venerdì 28 agosto 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E GOVERNO RENZI. S. VALENTINO, Covid 19, i piani antiepidemia lasciati nei cassetti. Anche dal governo Renzi. L’inchiesta su FQ MillenniuM in edicola, IL FATTO, 28 agosto 2020

 Il 26 marzo, quando in Italia si registrano 8000 vittime, Matteo Renzi esige l’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’impreparazione delle istituzioni contro il nuovo coronavirus. Rispondiamo al suo appello, sul numero del mensile FQ MillenniuM attualmente in edicola, ricostruendo cronologicamente le vicende che hanno condotto a quello che meriterebbe l’appellativo “CoronaGate”. Scoviamo in particolare una serie di documenti inediti dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Unione europea che evidenziano le falle strutturali dell’apparato che hanno reso l’Italia incapace di prevenire il peggio. E scopriamo un paradosso che probabilmente è sfuggito al senatore fiorentino ed ex-segretario del Pd. Il preludio al fallimento, di cui il nostro Paese condivide la responsabilità con gli Usa, l’Oms e gli altri Stati Ue, risale proprio all’epoca in cui Renzi era Presidente del Consiglio. Era lui formalmente il capofila della più grande coalizione internazionale mai costituita per arginare le minacce infettive. Peccato che il sodalizio non abbia centrato il suo scopo.

lunedì 17 agosto 2020

POLITICI DA NON DIMENTICARE. G. BARBACETTO, Francesco Cossiga, oggi c’è chi lo rimpiange. Ecco le cose da non dimenticare, IL FATTO, 17 agosto 2020

 Francesco Cossiga non è stato, come molti vorrebbero farci credere, una simpatica lepre marzolina, un libero pensatore, un outsider della Repubblica, un coraggioso picconatore che ha aiutato il rinnovamento del Paese. No, Cossiga ha espresso perfettamente il senso profondo della politica italiana, è l’icona della Prima Repubblica che trapassa nella seconda e la legittima.

sabato 15 agosto 2020

STATO DI DIRITTO E STATO DI POLIZIA. D. DI CESARE, La violenza di polizia come dispositivo dell’ordine politico, IL MANIFESTO, 13 agosto 2020

 La violenza perpetrata da un poliziotto a Vicenza fa venire in mente una serie di episodi analoghi. E suscita sdegno proprio perché appare non un semplice incidente, bensì un gesto rivelativo.

giovedì 13 agosto 2020

BREVE CRONACA DEGLI ANNI DELLE PASSIONI TRISTI. 9. POPULISMO E CULTURA DI MASSA. A. BERARDINELLI, Si fa troppo presto a dire “popolo”, AVVENIRE, 13 dicembre 2019

Bisogna fidarsi del popolo? Dipende dal popolo, dalle cose che vuole e da come le vuole. Ma che cos'è oggi il popolo? L'uso e l'abuso del termine “populismo” come concetto negativo, denigratorio e spesso insultante, creano un certo disagio perché fanno pensare al grande libro Il populismo russo (1952) di Franco Venturi, un classico su questo tema, insieme ai vari saggi dedicati da Isaiah Berlin agli intellettuali liberali, socialisti e anarchici dell'Ottocento in Russia. 

TEORIE E DIBATTITI A SINISTRA. A. VISALLI, La direzione dello sguardo, LAFIONDA.ORG, 20 luglio 2020

 Viviamo tempi davvero confusi. Potrei caratterizzarli come il tempo della estenuazione di una estenuazione. Il senso della critica ha perso da lunghi decenni il solido ancoraggio nelle dure condizioni materiali che il socialismo aveva inteso dargli, per tradursi in una postura che cresce nel vuoto di progetto. Questo slittamento non era avvenuto tanto per effetto di un superamento effettivo, totale, della durezza del vivere, quanto per un estenuarsi della fiducia sotto i colpi delle sconfitte.

Sconfitte, non fallimenti.


martedì 11 agosto 2020

IL BONUS DI STATO E L'ANONIMA PARLAMENTARI. A. FONTANAROSA, Bonus Inps, i parlamentari non possono invocare la privacy, REPUBBLICA.IT, 11 agosto 2020

 ROMA - Questa non è una questione di privacy. I deputati che hanno chiesto - incredibilmente - il bonus Covid non possono farsi scudo delle norme a protezione della riservatezza. In altre parole, non possono invocare la privacy per chiedere che il loro nome resti segreto.

domenica 9 agosto 2020

BONUS DI STATO E L'ANONIMA PARLAMENTARI. REDAZIONE, Lo stipendio da 12mila euro non basta: cinque deputati hanno preso il bonus 600 euro. Fico: “Li restituiscano”. Di Maio: “Si dimettano”, IL FATTO, 9 agosto 2020

 Lo stipendio netto da 12.439 euro, evidentemente, non era sufficiente. Lo volevano arrotondare con il bonus che il governo, in piena emergenza Covid, ha introdotto per le partite Iva che a marzo e aprile si sono trovate in estrema difficoltà causa lockdown. Così cinque deputati della Repubblica italiana, rivela Repubblica, hanno fatto richiesta all’Inps per ottenere i 600 euro. Immediato il diluvio di reazioni politiche, tra richieste di scuse, di dimissioni e di restituzione dei soldi.

I nomi sono coperti dalla legge sulla privacy. Bene, siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore”. E “non in importa di quale forza politica” siano. La viceministra all’Economia, Laura Castelli, dal canto suo chiede che “si intervenga presto per capire chi ha richiesto i bonus”.

mercoledì 5 agosto 2020

ELON MUSK E LE RISERVE DI LITIO ANDINO. ILSIMPLICISSIMUS, Golpismo diffuso, SINISTRAINRETE, 1 agosto 2020

Nei giorni scorsi un tweet di Elon Musk ha fatto il giro del mondo, quello in cui, riguardo al golpe del litio in Bolivia, ha detto: “Spodesteremo chiunque vogliamo! Accettalo”. E siccome Musk, in quanto creatore della Tesla, al litio boliviano, necessario per le batterie ci tiene spasmodicamente come del resto ormai tutta l’industria automobilistica mondiale, la frase è suonata in sostanza come la confessione di essere stato uno degli ispiratori e concretizzatori del colpo di stato (ormai “testimoniato” persino dal Washingon Post) contro Evo Morales colpevole di voler fare partecipare anche il popolo boliviano agli utili delle immense riserve di litio del Paese andino. Ma immaginiamo per un momento e giusto per gioco che qualcuno avesse accusato Musk di essere stato uno dei burattinai del golpe boliviano: apriti cielo, si sarebbe attirato addosso l’accusa di complottismo o magari come è ormai moda dei più imbecilli e ignoranti tra i chierichetti del potere, di terrapiattista. E visto il livello primordiale o prostitutivo di certi personaggi magari lo direbbero anche adesso Ma la cosa più stupefacente è che la rivelazione, quanto meno delle intenzioni, è arrivata al termine di una conversazione su Twitter nel quale il miliardario, erede di una dinastia sudafricana di schiavisti degli smeraldi, parte dalla propria opposizione a qualsiasi stimolo pubblico dell’economia per affrontare una visione distopica classica, ossia lo stato ridotto ai minimi termini e rivolto principalmente alla repressione con i grandi gruppi privati che si occupano della cosa pubblica e della legislazione in funzione esclusiva dei loro profitti.

POLITICA E VIOLENZA. LE BRIGATE ROSSE E LA GLOBALIZZAZIONE. P. PERSICHETTI, «Le Brigate rosse furono le prime a parlare di globalizzazione», SINISTRAINRETE, 25 luglio 2020

Anteprima – E’ in uscita nelle librerie Tondini di ferro e bossoli di piombo. Una storia sociale delle Brigate rosse, di Matteo Antonio Albanese, Pacini editore. Il volume, che si ferma al 1974, propone alcune importanti scoperte documentali e delle nuove proposte interpretative che faranno discutere. Ne ho parlato con l’autore.

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https://www.sinistrainrete.info/storia/18368-matteo-antonio-albanese-le-brigate-rosse-furono-le-prime-a-parlare-di-globalizzazione.html