giovedì 17 novembre 2016

DOPO LE ELEZIONI USA. DAI DIRITTI AI DOVERI. F. M. PALMIERI, Basta con i diritti. E' tempo di doveri, L'ESPRESSO, 16 novembre 2016

L'elezione di Trump ha gettato un sasso nello stagno ed ora tutti ad interrogarsi: dove abbiamo sbagliato? Perchè è successo?
Le risposte possono essere infinite come infinite le ricette per scovare gli errori e trovare i rimedi, ne stiamo sentendo e ne sentiremo di tutti i colori per un bel pezzo.
Tra tante voci, per quello che vale, se ne potrebbe aggiungere un'altra. Perchè non cambiare? Perchè non iniziare a parlare di doveri invece che di diritti?


Anche se ha poco a che fare con Trump, proviamo a smettere di parlare sempre e solo di diritti e cominciamo a parlare di doveri.
Il principio (classico) sarebbe questo: Se sono in fila allo sportello di un qualunque ufficio, non sono più io ad avere il diritto di di essere ascoltato (e servito) ma è dovere dell' impiegato ascoltarmi (e servirmi).
Questo perchè fino ad ora il diritto negato ha dimostrato di avere poche probabilità di venire riconosciuto mentre sarebbe più facìle perseguire chi il proprio dovere non lo fa.
Questo varrebbe anche per l' impiegato che non avrebbe il diritto a condizioni di lavoro accettabili ma sarebbe dovere dei suoi superiori assicurargliele.
Capite le regole del gioco, chi legge può divertirsi a fornire esempi tratti dalla comune vita quotidiana, anche questo semplice esercizio potrebbe essere... non inutile!
Al pronto soccorso non si avrebbe il diritto ad essere curati, sarebbe dovere del personale tutto assicurare le cure.
Sostituire le varie dichiarazioni dei diritti con dichiarazioni sui doveri sarebbe come passare dalla zuppa al pan bagnato ?
Può darsi, ma non ne sarei così sicuro.
Francesco M.Palmieri
Roma

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