, Scarcerato l’ex primario Brega Massone Già condannato a 15 anni e mezzo, IL CORRIERE DELLA SERA, 15 gennaio 2014

È stato condannato in appello a 15 anni e mezzo di reclusione per truffa, falso e una novantina di lesioni dolose a suoi pazienti, ed è tuttora imputato con l’accusa di omicidio in un secondo processo, in relazione alla morte di altri quattro pazienti, nel quale rischia l’ergastolo. Eppure Pier Paolo Brega Massone, ex primario della chirurgia toracica della casa di cura Santa Rita di Milano arrestato nel giugno del 2008 per lo scandalo della cosiddetta «clinica degli orrori», mercoledì è tornato in libertà. Scarcerato, per una complicata questione procedurale legata a un ordine di carcerazione contestato. Ora attenderà, si presume a casa sua (e senza essere sottoposto ad alcun controllo), che la Cassazione stabilisca in modo definitivo il ricalcolo della pena. L’annuncio degli avvocati di Brega Massone, Oreste Dominioni e Luigi Fornari, è arrivato mercoledì sera: «Sta per uscire a momenti dal carcere di Opera», in seguito all’annullamento dell’ordine di carcerazione da parte della Cassazione.

CINEMA E SOCIETA'. A. GILIOLI, E quanto vale la tua vita?, L'ESPRESSO, 13 gennaio 2014


Va beh, prima di tutto facciamo fuori la sciocchezza più sesquipedale: “Il capitale umano” non è un film sulla Brianza, come ha scritto qualcuno. D’altro canto il libro da cui è tratto è ambientato nel Connecticut e lì Serena si chiamava Shannon. Insomma il dubbio che parli un po’ di tutto l’Occidente contemporaneo, e non solo di quello, poteva forse venire pure ai leghisti. Che poi uno scenario di ville miliardarie in collina e teatri di provincia dismessi serva ad ambientare meglio la storia, è tutto un altro discorso: ma si tratta appunto di uno strumento narrativo.

MENTRE RENZI FA IL BLUES BROTHERS A ROMA. S. INNOCENTI, Infiltrazioni della camorra, sei arresti Due ditte lavoravano anche per gli Uffizi, IL CORRIERE FIORENTINO, 15 gennaio 2014

Le imprese edili legate al clan percepivano parte dei guadagni derivanti dall'emissione delle fatture false. La base in Valdarno


lunedì 13 gennaio 2014

MAGISTRATURA E PRIVILEGI. P. FANTAUZZI, Governo, quel regalino alle toghe della Corte dei Conti, L'ESPRESSO, 13 gennaio 2014

Sabato 21 dicembre di buon mattino, mentre Roma ancora dorme, una serie di auto blu infilano l’ingresso posteriore di Palazzo Chigi. È l’ultimo fine settimana prima di Natale ma la politica ha ancora qualche giorno di lavoro prima delle vacanze. Il giorno prima il governo Letta ha incassato sulla legge di stabilità la dodicesima fiducia e in giornata Montecitorio deve dare il via libera al provvedimento, che lunedì 23 sarà ratificato in via definitiva dal Senato.

POLITICA E VIOLENZA. E. DI BLASI, Tre bottiglie incendiarie per il senatore Esposito, LA REPUBBLICA, 13 gennaio 2014

Brutto risveglio per il senatore democratico Stefano Esposito, vice presidente della Commissione Trasporti. Stamattina ha trovato sull'uscio di casa, dentro un sacchetto della spazzatura sul pianerottolo, tre bottiglie molotov e un biglietto: "Torna in prefettura altrimenti farai bum bum ora che non c'è più il procuratore Caselli a proteggerti".

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. I. DIAMANTI, La sfiducia digitale che ci rende infelici, LA REPUBBLICA, 13 gennaio 2014

La fiducia, in Italia, è divenuta un bene scarso. Lo ha messo in evidenza, di recente, l'indagine di Demos dedicata al rapporto fra "Gli italiani e lo Stato".

IL CASO RENZI & C. M. VILLONE, Il parlamento del capo, IL MANIFESTO, 7 gennaio 2014

enzi acce­lera. Ma per andare dove? L’infelice bat­tuta su Fas­sina è un passo falso del nuovo segre­ta­rio, e un momento di verità sul Pd e sul suo gruppo diri­gente. Che mette subito ai bloc­chi di par­tenza la legge elettorale.

POLITICA E VIOLENZA. REDAZIONE, Aquila, direttore di Confcommercio si barrica nel bagno della filiale di Bankitalia, IL CORRIERE DELLA SERA, 13 gennaio 2014

E annuncia sciopero fame contro il sistema. «Ho con me della benzina. Non ho paura di andare in prigione»


domenica 12 gennaio 2014

POLITICHE SANITARIE. IL CASO STAMINA. V. ZAGREBELSKY, In gioco la credibilità dello Stato, LA STAMPA, 12 gennaio 2014

Il caso Stamina ha aspetti che giustificano gravi sospetti. Esistono però problemi che sono presenti nell’attività ordinaria di medici e di strutture ospedaliere, che non emergono nei media e che tuttavia mettono a dura prova le regole routinarie, il senso di responsabilità dei medici, il dolore dei malati e di chi sta loro vicino. La patologia di una vicenda, intendo dire, non deve mettere in ombra l’esistenza di una normalità di casi difficili.

IL CASO RENZI & C. F. COLOMBO, Letta e Renzi, due politici diventati piccoli piccoli, IL FATTO, 12 gennaio 2014

Non so se avete avuto anche voi questa impressione, ma all’improvviso i personaggi della scena politica hanno cominciato a rimpicciolirsi, come negli effetti speciali di un film.

sabato 11 gennaio 2014

POLITICA E VIOLENZA. IL CASO CALABRESI IN TELEVISIONE. R. BOCCA, Anni spezzati - il Commissario, la fiction misera di Raiuno su Piazza Fontana , L'ESPRESSO, 9 gennaio 2014

Nulla può giustificare la confezione di questo prodotto inutile nella sua essenza, e gioiosamente privo di qualunque rilevanza storico-artistica 


CINEMA E SOCIETA'. R. ESCOBAR, 'Il capitale umano', Paolo Virzì e il volto di un paese corrotto, L'ESPRESSO, 10 gennaio 2014

Il film è un ritratto crudele di questi nostri anni di volgarità morale e prepotenza finanziaria, dominati da chi ha scommesso sulla rovina del Paese e ha vinto. In ogni caso, pare suggerire il regista, ora la commedia è finita. È finita (forse) la messinscena di una élite finanziaria che non riesce più a nascondere d’essere criminale 


MASS MEDIA E TELEGIORNALISTI ITALIANI. G. RUCCIA, Rai, Baudo: “Bruno Vespa fa uso privatistico e padronale della tv”, IL FATTO, 11 gennaio 2014

Sono soltanto addolorato perché non si può fare un uso privatistico, privato e padronale del mezzo televisivo. Vespa ha fatto questo”. Sono le amare parole di Pippo Baudo, intervistato da Giovanni Minoli per “Mix24″, su Radio24. Il conduttore commenta con dispiacere il mancato invito allo speciale di “Porta a Porta”, il talk show di Bruno Vespa su Rai Uno, dedicato ai 60 anni della Rai. “Non so com’è andata” – spiega – “so che non sono stato chiamato. La trasmissione non l’ho vista, mi hanno detto che ero un pannello messo in un angolo come se fossi uno scomparso“. E rivela con rammarico: “Onestamente sto vivendo un momento molto difficile e complicato, dal punto di vista psicologico, per via del trattamento che ho subito perché non mi sento vecchio, non mi sento superato, mi sento ignorato, mi sento cancellato addirittura da quello che ho fatto per 54 anni ai vertici. E poi” – aggiunge – “io penso di avere fatto una buona televisione, e dei grandi spettacoli in cui si tentava di fare il famoso nazional-popolare in cui c’era cultura e nello stesso tempo c’era spettacolo”

POLITICI CRIMINALI. A. PADELLARO, Terremoto L’Aquila, come lupi famelici, IL FATTO, 11 gennaio 2014

Nei giorni che seguirono al terremoto de L’Aquila, nell’aprile 2009, questo giornale titolò in prima pagina: “Fate schifo”. Tale era infatti il disgusto provocato da quell’imprenditore che tutti ascoltammo mentre al telefono gioiva con un suo degno compare per i soldi che sarebbero piovuti sotto forma di appalti e mazzette su quelle macerie e su quei morti.

LA FINE DELLA FAVOLA DEI SINDACI. NAPOLI. A. POSTIGLIONE, Cacche dei cani, Napoli si divide sulla “tolleranza zero” di De Magistris, IL FATTO, 11 gennaio 2014

Una lezione per gli incivili o un provvedimento eccessivo e inutile? L’ordinanza sindacale che prevede la schedatura e l’esame del dna per i cani di Napoli così da rintracciare i padroni che non raccolgono i loro escrementi da marciapiedi e parchi (e multarli pesantemente) divide i cittadini partenopei. C’è chi ritiene che si tratti di un provvedimento troppo costoso, chi invece pensa che le priorità in città siano altre, chi ancora è d’accordo con la decisione della Giunta comunale. Quel che è certo è che in città si continuerà a discutere a lungo sull’efficacia dell’ordinanza, limitata per ora in via sperimentale solo alle zone del Vomero e dell’Arenella

venerdì 10 gennaio 2014

FILOSOFIE POLITICHE. T. NEGRI, L’agire comune e i limiti del Capitale, EURONOMADE, Intervento alla Universitaet der Kunst di Berlino, 25 ottobre 2013

1.  È nel secondo dopoguerra che si afferma l’intuizione di Pollock – elaborata nell’epoca weimariana – che il mercato capitalista non possa essere considerato in maniera semplicista e retorica come libertà (se non addirittura anarchia) di circolazione e realizzazione del valore delle merci bensì al contrario e fondamentalmente come unità di comando sul livello sociale, come “pianificazione”. Questo concetto socialista, aborrito dal pensiero economico capitalista, rientrava gloriosamente fra le categorie della scienza economica. Il concetto di “capitale sociale” (e cioè di un capitale unificato nella sua estensione sociale, dentro e al di sopra del mercato ed inteso come dispositivo di garanzia del funzionamento del mercato stesso), insomma come sigla di una effettiva direzione capitalista della società, viene sempre più largamente sviluppato.

POLITICA E VIOLENZA. M. BASCETTA, L’agorà dei cattivi maestri, IL MANIFESTO, 8 gennaio 2014

Europa ha una memo­ria? Non quella della immane tra­ge­dia del 1914, non quella del mani­fe­sto di Ven­to­tene. Bensì quella, dav­vero sor­pren­dente, del Teo­rema Calo­gero che nel 1979 aveva indi­cato in Toni Negri, il Grande Vec­chio del ter­ro­ri­smo ita­liano. Teo­rema desti­nato a disgre­garsi com­ple­ta­mente non prima di avere messo in moto una gigan­te­sca mac­china per­se­cu­to­ria e aver riem­pito le car­ceri con molte e lun­ghe attese di giudizio.

EUROPA. GERMANIA E POLITICHE MIGRATORIE. J. ROSATELLI, Se Berlino riscopre l’identità xenofoba anti-migranti, IL MANIFESTO, 8 gennaio 2014

lla nostra destra c’è sol­tanto la parete»: così ebbe a dire Franz Josef Strauss, sto­rico lea­der della Christlich-Soziale Union dagli anni Ses­santa agli Ottanta. Non men­tiva: è sem­pre parso evi­dente che il partito-stato della Baviera, quella Csu che dal dopo­guerra ammi­ni­stra il ricco Land della Ger­ma­nia meri­dio­nale, fosse una forza col­lo­cata, per ideo­lo­gia e pra­tica di governo, su posi­zioni molto più con­ser­va­trici della sorella mag­giore Cdu. Non a caso, quando Strauss nel 1980 fu nomi­nato can­di­dato can­cel­liere dell’area demo­cri­stiana, la mobi­li­ta­zione che ne impedì la vit­to­ria fu ecce­zio­nale: piut­to­sto che ritro­varsi il rea­zio­na­rio bava­rese, pesino set­tori della sini­stra più radi­cale si atti­va­rono in favore del social­de­mo­cra­tico Hel­mut Sch­midt, che era pur sem­pre un can­cel­liere «d’ordine». E una simile rea­zione di rigetto, molti anni dopo, la pro­vocò Hel­mut Stoi­ber, del­fino di Strauss e sfi­dante di Gerhard Schrö­der nel 2002.

FILOSOFIE POLITICHE. B. VECCHI, Marx? Non era un opinion maker, IL MANIFESTO, 8 gennaio 2014

erry Eagle­ton è un sofi­sti­cato e iroso intel­let­tuale di spicco della «nuova sini­stra» inglese. Di ori­gine irlan­dese e docente di let­te­ra­tura com­pa­rata, è una firma che com­pare spesso sui gior­nali al di là della Manica. Ogni suo arti­colo sca­tena pole­mi­che a non finire. L’ultima, in ter­mini di viru­lenza, lo ha visto incro­ciare la penna con Mar­tin Amis sull’«occidentalismo», cioè sulla riven­di­cata, da parte dello scrit­tore inglese, supe­rio­rità dei sistemi poli­tici occi­den­tali — garanti dei diritti civili indi­vi­duali — rispetto a quelli dei paesi terzi. In quell’occasione Eagle­ton non esitò ad accu­sare Amis, da sem­pre vicino al «New Labour» di Tony Blair, di raz­zi­smo. Scoc­ca­rono scin­tille e la pole­mica dilagò per mesi sulla stampa inglese. Ma que­sta atti­tu­dine alla pole­mica è com­ple­men­tare alla sua capa­cità di scri­vere saggi cri­tici sulla sto­ria della let­te­ra­tura inglese, sulla filo­so­fia nove­cen­te­sca e sul mar­xi­smo. In Ita­lia, sono stati tra­dotti Figure del dis­senso, Ideo­lo­gia, Il senso della vita e L’idea di cul­tura e un suo inter­vento cri­tico sul noto libro di Jac­ques Der­rida Spet­tri di Marx.

IL CASO RENZI & C., R. CHIARI, Arrocco renziano a Palazzo Vecchio. I lavoratori: “Gran faccia di bronzo”, IL MANIFESTO, 9 gennaio 2014

at­teo Renzi sta zitto, almeno sul tema per lui sci­vo­loso delle “dif­fe­renze di sen­si­bi­lità” mostrate fra i legit­timi diritti degli inse­gnanti, e i diritti altret­tanto legit­timi dei suoi dipen­denti comu­nali. Al suo posto inter­viene la fede­lis­sima vice­sin­daco Ste­fa­nia Sac­cardi. Quest’ultima se la prende con i soli Cobas, che hanno messo nero su bianco quello che in città sta facendo ridere parec­chia gente: “I Cobas men­tono sapendo di men­tire – sen­ten­zia Sac­cardi — e cer­cano acco­sta­menti e ana­lo­gie in vicende assai diverse, giu­ri­di­ca­mente e poli­ti­ca­mente, per pre­messe e con­se­guenze”. Ma all’odierna assem­blea della Cgil regio­nale le bat­tute si spre­ca­vano. E di fronte a Susanna Camusso, il segre­ta­rio gene­rale toscano Ales­sio Gra­mo­lati ha dove­ro­sa­mente segna­lato alla pla­tea sin­da­cale: “Bene che il segre­ta­rio del mag­gior par­tito del cen­tro­si­ni­stra in un tweet dica al pre­mier di fare retro­mar­cia sul pre­lievo sugli sti­pendi dei pro­fes­sori. Ma allora dica al sin­daco di Firenze di fare lo stesso coi dipen­denti comu­nali: quello sarebbe un segno del cambiamento”.

POLITICA E VIOLENZA. IL CASO CALABRESI IN TELEVISIONE. A. COLOMBO, Gli anni spezzati, la frase che manca, IL MANIFESTO, 9 gennaio 2014

a sto­ria la scri­vono i vin­ci­tori, e la tor­cono a pro­prio uso e pia­ci­mento. Il fat­tac­cio è noto, non c’è da sbi­got­tire o fin­gere scan­da­liz­zata sor­presa. Ai vinti, fin­ché non sono afoni, spetta il com­pito, sovente ingrato, di con­fu­tare e cor­reg­gere e ten­tare di impe­dire che le ver­sioni addo­me­sti­cate del pas­sato s’impongano come senso comune per i posteri. A volte gli riesce.

RENZI E IL DOCUMENTO SUL LAVORO. G. ALLEGRI, Tre equivoci, un unico ricatto, IL MANIFESTO, 9 gennaio 2014

at­teo Renzi ancora una volta smen­ti­sce se stesso. Dopo aver pro­cla­mato che avrebbe imme­dia­ta­mente pre­vi­sto misure di tutela e garan­zia per le per­sone logo­rate da sei anni di Grande Reces­sione pre­senta una bozza da “rifor­ma­tore del mondo”. Come se avesse avanti decenni di tempo per far “ripar­tire il Paese”. Così pre­senta un indice assai pre­ten­zioso del suo Job­sAct: titolo anglo­fono, tutto attac­cato e con una esse in più del pre­vi­sto. Tu vuo’ fa’ l’americano?

RENZI E IL DOCUMENTO SUL LAVORO. CANNAVO', FELTRI, Il Jobs Act punto per punto: costi e omissioni del piano di Renzi, IL FATTO, 10 gennaio 2014

Quanto c’è di nuovo e, soprattutto, di fattibile nel tanto atteso Jobs Act di Matteo Renzi, annunciato nelle sue grandi linee mercoledì sera? Ecco una prima analisi dei punti principali.

IL CASO RENZI & C., REDAZIONE, Gori si candida alle primarie di Bergamo Il direttore di Italia 1: «Potrei sfidarlo», IL CORRIERE DELLA SERA, 10 gennaio 2014

Giorgio Gori si candida ufficialmente al ruolo di sindaco di Bergamo. Scelto dal Pd, partito al quale ha aderito poco più di due anni fa, l’ex manager di Mediaset dovrà affrontare le primarie di coalizione a fine febbraio. Ma la strada è aperta. Lo ha dimostrato la conferenza stampa con cui questa mattina è stata confermata la discesa in campo. Oltre ai giornalisti si è presentata una pattuglia di gran lunga più numerosa di uomini e donne del Pd, renziani come lui, bersaniani, cuperliani e via.

giovedì 9 gennaio 2014

IL CASO RENZI & C., CONCETTO VECCHIO, Renzi e gli anti-Renzi, LA REPUBBLICA, 9 gennaio 2014

Non facciamo che parlare di Matteo Renzi, e specialmente quelli che non lo amano.

POLITICA E VIOLENZA. GLI ANNI SPEZZATI IN TELEVISIONE. ALDO GRASSO, Troppe caricature sul caso Calabresi, IL CORRIERE DELLA SERA, 9 gennaio 2014

Quando si affrontano certi temi bisogna avere il coraggio di assumersi alcune responsabilità, non bastano le buone intenzioni. La trilogia de «Gli anni spezzati» affronta fatti che grondano ancora sangue (la strage di Piazza Fontana, l’omicidio del commissario Calabresi, il terrorismo politico, gli intrighi di Stato...); ma raccontare i dieci anni «che hanno sconvolto l’Italia» significa innanzitutto prendersi una responsabilità storica (Raiuno, martedì, 21.10).

POLITICA E VIOLENZA. LA MORTE DI ROBERTO SANDALO. IL CORRIERE DELLA SERA, 9 gennaio 2014

Roberto Sandalo verrà seppellito nella tomba di famiglia, al cimitero di Costigliole d’Asti. La vedova dell’ex terrorista, morto mercoledì per cause naturali nel carcere di Parma all’età di 57 anni, ha avviato le pratiche per la sepoltura nella tomba di famiglia, accanto ai genitori dell’uomo che, con le sue confessioni, permise di smantellare la formazione terroristica di Prima Linea.

IL CASO RENZI & C. IL TESTO INTEGRALE CON CUI RENZI HA PRESENTATO IL SUO PROGRAMMA SUL LAVORO, IL CORRIERE DELLA SERA, 9 gennaio 2014

«Abbiamo dato una bella scossa con la prima enews dell’anno, quella del 2 gennaio scorso. Ricordate? Abbiamo messo in campo tre ipotesi di legge elettorale e chiesto a tutti di chiudere. In questo secondo appuntamento del 2014, provo a fare la sintesi del punto in cui siamo e ad anticipare i contenuti della riflessione sul lavoro di cui parliamo dalla campagna elettorale.

domenica 5 gennaio 2014

PROPOSTE ECONOMICHE DEL M5STELLE. F. SABATINI, Elezioni europee, alcune considerazioni sui sette punti della Grillonomics, IL FATTO, 5 gennaio 2014

Beppe Grillo ha presentato venerdì sul suo blog una bozza di programma in vista delle prossime elezioni europee. Si tratta per ora di un manifesto articolato in sette telegrafici punti. In attesa di un documento più dettagliato, e con la cautela suggerita dalla probabile provvisorietà del programma, è importante discutere, più pacatamente possibile, alcune questioni sull’approccio di politica economica del Movimento 5 Stelle.

DONNE AL POTERE. V. IURILLO, Nunzia De Girolamo, la voce della padrona: “Stronzi, qui a Benevento comando io…”, IL FATTO, 4 gennaio 2014

L’Asl di Benevento era cosa loro. Del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo e dei suoi fedelissimi. L’allora semplice deputata Pdl, che è bene chiarire subito non è indagata per i fatti che racconteremo, convocava a casa del padre i vertici dell’azienda sanitaria locale e persone di stretta fiducia. Con loro discuteva di come orientare l’affidamento milionario per il servizio 118, di dove ubicare presidi e strutture dell’Asl, ma anche di questioni spicciole come un sequestro di mozzarelle in un negozio di un “amico di Nunzia” o di come mandare “i controlli” negli ospedali guidati da persone non gradite alla parlamentare azzurra per far capire “che un minimo di comando ce l’abbiamo”.

IL CASO RENZI & C., REDAZIONE, Eataly a Firenze all’insegna del Rinascimento, LA STAMPA, 18 dicembre 2013

Apre anche a Firenze Eataly, il supermercato del gusto, dopo le ultime inaugurazioni a Chicago, Istanbul e Dubai sbarca anche nella capitale dei Medici. Apertura in presenza del sindaco Matteo Renzi, a cinquanta metri da piazza Duomo, con la stessa formula di sempre: vini, cibi, banchi delle vivande pronte e specialità locali, e per chi vuole cimentarsi in prima persona anche oggettistica da cucina. Ma siccome questo Eataly è nato nella sede di una libreria storica fiorentina, nasce secondo il patron Oscar Farinetti, per compensare, con particolare vocazione culturale all’insegna dei nomi del Rinascimento:”Ma in più se vuoi ti prendi l’audioguida - pensa quanto siamo matti - ti prendi l’audioguida e questo è il primo supermercato al mondo che col carrellino e l’audioguida ti cucchi Jacopo de Medici... eccetera. E quindi siamo molto contenti di aver trovato questo posto. Come sapete purtroppo l’Italia è un posto dove chiudono le librerie e i teatri. E allora se troviamo librerie e teatri noi li prendiamo e facciamo l’Eataly. Qui dentro vedrete una libreria enorme, diffusa, tanti libri, che convivono col cibo”.

IL CASO RENZI & C., F. MERLO, Quel “Chi?” del segretario che ha umiliato la sinistra, LA REPUBBLICA, 5 gennaio 2014

DUNQUE il Pd che ostenta lo snack Eataly non sta più per “Partito democratico”, ma per “Panino democratico”. E il «Fassina chi?» con cui Renzi ha liquidato il viceministro è rivelatore di un’arroganza pericolosissima.

venerdì 3 gennaio 2014

POLITICHE CULTURALI E SPESE PER LA CULTURA. S. IZZO, I libri? Vengono dopo i piatti di carta, IL CORRIERE DELLA SERA, 3 gennaio 2014

Qualche giorno fa abbiamo provato a riflettere sul prezzo dei libri, o meglio sul loro valore di mercato (troppo alto, secondo la maggioranza) e sul loro valore percepito (basso, più di quanto non vorremmo ammettere). Ci siamo chiesti soprattutto se il prezzo di copertina non sia in alcuni casi un pretesto per dissimulare il desiderio, a dire il vero sacrosanto, di dedicarsi ad altre forme di intrattenimento. Problema spinoso e tutt’altro che recente, nonché di complicatissima risoluzione perché legato a valutazioni personali.
Forse però esistono alcuni dati oggettivi che possono chiarirci le idee almeno su quello che è il peso concreto, nella vita di ogni giorno, della lettura in Italia. Quanto incidono i libri nel nostro bilancio familiare? Ovvero: quante risorse scegliamo di destinare all’acquisto di libri?

giovedì 2 gennaio 2014

FILOSOFIA POLITICA. ERNESTO SCREPANTI, Moltitudine, classi e azione sociale: risposta a Stefano Breda, MICROMEGA, 27 novembre 2013

Voglio subito dire che l’articolo di Stefano Breda mi è piaciuto, nonostante abbia di primo acchito trovato sconcertanti alcune sue proposizioni. Alla fine ho capito che dice sostanzialmente le stesse cose che dico io, seppur in un linguaggio diverso.

FILOSOFIA POLITICA. STEFANO BREDA, Perché l’individualismo istituzionale non funziona: ancora sul libro di E. Screpanti, “Marx dalla totalità alla moltitudine (1841-1843)”, MICROMEGA, 20 novembre 2013

Il 14 Ottobre è stata pubblicata su “Il rasoio di Occam” la recensione, scritta da Luca Basso, del libro di Ernesto Screpanti Marx dalla totalità alla moltitudine (1841-1843). Per un sunto delle tesi contenute nel libro rimando senz’altro all’ottima ed esauriente recensione. In questa sede vorrei proporre alcune riflessioni critiche a partire dall’analisi di Screpanti.

FILOSOFIA POLITICA. MICHELE CASTALDO, L’imperialismo globale e la grande crisi. Intervista a Ernesto Screpanti, MICROMEGA, 15 ottobre 2013

È appena uscito il libro di Ernesto Screpanti "L’imperialismo globale e la grande crisi". Lodevolmente, è stato pubblicato in edizione online scaricabile gratis. È un tentativo di spostare avanti, adeguandolo ai tempi, il dibattito sull’imperialismo. La globalizzazione sta realizzando una nuova forma di dominio imperiale nella quale il grande capitale multinazionale, attraverso il mercato, priva di sovranità e di autonomia politica le organizzazioni locali, i sindacati, i partiti e le istituzioni deliberative. La grande crisi del 2007-13 ha fatto esplodere le contraddizioni tra stato e capitale. Nello stesso tempo sta accelerando il processo di affermazione dell’imperialismo globale. Si configura come una crisi di transizione fra il sistema tardo-novecentesco delle relazioni e dei pagamenti internazionali e un nuovo sistema basato sul multilateralismo, su un Super-Sovereign Currency Standard e su una forma del tutto inedita del potere mondiale del capitale. Ho rivolto delle domande a Ernesto Screpanti per chiarire alcune questioni cruciali e per portare alla luce il senso in cui la sua analisi, che si presenta come altamente innovativa pur entro la tradizione marxista, ci permette di capire l’attuale fase dell’accumulazione capitalistica.

FILOSOFIA POLITICA. MARX FRA OLISMO ED INDIVIDUALISMO METODOLOGICO. LUCA BASSO, Olismo o individualismo in Marx? MICROMEGA, 14 ottobre 2013

In passato, anche sulla base di un “cortocircuito” fra valutazione del marxismo e critica dell’esperienza storica del socialismo reale, troppo spesso si è interpretato il senso complessivo del discorso marxiano all’insegna di una sorta di olismo, a scapito del riconoscimento delle capacità e delle facoltà individuali. Dall’altro lato, in particolare negli anni ’80, il marxismo analitico (Elster, Roemer…) ha fortemente valorizzato l’approccio dell’individualismo metodologico – seppur mitigato da politiche di redistribuzione sociale –, sottolineandone una potenziale compatibilità con la prospettiva delineata da Marx, e nello stesso tempo mettendo in luce, di quest’ultima, una serie di limiti e di possibili “cadute” olistiche.

FILOSOFIA POLITICA. G. AZZOLINI, L'ideologia continua. Intervista con S. Zizek, LA REPUBBLICA, 25 dicembre 2013

«Scusi, ho parlato troppo». All’improvviso Slavoj Žižek tace. Aveva rotto il ghiaccio con una storiella sulle sottili differenze che tormentano la sinistra. Il suo inglese prorompe scandito da un’inconfondibile esse blesa, il tono è grave, il volume alto. È appena tornato dalla Corea, ma rimarrà nella sua Lubiana solo qualche giorno. «Ora mi toccano gli Stati Uniti, poi la Bolivia. Adoro viaggiare e tutto ciò che mi serve sta nel mio computer. Per divertirmi inoltre guardo un sacco di film, anche se oggi sono stanchissimo per il trasloco…». I libri ingombrano. «No, è che un mesetto fa mi sono sposato». Il primo matrimonio? «Il quarto. Lei è più giovane di me, fa la giornalista culturale». Bene. «Con le mogli precedenti, però, conservo un ottimo rapporto». Žižek è «misantropo», dice. E pure «un vecchio stalinista», aggiunge scherzando a metà. Detesta le filosofie del dialogo, ma chiacchiera con entusiasmo e garbo impeccabile.

mercoledì 1 gennaio 2014

IL CASO RENZI & C., REDAZIONE, Eataly, Oscar Farinetti: 8 euro non sono pochi. Tasse pazzesche, colpa dello Stato, BLITZ QUOTIDIANO, 21 dicembre 2013

ROMA –  Un fiume in piena. Oscar Farinetti, patron di Eataly non ci sta e in una lunga intervista al Fatto Quotidiano dipende il salario di 8 euro l’ora che dà per i suoi dipendenti, se la prende con l’Articolo 18 e spiega perché chi lavora per lui venga perquisito a fine turno. Il punto per Farinetti sono le spese e le tasse “pazzesche”. Ed è lo Stato che dovrebbe rendere “sexy” assumere abbassando le tasse. L’intervista al Fatto Quotidiano:

IL CASO RENZI & C., TOMASO MONTANARI, Eataly, il Bignami del Rinascimento: l’ultima idea per vendere paccheri, IL FATTO, 27 dicembre 2013

“Eataly presenta il Rinascimento”. Esattamente come fa McDonald’s, che a Roma cita le rovine classiche e in Toscana i cipressi, anche la catena di Oscar Farinetti si mimetizza. Lo fa con lo stesso grado di fantasia (minima) e omologazione commerciale (massima). E visto che Firenze vive da secoli alle spalle del mito usuratissimo del Rinascimento, a cosa altro pensare per il nuovo negozio? “Antonio Scurati, celebre scrittore e professore universitario, ha curato in esclusiva per Eataly un percorso museale che racconta i luoghi, i valori e le figure storiche che hanno contribuito al periodo artistico e culturale più fulgido di sempre”, recita un cartello con ritratto del nuovo Vate.

IL CASO RENZI & C., TOMASO MONTANARI, Firenze, questione di marketing. È ancora permesso criticare Renzi (e Farinetti)?, IL FATTO, 31 dicembre 2013

Dopo aver letto 356 commenti al mio ultimo post, ho pensato che forse può essere utile chiarire qualche punto.