lunedì 31 dicembre 2012

TELEVISIONI IN ITALIA. MARTINO VILLOSIO, Mediaset, donne in rivolta, L'ESPRESSO, 28 dicembre 2012

L'azienda di Berlusconi, con i conti in rosso, vuole trasferire decine di dipendenti da Roma a Milano. Quasi tutte impiegate con famiglia, per il quale il trasferimento è molto difficile. Così hanno organizzato un sit-in davanti alla sede romana del Biscione. Perché, come dicono: "Dopo gli anni dei contratti alle Olgettine e alle 'solite' società di produzione, ora l'azienda scarica la crisi su di noi".


ITALIA. VERSO LE ELEZIONI. PRIMARIE E RAGGIRI. MARCELLO VENEZIANI, L'inganno nascosto delle primarie, IL GIORNALE, 27 novembre 2012


Per carità, è stato bello vedere mi­lioni­ di persone sottoporsi volon­tariamente al rito delle primarie, far la fila civilmente e addirittura mobili­tarsi per la politica. Un miracolo, sia­mo contenti tutti, rallegramenti alla sinistra tutta, elettori, eletti e appara­ti.

ITALIA. VERSO LE ELEZIONI. MICHELE AINIS, Le cinque democrazie, IL CORRIERE DELLA SERA, 29 dicembre 2012


Le prossime elezioni? Una competizione fra programmi, interessi sociali, leader. Come sempre, del resto. Ma stavolta c'è una novità, anche se fin qui non ci abbiamo fatto caso. Perché nell'urna si misureranno non soltanto linee politiche, bensì modelli di democrazia. E i modelli in gara sono almeno cinque, quanti le dita d'una mano. Certo, la democrazia risponde pur sempre a un unico criterio: è un sistema dove si contano le teste, invece di tagliarle. Però se il voto rappresenta lo strumento di legittimazione del potere, le tonalità di quest'appello al voto esprimono altrettante concezioni del potere legittimo. E adesso tali concezioni s'elidono a vicenda, come i cinque protagonisti sulla scena.

domenica 30 dicembre 2012

GIORNALISTI ALL'ITALIANA. REDAZIONE, Sciopero al giornale "Pubblico" Telese annuncia la chiusura, L'UNITA', 30 dicembre 2012

Pubblico, giornale diretto da Luca Telese (che è anche uno degli editori) oggi non è in edicola per lo sciopero proclamato dai redattori, riuniti in assemblea.


'QUASI POLITICI' DA DIMENTICARE. REDAZIONE, Giorgio Gori: «Quarto posto dà poche garanzie ma niente è compromesso», L'UNITA', 30 dicembre 2012

«Non mi è facilissimo commentare i risultati delle primarie. In queste ore ricevo messaggi di ogni tipo: felicitazione, complimenti, consolazione, invito a non mollare. Il quarto posto in effetti non garantisce un posizionamento blindato nella lista per il Parlamento nè in alcun modo preclude la possibilità di essere tra gli eletti.


'POLITICI DA DIMENTICARE'. PENTITI E TRASFORMISTI DELLA POLITICA ITALIANA. SILVIA ARACHI, Pecorella, da Silvio al Professore: «Dopo Ruby non ce l'ho più fatta», IL CORRIERE DELLA SERA, 30 dicembre 2012


Il deputato ed ex avvocato del Cavaliere: «È vero, ho fatto approvare i vari lodi. Poi sono venuti meno i presupposti»


domenica 23 dicembre 2012

FINE DELLO STATO SOCIALE. SANITA' E AUMENTO DEI COSTI. ALBERTO CUSTODERO, Protesi e siringhe a peso d'oro. Cade l'obbligo di ridurre i prezzi, LA REPUBBLICA, 22 dicembre 2012

ROMA - Il Tar Lazio manda a monte la spending review sanitaria che aveva fermato la vergogna della siringa che costa in una Asl tre centesimi e in un'altra 65. E che avrebbe fatto risparmiare alle casse dello Stato un miliardo di euro. Ora tutto torna come prima, con lo stesso defibrillatore che viene acquistato a Trento a 13.500 euro e ad appena 50 chilometri di distanza, a Bolzano, 16.100.

domenica 9 dicembre 2012

IL RITORNO DI DELL'UTRI. REDAZIONE, L'anatema di Dell'Utri: «Basta fedelissimi, sono cretini», L'UNITA', 9 dicembre 2012

«Ho visto gente nata e cresciuta politicamente grazie a un soffio di Berlusconi, voltargli le spalle. Gente inutile che solo per lui è assurta a importanti cariche politiche e istituzionali priva di qualsiasi riconoscenza. Ha fatto più miracoli Berlusconi che Padre Pio, troppi miracolati».



IL RITORNO DI BERLUSCONI. GIULIANO FERRARA, Berlusconi ha scelto di andare a sbattere contro a un muro. Passeremo anni a leccarci le ferite, IL FOGLIO, 8 dicembre 2012


Dispuesto a morir matando, come scrive un giornalone spagnolo. Eroico e caotico, egotico e noncurante, ma anche a suo modo tormentato, ribollente di orgoglio e di amor proprio, il nostro Cav. va a sbattere la testa contro il muro. Ridiventa uomo nero della democrazia italiana. Il mondo intero, partendo dall’Europa, è pronto al biasimo, alle tattiche di isolamento e di irrisione. Putin escluso, ma ha anche mal di schiena.


IL RITORNO DI VELTRONI. MARIA TERESA MELI, «Il centrosinistra non cada nella trappola del Cavaliere», IL CORRIERE DELLA SERA, 9 dicembre 2012

Veltroni: «L'Italia sia grata a Monti, Draghi e Napolitano»
Il 14 ottobre Veltroni annunciava che non si sarebbe ricandidato. Da allora non è più intervenuto nel dibattito politico. Ora dice la sua. Dopo l'annuncio di dimissioni di Monti è costernato: «L'irresponsabilità di Berlusconi trascina il Paese in una crisi pericolosissima. Vuole distruggere l'Italia, questa è la verità».
Berlusconi si ricandida.

venerdì 7 dicembre 2012

IMPRESENTABILI AL PARLAMENTO, VI.PIC., Quasi tutti salvi. Anche Dell'Utri, IL CORRIERE DELLA SERA, 7 dicembre 2012

ROMA - Anche Marcello Dell'Utri sarà candidabile. Tra le maglie del provvedimento passano quasi tutti i parlamentari che avevano temuto di non poter ripresentarsi alle elezioni. Tra questi l'amico di Silvio Berlusconi, che ha condiviso successi e avventure politiche e giudiziarie. Dei diversi procedimenti subiti, incluso quello per concorso esterno in associazione mafiosa (la condanna in appello a 7 anni è stata annullata con rinvio in Cassazione), solo uno avrebbe potuto fermare una sua ricandidatura: la condanna definitiva a 2 anni e 3 mesi per false fatture e frode fiscale in Publitalia. Ma arrivò al termine di un patteggiamento, nel '99. Quindi non vale. A fugare ogni sospetto il ministro Severino chiarisce: «Chi decide di patteggiare deve essere messo nella possibilità di conoscere le conseguenze della sua scelta. Applicarla oggi ritornerebbe a carico dell'imputato in modo irrazionale». Anche Marcello De Angelis (Pdl) era e resta candidabile perché ha scontato la sua pena a 5 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata nell'89. Tra i condannati in via definitiva si salva il pdl Aldo Brancher perché condannato solo a due anni per ricettazione e appropriazione indebita nello scandalo Antonveneta. Anche Salvatore Sciascia (Pdl) potrebbe essere candidato perché la condanna a 2 anni e sei mesi per aver corrotto alcuni ex colleghi della Finanza risale al 2001: troppo vecchia.

giovedì 6 dicembre 2012

lunedì 3 dicembre 2012

PRIMARIE PD. I VOTI REGIONE PER REGIONE. MASSIMO RAZZI, Primarie centrosinistra, a Renzi resta la Toscana. Bersani sale ancora. In 11 regioni oltre la media, LA REPUBBLICA, 3 dicembre 2012

ROMA - A Renzi resta solo la Toscana. Il sindaco di Firenze perde l'Umbria e le Marche che, al primo turno, lo vedevano in testa e mantiene soltanto il "ridotto" del Granducato con una decina di punti di vantaggio.


POLITICA E PROPAGANDA. NATALIA LOMBARDO, Gori, il guru che faceva diventare famosi i naufraghi, L'UNITA', 3 dicembre 2012

Ha costruito l’immagine renziana come un’architettura light ma che reggesse l’impatto televisivo, tanto immateriale quanto persistente nella percezione visiva. Quell’andare avanti e indietro per i palchi rosso-blu in camicia bianca pur non avendo il fascino di un Obama, ma che ha rappresentato comunque una novità nella politica giacca e cravatta la cui alternativa, finora, sono stati i colbacchi putiniani o la pesante maschera di cerone sfoggiati da un anziano Berlusconi.