sabato 25 marzo 2017

RENZI PREPARA UN ACCORDO CON BERLUSCONI SECONDO M. EMILIANO, LA STAMPA, 24 marzo 2017



IL VIDEO: http://www.lastampa.it/2017/03/24/multimedia/italia/politica/emiliano-renzi-lavora-per-un-accordo-con-berlusconi-avAEeY6mPlW24DT3QXYxHP/pagina.html

domenica 19 marzo 2017

POLITICA E VIOLENZA IN ITALIA. ANNI SETTANTA. G. BIANCONI, «Troppe ambiguità sugli anni di piombo, manca una critica seria», CORRIERE DELLA SERA, 19 marzo 2017

Nel 2005 uscì il libro, poi arrivò il film interpretato da attori belli e famosi, e adesso la nuova edizione del volume «ampliata di contributi». Con l’obiettivo di «raccontare ai giovani perché anni fa altri giovani decisero di imbracciare le armi, uccidere e rimanere uccisi o finire per deceni in prigione, nelle carceri di massima sicurezza dove si praticava la tortura e la violenza». È bastato l’annuncio della ristampa e di una presentazione sabato prossimo a Milano, con la partecipazione di un ex terrorista e un ex tangentista, per riaccendere la polemica su Miccia corta, una storia di Prima linea, scritto da Sergio Segio che di quella banda armata fu il «comandante Sirio», responsabile di ferimenti e omicidi.

giovedì 16 marzo 2017

POLITICA LAVORO ALIENAZIONE. UN ASSAGGIO DAL LIBRO DI F. BERARDI L'ANIMA AL LAVORO - 2016

Il mondo si animò e i corpi si denudarono e si incontrarono nello spazio dell’erotismo libero, nello spazio del rifiuto del lavoro che è sottrazione di vita al dominio repressivo dell’economia. La società affermò la sua autonomia dalla regola economica, e la solidarietà e la simpatia prevalsero rispetto all’avarizia e alla fissazione di potere e di accumulazione.

http://www.deriveapprodi.org/2016/01/lanima-al-lavoro/

sabato 11 marzo 2017

ANNIVERSARI STORICO.POLITICI. IL 1977. D. MESSINA, 1977, quei giorni cupi e violenti che cambiarono la Storia d’Italia, CORRIERE DELLA SERA, 5 marzo 2017

I tre giorni che cambiarono il movimento di contestazione e dettero vita al cosiddetto Settantasette ebbero come epicentro Bologna. Era un venerdì di pioggia l’undici marzo 1977 e nell’aula dell’istituto di Anatomia dell’università felsinea alle 10 era cominciata un’affollata assemblea di Comunione e liberazione per discutere i problemi studenteschi del momento: sovraffollamento, prezzi troppo cari degli affitti. Dopo poco un gruppo di autonomi irruppe nell’aula e cominciò una rissa. In soccorso accorsero altri studenti dell’extrasinistra, botte urla, l’assemblea venne sciolta e lo scontro si spostò all’esterno. Attorno all’ateneo erano arrivati poliziotti e carabinieri, accolti dal lancio di cubetti di porfido e bombe Molotov. Un giovane carabiniere, uscito da una camionetta incendiata, scaricò tutti i colpi del fucile Winchester di ordinanza contro i dimostranti. A terra rimase privo di vita uno studente di Lotta continua, Pier Francesco Lorusso, 25 anni, all’ultimo anno di medicina, in regola con gli esami, una media di voti alta. Uno studente modello. In tasca aveva cubetti di porfido. Al momento non si seppe se Lorusso era stato colpito dai colpi del carabiniere che in preda al panico aveva sparato o dai proiettili esplosi da agenti in borghese che erano in zona (sotto e sopra scontri tra polizia e manifestanti vicino a via Zamboni).