domenica 30 giugno 2013

I COSTI DELLA POLITICA E IL TELEFONO DEI PARLAMENTARI. L. DI CESARE, Parlamento, le chiamate illimitate degli eletti ci costano 20 milioni a legislatura, IL FATTO, 30 giugno 2013

Assicurare ai nostri parlamentari chiamate illimitate ci costa 20 milioni di euro a legislatura. Un vero e proprio spreco rimborsato a forfait nella busta paga di ciascun eletto. Sì, perché stipulando semplici contratti aziendali o da utenti privati, Camera e Senato risparmierebbero buona parte di questa cifra.
Ognuno si giustifica a proprio piacimento. I parlamentari danno spiegazioni generiche del rimborso. Alcuni dicono di coprire anche le spese telefoniche dello staff. Altri dicono che il rimborso spese serve a coprire appena le telefonate fatte dai telefoni fissi. Deputati e senatori hanno un codice personale da cui possono accedere alle chiamate esterne dalle camere. Si tratta di un codice che permette di scalare il rimborso spese telefoniche del singolo eletto.

IL PAESE DEGLI EGOISTI FAMELICI. CORINNA DE CESARE, «Io, ex-dirigente, ho iniziato da operaio I miei 100 mila euro sono frutto di sacrifici », IL CORRIERE DELLA SERA, 30 giugno 2013

Bruno Salgarello, 69 anni: meglio il contributo una tantum, ma i ricchi veri se la ridono

IL PAESE DEI PRIVILEGIATI. DOMENICO COMEGNA, Il prelievo (difficile) sulle «Pensioni d'Oro», IL CORRIERE DELLA SERA, 30 giugno 2013

Dopo il «no» della Consulta il governo punta a bloccare l'indicizzazione La pronuncia «Il contributo di solidarietà è una palese violazione dell'articolo 53 della Costituzione»

domenica 23 giugno 2013

SULLA DEMOCRAZIA. INTERVISTA CON G. CASALEGGIO, ESPONENTE DEL M5STELLE, di S. DANNA, LA LETTURA, 23 giugno 2013

Casaleggio, l’enciclopedia online Wikipedia definisce democrazia digitale «la forma di democrazia diretta in cui vengono utilizzate le moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle consultazioni popolari». Si ritrova in questa definizione?

IL FUTURO DEL PD. CARLO ALTINI, la 'teatrocrazia' senza mediazioni, IL MANIFESTO, 25 aprile 2013

Povero Gramsci, che cosa penserebbe di fronte allo spettacolo offerto recentemente dal Pd? Non solo per l'assenza di idee e cultura, ma soprattutto per la totale incapacità di elaborare una politica che non rinneghi le novità comunicative e criteri di modernità fuori dalla «lotta di tutti contro tutti». 

sabato 22 giugno 2013

IL FUTURO DEL PD A GUIDA RENZI. MARIA ZEGARELLI, Renzi prepara il suo piano «Un partito stile Blair», L'UNITA', 22 giugno 2013

«Sono pronto, sto già lavorando, ho un piano, sto preparando un documento, e mi affascina l’idea di poter fare nel Pd quello che Tony Blair fece nel 1994 con il New labour». Matteo Renzi è pronto, come anticipato ieri da l’Unità, la sua decisione è di fatto presa, la scalata al Pd è stata studiata nel dettaglio, la macchina organizzativa è stata messa a punto e, come ha spiegato in un’intervista ieri al Foglio, vuole fare qui, oggi, nel 2013, quello che Blair fece 19 anni fa. «Vorrei candidarmi alla segreteria perché ci tengo davvero al Pd e sono sicuro che è solo con un partito innovativo, leggero, scattante, agile, e per questo non fragile, che possiamo cambiare l’Italia, imporre un bipolarismo di fatto, conquistare gli elettori di altri partiti e dare una mano al governo, con lealtà ma senza piaggeria», smettendola, aggiunge, «di smacchiare giaguari».

mercoledì 19 giugno 2013

COMUNI O BORDELLI? MARIA VITTORIA GIANNOTTI, L'inchiesta che fa tremare Firenze Lo scandalo escort si allarga, L'UNITA', 19 giugno 2013

Dalla denuncia della furibonda signora, presa in carico dagli investigatori della polizia postale, è nata l’inchiesta che in questi giorni sta facendo tremare Firenze. Perché quello che gli inquirenti hanno scoperto, in due anni di intercettazioni e appostamenti, è un colossale giro di escort.

IL FUTURO DEL PD. PIERO IGNAZI, Il Pd ha perso la sinistra, L'ESPRESSO, 6 maggio 2013

Gli attori politici tradizionali continuano a non prendere atto del cambiamento tellurico avvenuto nella politica italiana: la sua scomposizione in partes tres. All'inizio, Pier Luigi Bersani ha cercato di farvi fronte, peraltro maldestramente e poco convintamente, ma subito è rimasto schiacciato tra i custodi dell'ortodossia bipolare e le arroganze imberbi e isteriche dei grillini. A parte quella parentesi sfortunata, tutti si muovono come nulla fosse successo, come ai vecchi tempi della contrapposizione tra centro-destra e centro-sinistra. La sopravvivenza di questo schema mentale, oltre al servilismo dei media e alla improntitudine degli avversari, oltre alle risorse del suo padre padrone (chi sarà il prossimo de Gregorio?), ha consentito al Pdl di rimanere al centro della scena.

MASSIMO CACCIARI CONTRO RENZI E GRILLO. Renzi e Grillo hanno rotto, L'ESPRESSO, 12 giugno 2013

Esistono comportamenti nella politica nazionale che sembrano spiegabili solo ricorrendo alle più pessimistiche delle antropologie. L'incapacità di avviare qualsiasi seria riforma, la nauseante ripetitività, che perfino il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha dovuto avvertire, del discorso sui trent'anni buttati, sono forse la spia di un nostro "male radicale". L'"asse che non vacilla" della nostra cultura politica, nei rapporti tra partiti così come all'interno di ognuno di essi, consiste nell'impedire che la competizione giunga a vere conclusioni e chi vince vinca davvero.

PARLAMENTO E ASSENTEISMO. MAURO MUNAFO', Aula deserta, chi è senza peccato, L'ESPRESSO,

Il deputato democratico Paolo Coppola scatta una foto dei banchi grillini mentre a Montecitorio si discutono le interrogazioni. Poi la mette in Rete e fa esplodere la polemica


BRASILE. LA POPOLAZIONE INSORGE CONTRO IL CALCIO. REDAZIONE, Brasile, nuove manifestazioni contro i Mondiali di calcio 2014, LA REPUBBLICA, 19 giugno 2013

SAN PAOLO - Oltre cinquantamila persone hanno preso parte ieri sera ad una nuova manifestazione di protesta contro gli alti costi dei Mondiali di calcio previsti nella nazione sudamericana nel 2014. L'occasione della marcia che ha attraversato il centro della città è stata la contestazione alla presidente Dilma Rousseff che proprio ieri ha iniziato un viaggio assieme al suo "mentore politico", l'ex presidente brasiliano Lula. I manifestanti accusano la presidente di ignorare le motivazioni della protesta, determinata anche dal caro-trasporti conseguente alle spese necessarie per le opere previste in occasione della kermesse calcistica.

NEOPOLITICI DA DIMENTICARE? REDAZIONE, Il ministro Idem e l'Imu non pagata La palestra accatastata come prima abitazione, IL CORRIERE DELLA SERA, 19 giugno 2013

La replica: «Nulla da dire, parleranno i miei legali»
Interrogazione del M5S: «Il ministro spieghi in aula»


REGIONI O BORDELLI? SICILIA. ALFIO SCIACCA, Sicilia, viaggi ed escort per i politici con i fondi destinati ai disoccupati, IL CORRIERE DELLA SERA, 19 giugno 2013

Diciassette persone arrestate, compresi gli ex assessori regionali Sparma e Gentile. Tra gli indagati il senatore Pdl Scoma

sabato 15 giugno 2013

TELEVISIONI ALL'ITALIANA. FLORIS, AD UNA DOMANDA SUI SUOI GUADAGNI DA GIORNALISTA DELLA RAI, RISPONDE CON EVIDENTE IMBARAZZO, da LA COSA, 14 giugno 2013

Incredibilmente imbarazzato, G. Floris, giornalista RAI, si vergogna
di dichiarare quanto guadagni l'anno

COMUNI O BORDELLI? RAFFAELLO BINELLI, Firenze a luci rosse: incontro hard con escort in Comune, IL GIORNALE, 15 giugno 2013

Suscita morbosa curiosità, a Firenze, l'inchiesta su un giro di escort di lusso e festini a luci rosse. Nel capoluogo toscano non si fa che parlare di un'agenda piena di nomi "importanti" di persone che avrebbero usufruito dei servizi delle ragazze

Così il commento sul sito online di LIBERO del 15 giugno 2013. In effetti, almeno nella stessa ora (14.50), nessuno dei siti on line de IL CORRIERE DELLA SERA, di REPUBBLICA, de IL FATTO, de L'UNITA' davano la notizia.

venerdì 14 giugno 2013

SINDACI ALL'ITALIANA. GUIDO SCORZA, Marsala, vietato parlare male del Comune, IL FATTO, 13 giugno 2013

Ha dell’incredibile la storia che rimbalza da Marsala dove il Comune ha dapprima deliberato di querelare l’editore ed il direttore responsabile di un giornale online – marsala.it - e poi ha preferito trascinarli davanti ad un giudice civile per sentirli condannare a 50 mila euro di risarcimento per aver leso l’immagine del Sindaco e del Comune.

SINDACI ALL'ITALIANA. CALAPA', FRANGINI, Matteo Renzi sempre in tv, ma non in Consiglio. E vanno in fumo 36 milioni Ue, IL FATTO, 13 giugno 2013

“Un comportamento indecoroso”. Tommaso Grassi, consigliere dell’opposizione di sinistra alla giunta Renzi, bolla così un dato statistico che inchioda il sindaco di Firenze: è il meno presente in Consiglio comunale tra i sindaci delle grandi città italiane. Soprattutto se, accanto a questo dato, si leggono anche fallimenti importanti, come i 36,6 milioni di euro di fondi europei persi per il completamento della tramvia a causa di tre fattori fondamentali: le difficoltà economiche del costruttore (Impresa S.p.a. subentrato alle già fallite Btp e Consorzio etruria), il restringimento del credito bancario in seguito alla crisi economica, le incertezze del progetto e dello strumento finanziario scelto, quello del project financing. Il sindaco Matteo Renzi, proiettato a giorni alterni alla guida del Partito democratico e a Palazzo Chigi, nel 2012 ha partecipato a 8 sedute su 45 del Consiglio comunale. Dall’inizio del 2013 a oggi è comparso nello scranno del primo cittadino nel Salone de’ Dugento 7 volte su 17.

IL RITORNO DI KARL MARX. M. SCHUMAN, Marx’s Revenge: How Class Struggle Is Shaping the World, TIME, 25 marzo 2013

Karl Marx was supposed to be dead and buried. With the collapse of the Soviet Union and China’s Great Leap Forward into capitalism, communism faded into the quaint backdrop of James Bond movies or the deviant mantra of Kim Jong Un. The class conflict that Marx believed determined the course of history seemed to melt away in a prosperous era of free trade and free enterprise. The far-reaching power of globalization, linking the most remote corners of the planet in lucrative bonds of finance, outsourcing and “borderless” manufacturing, offered everybody from Silicon Valley tech gurus to Chinese farm girls ample opportunities to get rich. Asia in the latter decades of the 20th century witnessed perhaps the most remarkable record of poverty alleviation in human history — all thanks to the very capitalist tools of trade, entrepreneurship and foreign investment. Capitalism appeared to be fulfilling its promise — to uplift everyone to new heights of wealth and welfare.


IL RITORNO DELLA LOTTA DI CLASSE NEGLI USA. FABIO MARCELLI, Crisi e diseguaglianza: Karl Marx aveva ragione!, IL FATTO, 14 giugno 2013

Una lezione di notevole portata ai commentatori neoliberisti che affollano con i loro commenti in genere insulsi e ripetitivi questo ed altri blog viene da una rivista statunitense fra le principali, Time, la quale dedica ampio spazio a Karl Marx. Il giornalista Michael Schuman sostiene in effetti che il grande pensatore tedesco, il quale dovrebbe ritenersi morto e sepolto specie dopo il crollo dell’Unione Sovietica, acquista invece una forte attualità nel mondo attuale. Mondo contrassegnato, secondo Schuman, da crisi prolungata, disoccupazione, redditi insufficienti per i lavoratori. I ricchi si arricchiscono ulteriormente, prosegue il giornalista statunitense, mentre si impoveriscono i poveri e la classe media. Per effetto delle crescenti diseguaglianze assistiamo al ritorno della lotta di classe. Significativo il fatto che nella nazione-guida del mondo capitalistico, gli Stati Uniti, due terzi delle persone interpellate ritengano l’esistenza di un conflitto tra ricchi e poveri. Come pure il contrasto tra Obama e i repubblicani può essere analizzato sulla base di tale conflitto. Lo stesso accade in Francia. E perfino in Cina.

ASTENSIONISMO ED ELEZIONI. MAURO BARBERIS, Elezioni amministrative: elogio dell’astensione, IL FATTO, 14 giugno 2013

Posso dire che non ho mai capito cosa ci sia di così riprovevole ad astenersi alle elezioni? In occasione delle recenti elezioni comunali di Roma i commentatori si sono strappati i capelli perché l’astensione ha superato la soglia del cinquanta per cento. E allora? A Londra, dov’è stata inventata la democrazia rappresentativa – quella diretta l’hanno inventata ad Atene, dove però non votavano le donne, gli schiavi e molti altri – l’ultima percentuale di votanti è stata del 38 per cento, e percentuali simili hanno concorso più volte all’elezione del sindaco di New York, Bloomberg. Ma le amministrative non vi vanno bene e vogliamo parlare delle politiche? Ok, l’afflusso al voto raggiunto in Italia a febbraio, il 75%, sarà anche di quindici punti in meno rispetto al 1979, quando è cominciato il calo: ma è di cinque punti in più rispetto alla Germania, di dieci rispetto al Regno Unito, di sedici rispetto al Giappone.

mercoledì 12 giugno 2013

ASTENSIONISMO ED ELEZIONI IN ITALIA. ANTONIO POLITO, L'altra Italia che non vota, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 giugno 2013

Nel trionfo di Ignazio Marino ci sono dodicimila voti in meno di quanti ne ottenne Francesco Rutelli nel tonfo del 2008. I vincitori di questa tornata amministrativa faranno bene a tenerlo sempre a mente: i consensi ottenuti domenica e lunedì sono pochi. Non sarebbero bastati per vincere un anno fa e potrebbero non bastare tra un anno. L'improvvisa impennata dell'astensione meriterebbe anzi qualche riflessione un po' meno rozza di quelle che circolano. C'è chi l'attribuisce alla crisi economica, ma altrove l'apatia elettorale è cresciuta piuttosto in periodi di prosperità, quando cioè le cose andavano troppo bene per cambiare (Blair e Clinton ne approfittarono), e si è ridotta in tempi difficili (vedi Obama). Dire che è segno di sfiducia nella democrazia rappresentativa è d'altronde un truismo, se non si spiega perché.

mercoledì 5 giugno 2013

PRESIDENZIALISMO ALL'ITALIANA. BARBARA SPINELLI, L'escamotage presidenzialista, LA REPUBBLICA, 5 giugno 2013

Come se fosse l'architettura dei poteri e una Costituzione difettosa, a impedire alla politica e ai partiti di ritrovare la decenza perduta, o a darsene una ex novo. Come se un capo di Stato eletto direttamente dal popolo, e più dominatore - è il farmaco offerto in questi giorni - servisse a curare mali che non vengono da fuori, ma tutti da dentro, dentro la coscienza dei partiti, dentro il loro rapporto con la cosa pubblica, con l'elettore, con la verità delle parole dette.






lunedì 3 giugno 2013

MINACCIA ALLA LIBERTA' RELIGIOSA. GALLI DELLA LOGGIA, Una libertà minacciata, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 giugno 2013

Una grande rivoluzione sta silenziosamente giungendo al suo epilogo in Europa. Una rivoluzione della mentalità e del costume collettivi che segna una gigantesca frattura rispetto al passato: la rivoluzione antireligiosa. Una rivoluzione che colpisce indistintamente il fatto religioso in sé, da qualunque confessione rappresentato, ma che per ragioni storiche, e dal momento che è dell'Europa che si parla, si presenta come una rivoluzione essenzialmente anticristiana.