giovedì 31 gennaio 2019

IL MISTERO DEL CONGRESSO PD E DELLA SCELTA DEL NUOVO SEGRETARIO. REDAZIONE, Congresso Pd, dati e polemiche: Zingaretti al 47,9 per cento, Martina insegue al 36,5. Ma Boccia: risultati falsi, REPUBBLICA.IT, 30 gennaio 2019

Dopo rinvii e polemiche, i dati ufficiali della commissione nazionale per il Congresso del Pd sono stati diffusi. Il più votato è stato Nicola Zingaretti con il 47,95%, al secondo posto Maurizio Martina con il 36,5%.

POLITICHE DELLA SCUOLA. GOVERNO LEGA-M5STELLE. C. ZUNINO, Scuola, salta l'obbligo di cinque anni sulla stessa cattedra, REPUBBLICA.IT, 31 gennaio 2019

 Ci sono quattro questioni di scuola che l'intervento del presidente Mattarella sul decreto Semplificazioni ha fermato (insieme al decreto). Non sarà facile, ora, trovare un treno parlamentare su cui far correre questi provvedimenti presi sull'asse leghista ministero dell'Istruzione-Commissione Istruzione in Senato.

lunedì 28 gennaio 2019

RICORDO DEL LEADER FORTE PER TANTI ITALIANI. SONDAGGIO DEMOS E PASSATO RECENTE. M. FAGOTTO, 28 gennaio 2019


Secondo un sondaggio Demos molti italiani credono ancora nel leader forte: si vedano
a questo indirizzo i dati:
http://www.demos.it/a01568.php?ref=RHPPBT-BH-I0-C6-P4-S1.6-T1

Tanto per non dimenticare, un leader forte (accanto ad altri più recenti e di più breve durata) tanti italiani lo avevano già votato e incensato. Per questi elettori si mette a disposizione il "Discorso della 'discesa in campo' del leader forte":


Discorso del leader forte. Parte prima



Discorso del leader forte. Parte due





giovedì 24 gennaio 2019

CHI VA LA NOTTE, VA LA MORTE. G. G. BELLI, 21 gennaio 1832

363. Chi va la notte, va a la morte

  Come sò lle disgrazzie! Ecco l’istoria:
  co cquell’infern’uperto de nottata
  me ne tornavo da Testa-spaccata 1
  a ssett’ora indov’abbita Vittoria.

  Come llí ppropio dar palazzo Doria
  sò ppe ssalí Ssanta Maria ’nviolata, 2
  scivolo, e tte do un cristo de cascata,
  e bbatto apparteddietro la momoria. 3




  Stavo pe tterra a ppiagne a vvita mozza, 4
  quanno c’una carrozza da Signore
  me passò accanto a ppasso de bbarrozza. 5

  «Ferma», strillò ar cucchiero un zervitore;
  ma un voscino ch’escì da la carrozza
  je disse: «Avanti, alò: cchi mmore more».

  21 gennaio 1832 - Der medemo

REDDITO DI CITTADINANZA E POVERTA'. INTERVISTA CON C. SARACENO. R. CICCARELLI, Chiara Saraceno: «Non chiamiamolo più reddito di cittadinanza», IL MANIFESTO, 19 gennaio 2019

Professoressa Chiara Saraceno, il «reddito di cittadinanza» è la «fondazione di un nuovo Welfare» come sostiene il ministro del lavoro Luigi Di Maio?
È un’esagerazione. Nella versione più positiva, si può dire che è aggiunto al welfare quello che c’è già da tempo altrove: una protezione per chi si trova in povertà. È un completamento che non sottovaluto. Da più di 30 anni promuovo questa idea, ma certo non applicata in questo modo.

POLITICHE DELLA SICUREZZA. G. BOMPIANI, La normalità della bava alla bocca universale, IL MANIFESTO, 24 gennaio 2019

Il Governo attuale parla molto di sicurezza, a cui ha dedicato un Decreto, come se la sicurezza si potesse ottenere per decreto. In realtà c’è una sola cosa che produce sicurezza, ed è la benevolenza. Solo una rete di benevolenza assicura che, qualunque sventura si presenti, nessuno infierirà, anzi qualcuno verrà in aiuto: è la rete del buon vicinato, che ci dà il piacere di girare per le strade, d’incontrare lo sguardo della gente, di scambiare due parole in treno. È la normalità della vita sociale.

mercoledì 23 gennaio 2019

POLITICA E VIOLENZA. ANNIVERSARI. REDAZIONE, Scritte e insulti contro Guido Rossa trovate a Genova, REPUBBLICA.IT, 23 gennaio 2019

Alcune scritte che celebrano personaggi delle Brigate rosse e che contengono insulti nei confronti del sindacalista Guido Rossa, ucciso dalle Br il 24 gennaio 1979, sono state scoperte stamani dalla Digos di Genova a poche ore dall'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella atteso all'ex Ilva per la cerimonia di commemorazione del sindacalista, ucciso dalle Br 40 anni fa.

dal sito di REPUBBLICA.IT
https://genova.repubblica.it/cronaca/2019/01/23/news/scritte_di_insulti_rivolte_a_guido_rossa-217251758/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P3-S1.8-T1


martedì 22 gennaio 2019

I DIMENTICATI DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA. OMOSESSUALI DISABILI ROM. P. SIMONETTI, L’Olocausto dimenticato, a Roma insorgono disabili, gay e zingari, SUPERABILE INAIL, 16 novembre 2006

ROMA – Un genocidio “minore” avulso dalla storia, insabbiato da prolungato silenzio e dalla dimenticanza che spesso penalizza le minoranze. Per l’Olocausto dei “diversi” , disabili, omossessuali, zingari, Testimoni di Geova, è stato speso poco inchiostro sui libri di storia, e la memoria va sfumando con la scomparsa degli ultimi testimoni diretti. Una smemoratezza che avrebbe contagiato anche il Comune di Roma, il quale nei viaggi della memoria annuali organizzati con le scuole nel campo di Auschwitz non ha mai invitato negli anni, nonostante le molte sollecitazioni, né persone con disabilità, né tantomeno rappresentanti Rom o di organizzazioni gay, viaggi ai quali invece sono chiamati a partecipare regolarmente i pochi ebrei viventi sopravvissuti al lager, i partigiani dell’Anpi e gli ex deportati dell’Aned. 

GIORNO DELLA MEMORIA. MANCONI, GRAZIANI, Per non dimenticare il genocidio di rom e sinti, IL MANIFESTO, 15 maggio 2018

Ogni strage, la sua memoria e la sua rievocazione portano con sé, fatalmente, una contraddizione crudele e un limite insopportabile. Accanto alle vittime riconosciute e onorate, si apre un vuoto dove si smarriscono quelle ignorate, negate, e infine rimosse. Secondo gli storici più accreditati, nei campi di sterminio nazisti gli uccisi di religione ebraica sono stati oltre sei milioni: eppure questo numero spaventoso e inconfutabile è stato contestato e negato.

Bambini zingari usati da Mengele per i suoi esperimenti

Porrajmos, lo sterminio zingaro dimenticato

Dal sito 
http://www.brianzapopolare.it/sezioni/storia/20070126_porrajmos_sterminio_zingaro.htm

I DIMENTICATI DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA. REDAZIONE, Il 15 novembre di 65 anni fa, Himmler ordinava lo sterminio degli zingari, GLOBALIST SYNDICATION, 15 novembre 2018

Il capo delle SS, Heinrich Himmler, il 15 novembre del 1943 ordina che gli zingari vengano messi "allo stesso livello degli ebrei e posti nei campi di concentramento.

I DIMENTICATI DEL GIORNO DELLA MEMORIA. ROM E SINTI. A. MASOTTI, Rom e Sinti: il ricordo del genocidio nazista culminato nel '44, VATICAN NEWS, 3 agosto 2018

Era la notte tra il 2 e il 3 agosto 1944 quando i nazisti liquidarono lo "Zigeunerlager", cioè il "Campo delle famiglie zingare”, aperto un anno prima in un settore del più ampio campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, uccidendo oltre 4mila persone. Quella notte, alcuni autocarri entrarono nel campo e prelevarono gli internati, in maggioranza donne e bambini, per portarli nelle camere a gas del crematorio n. 5.  Successivamente bruciarono i corpi all’aperto, nelle fosse scavate accanto ai forni in quel momento fuori uso. Per fare memoria di quello che è stato, ogni anno si celebra, il 2 agosto, il "Roma Genocide Remembrance Day". 

POLITICA E IMMAGINARIO BERLUSCONIANO. L. BOTTURA, Tutti gli uomini del Cavaliere, REPUBBLICA.IT, 22 gennaio 2019

Non si esce vivi dagli anni Ottanta. La nomina di Lino Banfi a capo della commissione Unesco – al netto del personaggio, cui vanno riconosciuti talento e simpatia – dimostra una volta di più l’immaginario Mediaset che connota la politica italiana degli ultimi anni. Non è il Berlusconi di Forza Italia, ad averci cambiati. Sono le sue tv. E che a rappresentarci nel mondo sia l’indimenticabile conduttore di Risatissima, nonché il protagonista di millanta film cochon targati Medusa (Silvio la comprò anche e soprattutto per assicurarsi le rotondità della Fenech, di Nadia Cassini, di Annamaria Rizzoli) rappresenta un approdo quasi inevitabile, perfettamente sovrapponibile con la scenografia scelta per presentare il reddito di cittadinanza che sembrava presa paro paro da “Beauty Center Show”.

Immagine dal sito di REPUBBLICA.IT
https://www.repubblica.it/politica/2019/01/22/news/tutti_gli_uomini_del_cavaliere-217182852/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-L


domenica 13 gennaio 2019

MOVIMENTI IN FRANCIA. INTERVISTA CON T. NEGRI. A. MAURO, "Gilet gialli, non è destra o sinistra. È tutti contro Macron". Intervista a Toni Negri, HUFFPOST, 7 dicembre 2018

"Rivolta. Una rivolta del popolo nei confronti del re. Una cosa completamente francese".
Semplice così, eppure complesso: di certo allarmante. Nella sua Parigi, la città dove vive da tanti anni, il professor Toni Negri cerca di dare una lettura alle proteste che da settimane stanno sconvolgendo la Francia. I 'gilet jaunes', i 'gilet gialli', non sono fenomeno facile da leggere nemmeno per lui, che di movimenti operai e studenteschi se ne intende. Perché sono un fenomeno nuovo, argomenta Negri in questa intervista ad Huffpost: "Non è il '68, che fu troppo novecentesco. Non è destra o sinistra: è contro Macron che ha distrutto i corpi di intermedi e ora si ritrova senza possibilità di mediazione e senza la minima possibilità di fare un appello gaullista". Negri scomoda paragoni altisonanti della storia come il celebre appello del generale De Gaulle alla 'Francia libera contro i nazisti' nel 1940: lo fa per segnalare la gravità dei fatti francesi. Il fatto che Macron non abbia margini di azione, continua Negri, "è un problema grossissimo, un disastro che dovrebbe interrogare chi concepisce il populismo di centro...".

EDUCAZIONE CIVICA A SCUOLA. CHE ORIGINALI QUESTI GIORNALISTI. F. DE BORTOLI, Educazione civica a scuola un ritorno indispensabile, CORRIERE.IT, 13 gennaio 2019

La democrazia diretta è necessaria. Giusto rafforzarla. Ma va maneggiata con cura.La Rete dà risposte immediate, partecipazioni istantanee. Ma spesso disinformate ed emotive. Si scambia l’opinione di minoranze organizzate, non raramente su posizioni estreme, per il sentimento medio degli elettori.

mercoledì 2 gennaio 2019

SOCIOLOGIA DEL LAVORO ED EDUCAZIONE. LEGGE DI BILANCIO. M. MAGATTI, L’era della digitalizzazione e la formazione che serve, CORRIERE.IT, 2 gennaio 2019

La grande assente nella legge finanziaria del governo del cambiamento è l’attenzione per il tema della formazione, della scuola, della ricerca: nel testo finale si trovano solo piccoli aggiustamenti per mantenere la pace sindacale e qualche intervento isolato più o meno condivisibile. Ma nessuna azione strategica di rilancio. Eppure, l’avanzata della digitalizzazione renderebbe urgente una scelta di campo ben precisa: scommettere sulla qualità umana delle persone come condizione per potere entrare nel futuro.