Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Potete seguirlo a questa pagina. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Per circa un mese pubblichiamo ampi stralci del decreto di archiviazione dell’inchiesta “Sistemi criminali”, della Procura della Repubblica di Palermo, del 21 marzo 2001.
Lo stesso 18 marzo 1992 ufficiali del ROS, Sezione Anticrimine di Bologna, avevano un colloquio in carcere con il Ciolini [Cfr. nota della Sezione Anticrimine di Bologna del R.O.S. dei CC. del 19.3.1992.].
Questi esordiva dicendo: “avete visto cosa è successo” riferendosi all’omicidio Lima da lui preannunciato con la lettera del 4 marzo. Dichiarava poi di avere appreso dell’esistenza del piano eversivo nel corso di una riunione svoltasi a Sissak (un centro della ex Jugoslavia), alla quale – a suo dire – avevano partecipato alcuni esponenti della destra internazionale, tra i quali un americano e un austriaco. Il finanziamento di tale organizzazione sarebbe avvenuto con la vendita di grosse partite di stupefacenti e con la gestione di raffinerie di droga. Precisava inoltre che tale organizzazione possedeva le “schede” di alcuni esponenti politici italiani di rilievo.
E manifestava preoccupazione per il fatto che taluni documenti comprovanti la sua presenza in Croazia potessero venire in possesso di Licio Gelli.
Produceva quindi il seguente appunto esplicativo nel quale venivano indicate la matrice e le strategie della predetta organizzazione: “Strategia della tensione marzo-luglio 92 Matrice masso-politico-Mafia = Siderno Group Montreal – Cosa Nostra Catania-Roma (Dc – Andreotti) – Andreotti-via-D’Acquisto Lima Sissan-Accordo futuro governo croato (Tujdemann) massone per – protezione laboratori Eroina – transito cocaina – cambio – Ristrutturazione economia croata e riconoscimento Repubblica Croata – Investimento previsto 1000 milioni $... (segue parte non leggibile nella copia del manoscritto a nostra disposizione) Sissan – Accordo fra gruppi estremisti per politica di destra in Europa commerciale – Austria – Germania – Francia – Italia – Spagna – Portogallo – Grecia ...commercializzazione eroina-cocaina-via (parola illeggibile) Sicilia- Yu goslavia (prov eroina Turchia) Commercializzazione – Sicilia Yugo –trasporto sottomarino Prov Urss (mi ni) pers croato – Protezione Dc via Mr D’Acquisto e Lima – previsto futuro Presidenza Andreotti – Dc domanda voti alla Cupola per nuove elezioni. Corrente Dc sinistra no d’accordo con voti Cupola.
Andreotti, secondo gli sviluppi della politica di sinistra e destra, poco (segue una parola poco leggibile) reticente. Si giustifica, Lima, per pressione a Andreotti. È prevista anche, con l’accordo Psi, Repubblica Presidenziale Andreotti. Cupole – Pressione a Andreotti, (seguono due parole di difficile lettura, forse : “anche perché” oppure “affinché”) nuovi sviluppi, indirizzo politico, leghe ecc, mette la situazione della mafia, in Sicilia in difficoltà Strategia Creare intimidazione nei confronti di quei soggetti e Istituzioni stato (forze di polizia ecc.) affinché non abbiano la volontà di farlo e distogliere l’impegno dell’opinione pubblica dalla lotta alla mafia, con un pericolo diverso e maggiore di quello della mafia.
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Un documento di straordinaria rilevanza, dove Ciolini forniva una chiave di lettura dell’omicidio Lima, interpretato come una “pressione” su Andreotti per piegarlo verso nuovi indirizzi politici (nell’appunto c’è anche un accenno alle “leghe”) e ribadiva, prima che ancora venissero compiute le stragi palermitane di maggio e luglio, che l’arco temporale della nuova “strategia della tensione” avrebbe abbracciato il periodo marzo-luglio ’92.
Appare, poi , estremamente significativo il fatto che Ciolini già nel marzo del 1992 indichi che il successivo sviluppo del piano criminoso prevedeva la creazione di “un pericolo diverso e maggiore di quello della mafia” per “creare intimidazione” nei confronti delle Istituzioni e per “distogliere l’impegno dell’opinione pubblica dal la lotta alla mafia”.
Si consideri infatti che le stragi del 1993, perpetrate nel centro nord del paese, determinarono un clima di intimidazione nei confronti delle Istituzioni ed erano idonee a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla lotta alla mafia a causa dell’insorgere di un clima di terrore diffuso anche perché gli autori del le stragi erano occulti ed i loro moventi non apparivano decifrabili.
Il rilievo delle informazioni fornite dal Ciolini appare, poi, ancor più significativo se si tiene conto del fatto che egli attribuisce proprio alla massoneria ed alla destra eversiva, nazionale ed internazionale, un ruolo di primo piano nell’elaborazione del piano eversivo, così come – da una visuale diversa – hanno fatto vari collaboranti provenienti dalle file della criminalità organizzata [Si noti che Ciolini colloca la riunione, in cui si parlò del piano eversivo, in un centro della ex-Jugoslavia (Sissak) e che proprio nella ex Jugoslavia ha operato per anni l’indagato Giovanni Di Stefano (cfr. supra parte I cap. 4)].
Dalle indagini delegate da questo Ufficio ed espletate dalla Dia si sono ricostruiti i movimenti di Elio Ciolini antecedenti al suo arresto avvenuto a Firenze il 2 dicembre 1991.
Egli già in occasione dell’arresto si trovava in compagnia di tale Cubas Pena Carmen Rosa, cittadina peruviana, la quale, prima di venire in Italia, fino al marzo 1991, era stata al servizio del proprio Paese come agente di polizia. I due si erano conosciuti in Perù, dove Ciolini ufficialmente gestiva un'agenzia privata di sorveglianza, ed alla fine del marzo 1991 si erano trasferiti in Svizzera, ove avevano al loggiato in una pensione del centro di Zurigo.
Inoltre è risultato che il Ciolini aveva soggiornato a Bruxelles, nel periodo dal 6 all’11 maggio 1991, con spostamenti aerei a Zurigo.
In relazione ai motivi della sua presenza a Bruxelles, nel corso dell’interrogatorio eseguito l’1 ottobre 1992 in esecuzione di una commissione rogatoria internazionale richiesta dalle Ag del Belgio, il Ciolini ebbe a dichiarare che: “.....in quella data (6.5.1991) mi trovavo in Belgio con passaporto effettiva mente rilasciato dalle autorità peruviane a nome di Riveira, per andare negli uffici della Nato.......”. E certamente colpisce non poco che Ciolini frequentasse uffici Nato La Cubas, anch’essa sentita sui loro movimenti, dichiarò che Ciolini fra il settembre e l’ottobre del 1991 aveva fatto un viaggio di dieci giorni in Iugoslavia, asseritamente per recarsi in una località denominata Sissak. Un ulteriore riscontro all’attendibilità delle dichiarazioni di Ciolini.