martedì 17 maggio 2022

OMICIDIO CALABRESI 50 ANNI DOPO. REDAZIONE, Piazza Fontana, le figlie di Pino Pinelli querelano l'ex prefetto Achille Serra: disse che il padre si era suicidato, REPUBBLICA, 17 maggio 2022

 Le figlie di Giuseppe Pinelli querelano l'ex prefetto Achille Serra. La decisione è stata raccontata in diretta a Radio Popolare da Claudia Pinelli, una delle due figlie del ferroviere anarchico ingiustamente coinvolto nella strage di piazza Fontana e morì precipitando da una finestra della questura di Milano nella notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969. Una vicenda strettamente legata all'omicidio del commissario Luigi Calabresi, di cui oggi ricorrono i 50 anni dalla morte.


"Dobbiamo sempre e comunque pretendere rispetto della verità, storica e oggettiva. Ci sono persone che approfittano di programmi televisivi per avvalorare delle tesi che abbiamo considerato offensive e abbiamo quindi intrapreso la via di una querela nei confronti dell'ex prefetto Achille Serra". Il riferimento è a una trasmissione di Rai 3, Quante Storie, dello scorso 15 febbraio, quando Serra aveva detto: "Calabresi non sbagliò assolutamente nulla. Quando Pinelli si buttò dalla finestra, Calabresi era in un'altra stanza. Non lo dico io, ma lo ha detto un grande magistrato che era Gerardo D'Ambrosio e archiviò perché si era suicidato". Il conduttore del programma Giorgio Zanchini chiese poi scusa alla famiglia Pinelli per quanto detto dall'ex prefetto che "non rispecchia la verità processuale e non rispecchia il mio pensiero, né quello di questa redazione".

Zanchini ha fatto delle scuse pubbliche, Achille Serra ha fatto delle proposte che non abbiamo considerato soddisfacenti e quindi abbiamo deciso di proseguire. Ci siamo dovuti rivolgere allo studio del professor Smuraglia perchè ci fossero delle scuse - ha spiegato Claudia Pinelli - cosa che è avvenuta immediatamente per la Rai, ma senza avvocati non sarebbe mai arrivata. Posso capire la relazione profonda tra Calabresi e Serra, ma non ti permettere di infangare Pinelli. Dovrà risponderne con i tempi che avrà la nostra giustizia".

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