martedì 22 gennaio 2019

POLITICA E IMMAGINARIO BERLUSCONIANO. L. BOTTURA, Tutti gli uomini del Cavaliere, REPUBBLICA.IT, 22 gennaio 2019

Non si esce vivi dagli anni Ottanta. La nomina di Lino Banfi a capo della commissione Unesco – al netto del personaggio, cui vanno riconosciuti talento e simpatia – dimostra una volta di più l’immaginario Mediaset che connota la politica italiana degli ultimi anni. Non è il Berlusconi di Forza Italia, ad averci cambiati. Sono le sue tv. E che a rappresentarci nel mondo sia l’indimenticabile conduttore di Risatissima, nonché il protagonista di millanta film cochon targati Medusa (Silvio la comprò anche e soprattutto per assicurarsi le rotondità della Fenech, di Nadia Cassini, di Annamaria Rizzoli) rappresenta un approdo quasi inevitabile, perfettamente sovrapponibile con la scenografia scelta per presentare il reddito di cittadinanza che sembrava presa paro paro da “Beauty Center Show”.

Immagine dal sito di REPUBBLICA.IT
https://www.repubblica.it/politica/2019/01/22/news/tutti_gli_uomini_del_cavaliere-217182852/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-L




O con il lancio su Twitter del simpatico siparietto: “Ci saranno sorprese!”. È figlio del Dottore, come lo chiamavano all’epoca, il Matteo Salvini che mosse i primi passi rispondendo a Corrado Tedeschi in Doppio Slalom, e che rincarò partecipando al Pranzo è Servito di Mengacci. Appartiene agli stessi lombi virtuali Matteo Renzi, che girava la Ruota da Mike. Rocco del Grande Fratello è diventato lo Steve Bannon alla vaccinara.

L’immaginario su cui è costruita la cosiddetta Terza Repubblica parte da Drive In – e dalla mancata comprensione della sua vena satirica – e arriva a Nonno Libero che se la prende coi “troppi plurilaureati”, avendo ben presente che Di Maio, al suo fianco, non si sentirà attaccato. I Cinque Stelle volevano la democrazia diretta, per adesso sono arrivati a Operazione Five. Consigli per gli acquisti.

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