venerdì 17 ottobre 2025

GAZA PALESTINA E MOVIMENTI GIOVANILI. BARICCO A., Alessandro Baricco: l’addio al Novecento dei ragazzi nelle piazze, LA REPUBBLICA, 9 OTTOBRE 2025

 Adesso è difficile individuarlo, ma c’è stato un giorno, recente, in cui Gaza ha smesso di essere il nome di una terra per diventare la definizione di un limite: la linea rossa che molti di noi hanno scelto come confine invalicabile. Da quel giorno, lottare al fianco di Gaza non è più stata una scelta politica, da legittimare o da porre in discussione.

FILOSOFIE POLITICHE. DEL NOCE. DE MATTEI, Fascismo e antifascismo secondo l'analisi di A. Del Noce, ROBERTODEMATTEI, 1 maggio 2024

 Il 25 aprile, festa nazionale della liberazione dal nazismo e dal fascismo, è passato e si allontanano le polemiche che anche quest’anno lo hanno accompagnato.

I più giovani possano credere che queste polemiche siano legate al fatto che in Italia c’è un governo di centro-destra e che una parte della destra italiana sia ancora legata, ideologicamente o sentimentalmente, al fascismo. In realtà le cose non stanno così. Chi è meno giovane ricorda le medesime polemiche, quando negli anni Settanta del Novecento in Italia governava la Democrazia cristiana e la principale forza di opposizione, il Partito Comunista guidato da Enrico Berlinguer, sventolava la bandiera dell’unità antifascista.

LE INTUIZIONI DI BERLINGUER. AQUILANTI P., Migrazioni e disuguaglianze: l’incredibile intuizione di Enrico Berlinguer, L'ESPRESSO, 6 MAGGIO 2021

 Il discorso del 1977 “Austerità: occasione per trasformare l’Italia” oggi si rivela attualissimo per il suo guardo verso il futuro

Nel 1977, un celebre intervento di Enrico Berlinguer al Teatro Eliseo, a conclusione del Convegno degli intellettuali indetto dal Partito Comunista Italiano, fu accolto con molto scetticismo. Nei decenni successivi venne denigrato e indicato come la prova di una cultura politica arretrata, incapace d’interpretare il grande cambiamento in corso, preludio degli splendidi anni Ottanta e anche degli sviluppi successivi più radicali nell’economia e nella società. Il discorso di Berlinguer era intitolato “Austerità: occasione per trasformare l’Italia”. I suoi detrattori ne ricavarono una concezione frugale e pauperista, autoflagellatoria, una critica del capitalismo d’ispirazione etica, prepolitica, incapace d’intendere i bisogni nuovi, il desiderio di benessere, la funzione positiva dei consumi di massa, la necessità di “modernizzare” l’Italia. In tempi più recenti, vi è stato anche chi ha voluto trovare nelle parole di Berlinguer una enunciazione ante litteram delle teorie di decrescita felice.




ANTROPOLOGIA POLITICA. LA GUERRA ISRAELO- PALESTINESE. AIME M., La crudeltà passa attraverso le parole e l’aria compiaciuta di Trump e Bibi. DOMANI, 17 OTTOBRE 2025

 reat job! Thank you». Sono state queste le parole con cui Donald Trump ha ringraziato Benjamin Netanyahu: «Bel lavoro! Grazie». Dopo aver detto, con il sorriso sulle labbra, con il tono di una battuta tra amici al bar: «Ti ho dato le armi migliori e le hai usate bene».

Silenzio.



giovedì 16 ottobre 2025

DEPRESSIONE E SOCIETA'. ANTONELLI CARLI L., Anatomia di una depressione collettiva, IL TASCABILE, 7 OTTOBRE 2025

 

Trattare la depressione solo come un problema individuale e chimico rischia di nasconderne le dinamiche sociali. Una riflessione sulla dimensione collettiva della depressione, e delle sue possibili cure.


Nel Medioevo, i monaci chiamavano “demone di mezzogiorno” quel torpore dell’anima che si impadroniva di loro nelle ore più calde, quando la luce abbagliante diventava insopportabile e ogni desiderio pareva svuotarsi. Un torpore senza scampo, che calava proprio nel momento di massima luce, quando tutto avrebbe dovuto farsi limpido e vitale. Non era soltanto una malinconia individuale, ma un contagio collettivo, come se l’intero monastero si fermasse a trattenere il respiro. Oggi, nelle nostre estati sempre più infuocate e assediate dal sole, ritorna un senso di stordimento simile: la promessa di felicità che la bella stagione portava con sé nelle lunghe estati della nostra infanzia si infrange sull’afa opprimente e su aspettative di sollievo puntualmente disattese. Le giornate scorrono più lente, ma non più leggere. E quella sensazione, che un tempo si sarebbe forse chiamata malinconia, oggi prende forme più sfuggenti, più cliniche, più insidiose nella loro apparente normalità.

lunedì 6 ottobre 2025

REGIONALI MARCHE 2025. RISULTATI EFFETTIVI PARTITI

 


Non sono inseriti i dati di:
PROGETTO MARCHE, 1,8
PACE SALUTE LAVORO  1,3
BEATRICE MARINELLI  0,9
LIDIA MANGANI, 1,7

VOTANTI 50,01
- 9,7%