lunedì 25 marzo 2013

1. SOCIOLOGIA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. FRANCESCO ALBERONI, Arrivano i leninisti della Terza repubblica, IL GIORNALE, 4 marzo 2013


La scienza politica ufficiale storce la bocca davanti a queste mie affermazioni. Perché non ammette che la storia venga plasmata da sommovimenti emotivi. Eppure nel secolo scorso il comunismo, il fascismo, il nazismo, il maoismo, hanno riplasmato la geografia politica del mondo con le loro ideologie e le loro passioni.
Ma cos'e un movimento collettivo? È la nascita di una nuova comunità politica o religiosa.



La gente si raccoglie attorno a un capo e vive una straordinaria esperienza di solidarietà, fratellanza, fede, entusiasmo e il sogno di rinnovare il mondo. Rifiuta i poteri costituiti statali e non statali. I suoi membri sono uniti dallo stesso modo di pensare, hanno un comune nemico e una grande capacità di autorganizzazione. Di solito adorano il loro capo carismatico cui possono restare fedeli perfino per tutta la vita.
Anche in Italia i grandi cambiamenti sono avvenuti sotto la spinta di movimenti collettivi. Il Movimento di liberazione nazionale da cui è nata la Repubblica, il '68, ma anche il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica fra il 1989 e il 1994 quando sono apparsi la Lega nord e Forza Italia. Questi movimenti sorti dal nulla sono andati subito al potere lasciando stupefatti e increduli i politici e i giornalisti dell'epoca. Costoro ne aspettavano la rapida scomparsa, invece hanno generato due partiti che esistono tutt'ora.
Anche il passaggio dalla seconda alla terza Repubblica avviene con la comparsa di un movimento collettivo: il Movimento Cinque Stelle di Grillo. Questo movimento è molto più solido di quanto immaginano oggi numerosi giornalisti e politici. Oltre una grande capacita di trascinamento ha una ideologia che ricorda l'anarchismo e il leninismo del primo novecento: rifiuto della delega, democrazia diretta, abolizione dei partiti, dei sindacati e di molte istituzioni statali. Sarà perciò molto più difficile la sua integrazione nella democrazia parlamentare.

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