lunedì 12 febbraio 2018

EDUCARE ALLA MEMORIA. GLI INSEGNANTI E IL MERITO. E. GUSMEROLI, Insegnare, che fatica!, L'espresso, 12 settembre 1976

"Qualche domanda: è vero che lo stato non fa alcuna distinzione, nè economica nè morale, fra professori che hanno una o due classi (30-60 allievi) e professori che ne hanno 5-6? Fra coloro che si sono sottoposti all'estenuante trafila dei concorsi a cattedra e relativi trasferimenti e coloro che sono passati di ruolo con sanatorie e leggi speciali? Per le altre categorie di lavoratori, concorsi e aggiornamenti significano specializzazioni e conseguente variazione di retribuzione. E' vero che nella scuola i meriti e le specializzazioni non contano e sono, anzi, motivo di beffa? (...) Al quesito:-Che cosa fanno i professori per riqualificare la loro professione?- mi è stato ironicamente risposto che si danno ad altre attività e tengono l'insegnamento per le spese minute" (Insegnare, che fatica!, L'espresso, 12 settembre 1976)

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