sabato 11 febbraio 2017

RICERCA ITANES. RENZI E IL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE. F. MARTINI, Renzi e il referendum: agli italiani piacevano le singole riforme, non chi le ha proposte, LA STAMPA, 11 febbraio 2017

Era un legittimo sospetto, ora c’è la «prova»: agli elettori i singoli aspetti della riforma costituzionale piacevano tutti, nessuno escluso, in particolare la riduzione dei senatori convinceva il 71,3% degli italiani, eppure una volta chiamati ad esprimersi sull’intero «pacchetto-Renzi» quel giudizio si è clamorosamente rovesciato e il 4 dicembre il No ha nettamente vinto. È uno dei tanti dati che emergono da un’indagine Itanes, l’istituto che da dieci anni produce le ricerche più fondate sugli orientamenti politici degli italiani, perché basate non su sondaggi settimanali, ma su un campione costante di tremila persone, interpellate periodicamente. 



La ricerca, presentata dal presidente dell’Itanes Paolo Bellucci ad un convegno sul referendum costituzionale che si è svolto nel Rettorato della Sapienza, offre diversi spunti interessanti anche se il più significativo resta la dimostrazione della distanza tra il gradimento per le singole riforme e il giudizio sul complesso dei provvedimenti. Le principali riforme istituzionali incontravano il favore maggioritario degli interpellati: la riduzione dei senatori del 71,3% degli interpellati, l’abbassamento del quorum per i referendum abrogativi del 58,3%, l’abolizione del bicameralismo paritario del 52,3%, il contestatissimo Italicum del 52, 7%. Ma poi alla domanda quale fosse il «giudizio complessivo» su queste riforme, soltanto il 39,4% ha dato una risposta positiva.  

Come è stato possibile? «Se il referendum convince ma non vince, come è stato osservato nel convegno – spiega il professor Bellucci – è perché nelle due modalità di ragionamento del nostro cervello, quello sistematico-razionale e quello più periferico, secondo scorciatoie euristiche, ispirate alle circostanze, ebbene, stavolta ha prevalso questa seconda opzione».  

Una ricerca che dovrebbe suggerire qualche riflessione sull’utilità di sfidare nuovamente, a breve 

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