sabato 30 gennaio 2016

PIU' DIRITTI PER TUTTI. FAMIGLIA E MATRIMONIO IN DISCUSSIONE. B. SARASINI, L’invenzione della famiglia, IL MANIFESTO, 30 gennaio 2016

Dici famiglia e sembra tutto chiaro, e non solo ai pasdaran del family day che si ritrovano oggi a Roma. Padre, madre, figli. Un nucleo che condivide la stessa abitazione, di solito senza convivere con altre persone. E sembra chiaro che a questo pensa la Chiesa, quando parla di famiglia e di natura. Questa specie di indistinto senso comune è la zona grigia in cui tutto si confonde, e in cui sguazzano “Sentinelle”, ultrà leghisti e fondamentalisti vari. Perfino chi critica non avere in mente altro che la coppietta felice.


PIU' DIRITTI PER TUTTI. D. FUSARO, Femen contro Rohani: mai contro il nuovo ordine mondiale, IL FATTO, 29 gennaio 2016

Rohani a ParigiFemen simulano impiccagione: “Un modo per farlo sentire a casa”. Mentre il presidente iraniano riceveva gli omaggi militari al complesso degli Invalides, nei pressi della Tour Eiffel le “attiviste” simulavano un’impiccagione con tanto di bandiera iraniana. Un modo, a loro dire, di protestare contro le condanne a morte e le violazioni dei diritti umani in Iran.

martedì 26 gennaio 2016

STORIA MORALE D'ITALIA. RISPETTARE LA SENSIBILITA' ALTRUI. M. MUNAFO', Che vergogna aver "censurato" le opere d'arte per la visita di Rouhani, L'ESPRESSO, 26 gennaio 2016

Una "forma di rispetto nei confronti della cultura e della sensibilità iraniana".
Secondo un'agenzia Ansa, sarebbe questo il motivo che ha portato anascondere dietro dei cartonati alcune statue di nudi romani nei musei Capitolini, che in questi giorni sarebbero stati visitati dal presidente iranianoHassan Rouhani all'interno del suo tour in Europa.



STORIA MORALE D'ITALIA. GLI ANNI OTTANTA IN UN SAGGIO APPENA USCITO. M. DAMILANO, Maledetti anni Ottanta, L'ESPRESSO, 22 gennaio 2016


L’ultimo numero della rivista “Il Paninaro” uscì il 4 dicembre 1989, un mese dopo la caduta del muro di Berlino, alla fine di quegli anni «afferrati, già scivolati via, vuoti come lattine abbandonate» di cui - e non solo secondo Raf - si pensava che non sarebbe rimasto niente.


lunedì 11 gennaio 2016

L'ITALIA E LA SCIENZA. P. MIELI, Un Paese che odia la scienza, CORRIERE DELLA SERA, 11 gennaio 2016

L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette.

sabato 2 gennaio 2016

STORIA D'ITALIA. ANNI SETTANTA. IL CASO PINELLI. A. GALLI, Il libro postumo del poliziotto sulla notte in cui morì Pinelli, CORRIERE DELLA SERA, 2 gennaio 2016

ntonino Allegra aspettava la morte. Per gli insistenti attacchi delle malattie (conseguenze d’una pesantissima bronchite nel 2003, che l’aveva costretto a rinunciare alle adorate sigarette), per la spossante stanchezza della vecchiaia (aveva 91 anni) e per svelare i propri segreti. In un libro di memorie. Rigorosamente postumo. Sabato pomeriggio, nella parrocchia Regina Pacis di via Quarenghi, nel quartiere di Bonola, periferia Nordovest, non lontano dall’abitazione in un anonimo palazzo di sette piani, i funerali dell’ex poliziotto, questore a Trieste e Torino, direttore al ministero dell’Interno dell’Ufficio ispettivo, ma nell’opinione pubblica rimasto «legato» al dicembre 1969, quand’era capo dell’Ufficio politico della Questura di Milano.

venerdì 1 gennaio 2016

GUERRE E VITTIME DELL'URANIO IMPOVERITO. A. GIUNTI, Uranio impoverito, la strage silenziosa continua, L'ESPRESSO, 31 dicembre 2015

L’ultima a nascere in ordine di tempo è stata una bambina che oggi ha due anni e mezzo, affetta da labiopalatoschisi, quella malformazione della bocca che viene comunemente definita “labbro leporino”. Proprio come è successo con suo fratello - che oggi ha 7 anni - i medici si sono accorti dell’anomalia quando era ancora nella pancia della mamma.