1. "L'uomo e la donna che ignorano che cosa sia il mondo, non sanno dove essi stessi si trovino" (M. Aurelio) - 2. “Quel grande | che temprando lo scettro a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela | di che lagrime grondi e di che sangue” (U. Foscolo)
lunedì 30 settembre 2013
SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. ILVO DIAMANTI, Il muro di Arcore, LA REPUBBLICA, 30 settembre 2013
Ciò che oggi avviene intorno a Berlusconi riassume, in modo esemplare, la storia dell'Italia, negli ultimi vent'anni. Ne segna l'inizio e, probabilmente, la fine. La biografia politica di Berlusconi, infatti, coincide con la parabola di Forza Italia. Un partito "aziendale", la cui missione si riflette nella figura del Capo. L'imprenditore, mito e modello dell'Italia, dove "tutti ce la possono fare". Da soli.
venerdì 27 settembre 2013
ITALIA. STATO SOCIALE ASSURDO. RITA QUERZE', Il paradosso dell’assistenza che va alle famiglie più ricche, IL CORRIERE DELLA SERA, 27 settembre 2013
Il 37 per cento della spesa assistenziale va alle famiglie più ricche
Quanto si spende in Italia per l’assistenza a chi è in difficoltà perché non autosufficiente o semplicemente per colpa della povertà? Sessantasette miliardi l’anno. E si sapeva. Quello che fino a ieri non era per nulla chiaro era come vengono distribuiti questi soldi. Chi se li mette in tasca per davvero. Bene: oggi anche questa secondo cruciale aspetto è stato chiarito. Il 37 per cento della spesa assistenziale – tutte le risorse di origine fiscale spese per i bisogni sociali di chi è in difficoltà – va alle famiglie più ricche.giovedì 26 settembre 2013
ITALIA. STORIA DELLE PRIVATIZZAZIONI ALL'ITALIANA. VINCENZO COMITO, La svendita da Prodi a Letta, IL MANIFESTO, 25 settembre 2013
Un governo inetto e senza idee ha rispolverato nelle scorse settimane la geniale idea di privatizzare i beni pubblici. Non sappiamo cosa effettivamente si vorrebbe vendere e Letta non lo dice a noi, ma va a raccontarlo in giro per il mondo.
GERMANIA. DOPO LE ELEZIONI 2013 E IL LAVORO SPORCO FATTO DALLA SPD. MARCO BASCETTA, Tante grazie alla SPD, IL MANIFESTO, 24 settembre 2013
La fine era nota. Almeno nella sostanza. Poi, naturalmente, c'è una questione di proporzioni, di relazioni, di scelte soggettive. Che in politica contano, eccome. Tuttavia la vicenda tedesca non si discosta di molto dalle coordinate che da circa un ventennio regolano la partita tra destra e sinistra in Europa. Il "trionfo" di Angela Merkel (fatta salva l'abilità politica di cui non difetta) ha un nome ben preciso: Gerhard Schroeder, il leader socialdemocratico giunto alla cancelleria nel 1998. Fu lui con la sua celebre «agenda» a riformare nel 2003 il mercato del lavoro, facendo pagare in termini di bassi salari e perdita di forza contrattuale dei lavoratori la relativa tenuta dell'occupazione e la competitività delle imprese tedesche.
mercoledì 25 settembre 2013
PAPI RE E BANCHIERI. P. G. ODIFREDDI, Che pena, questo mondo!, LA REPUBBLICA, 22 luglio 2013
Torno dalla montagna, dove sono stato qualche giorno lontano dai media e vicino alla Natura. E mi ritrovo immerso in una frenesia mediatica, appunto, che mi riporta bruscamente alla realtà: quella di un modo in preda al vuoto pneumatico delle notizie, che discute del niente con un impegno che lo avvolge e lo coinvolge tutto.
POLITICA E VIOLENZA. ANSA, Tav: falso ideologico,indagato Vattimo, IL CORRIERE DELLA SERA, 25 settembre 2013
(ANSA) - TORINO - L'europarlamentare Gianni Vattimo è stato indagato dalla Procura di Torino per falso ideologico. L'accusa si riferisce alla sua visita nel carcere di Torino dello scorso Ferragosto, quando fece passare Nicoletta Dosio e Luca Abbà - noti attivisti No Tav anche loro indagati nello stesso procedimento - per suoi consulenti. A sollevare il caso erano stati il parlamentare Pro Tav Stefano Esposito (Pd) e il vicepresidente dell'assemblea provinciale Pd di Torino, Raffaele Bianco.
lunedì 23 settembre 2013
POLITICA E LINGUAGGIO. ROSSANA CAMPISI, 'Grillo è l'invidia, B. è l'inganno', L'ESPRESSO, 23 settembre 2013
Che la nostra felicità dipendesse da un pugnetto di anafore, non ce lo avevano ancora detto. O forse si. «Gorgia da Lentini si godeva la Magna Grecia. Un bel giorno, smise di pensare e disse: la parola è farmacon. Medicina ma anche veleno». Flavia Trupia, ghostwriter ed esperta di comunicazione, ce lo ricorda. La storia dell'umanità, del resto, è lunga di esempi che lei ha ripreso in Discorsi potenti. Tecniche di persuasione per lasciare il segno (FrancoAngeli) e nel suo blog. «Spesso dimentichiamo il potere dell'arte della parola. La retorica insomma. Poi arrivano certi anniversari e tutti lì a prendere appunti».
sabato 21 settembre 2013
LETTERATURA E POLITICA. J. L. BORGES. MAURIZIO STEFANINI, Un liberale di nome Borges, IDEAZIONE, maggio-giugno 2006
Un liberale di nome Borges
Febbraio 1969. Cambridge, Massachusetts. Seduto su una panchina, lo scrittore guarda l’acqua grigia del Charles che trasporta lunghi pezzi di ghiaccio e ripensa alla «millenaria immagine di Eraclito» sull’eterno fluire del tempo. Quasi per sortilegio, gli appare al fianco un ragazzo che fischietta maldestramente un vecchio motivo. «Con orrore», il vecchio riconosce la sua voce. Davanti ritrova il se stesso di cinquant’anni prima. Seduto su una panchina a Ginevra, a scrutare le acque del Rodano che trasportano altri pezzi di ghiaccio. Naturalmente si tratta di un racconto fantastico: “L’altro”, con cui Jorge Luis Borges dà inizio nel 1975 al Libro di sabbia1. Un’opera tardiva nella quale lo scrittore rievoca le atmosfere surreali delle sue opere giovanili. I temi che gli avevano dato il successo, ma che aveva abbandonato dopo il 1949. «Mi sono reso conto che il tipo di storia dell’Aleph e di Finzioni sta diventando qualcosa di abbastanza meccanico», spiegava. Ma a settant’anni, un uomo sente il bisogno di fare i conti con la propria esistenza. Così capita che i due differenti Borges giungano addirittura a polemizzare con passione. «Mezzo secolo non passa invano. Dietro alla nostra conversazione di persone di varia lettura e gusti diversi, capii che non potevamo intenderci. Eravamo troppo differenti e troppo simili. Non potevamo ingannarci, il che rende difficile il dialogo. Ciascuno dei due era la parodia caricaturale dell’altro. La situazione era troppo anormale per poter durare molto più a lungo. Consigliare o discutere era inutile, con lui, perché il suo inevitabile destino era di diventare quel che sono»
POLITICA E VIOLENZA. REDAZIONE, Tav, nuove Br: “Il movimento faccia salto in avanti”. Governo manda altri 200 soldati, IL FATTO, 20 settembre 2013
Su internet circola un documento firmato da due brigatisti in carcere in cui si auspica uno scatto "politico-organizzativo" della protesta. Il movimento: "Provocazione che respingiamo al mittente". Alfano: "L'opera si farà. Delinquenti e bombaroli si rassegnino". Intanto nella valle arrivano rinforzi che si aggiungono ai 215 militari degli Alpini già presenti. Il Viminale: "Bisogna tenere alto il livello di attenzione e vigilanza". E la Procura aggiunge al pool di pm un magistrato antiterrorismo
ITALIA. RIFORME E I SAGGI DESIGNATI DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. GIOVANNI CAPUANO, Ecco i saggi scelti da Napolitano, PANORAMA, 31 marzo 2013
Dieci uomini e nemmeno una donna. Quattro consiglieri per gli affari istituzionali e sei per quelli economici. Età media 58,6 anni: il più vecchio è il costituzionalista Onida (77 anni), il più giovane è il rappresentante leghista Giorgetti (46 anni). Ecco chi sono i dieci saggi che il presidente della Repubblica Napolitano ha scelto per provare a sbloccare l'impasse che rende impossibile la formazione di un governo.
ITALIA. LE RIFORME POSSIBILI E I SAGGI CHE NE DISCUTONO. V. PICCOLILLO, L'invito dei saggi: più democrazia diretta, IL CORRIERE DELLA SERA, 18 settembre 2013
ROMA — «E ora tocca alla politica decidere. Il Parlamento è sovrano». Gaetano Quagliariello ha l’aria disfatta per il gran lavoro e furbetta di chi, dato in difficoltà fino all’ultimo, «la scommessa l’ha vinta davvero». La scommessa del ministro-presidente del comitato per le Riforme è tutta lì: in quelle 38 pagine, anticipate ieri dal Corriere , nelle quali si è riusciti, dopo 108 ore, a sintetizzare la proposta dei saggi per riformare lo Stato. Anzi le proposte. Giacché semipresidenzialisti alla francese e parlamentaristi non sono riusciti a convergere del tutto nemmeno sulla terza via: quella del «governo parlamentare del premier». Tutte e tre le opzioni sono state offerte all’attenzione del Parlamento, che dovrà decidere. Nelle speranze del ministro delle Riforme, «il Comitato dei 40 potrà, appena varato il ddl istitutivo a dicembre, lavorare subito su queste tracce. Ed entro l’estate le proposte possono essere portate in Aula». «Oltre non fatemi andare, da napoletano ho il dovere della scaramanzia», ironizza Quagliariello.
IL CASO BERLUSCONI. MARCO GIUSTI, Tale e quale show, IL MANIFESTO, 19 settembre 2013
Quando ha messo la mano sul cuore, anzi sul doppiopetto, anzi sul portafoglio, profanato dai giudici e da un «noto sostenitore della sinistra», prima di gridare «Forza Italia! Forza Italia! Viva Libertà!» e dopo aver chiamato alla rivoluzione i suoi uomini, «Diventa anche tu un missionario di libertà», Silvio Berlusconi ha avuto la sua trovata di genio. «E Dio creando l'uomo lo ha voluto libero!». Da Piccolo Napoleone. Da Piccolo fan di un mondo televisivo e sportivo che non esiste più. Talmente tirato e stirato da sembrare il martoriato Niki Lauda che torna a correre dopo l'incidente.
IL CASO BERLUSCONI. PIERO BEVILACQUA, Smemorati fan dell'eversore, IL MANIFESTO, 20 settembre 2013
Per gli storici e per la storia bastava la sentenza della Cassazione del 1° agosto 2013 a certificare ufficialmente, oggi e per le generazioni future, che Berlusconi è un criminale. La sua decadenza da senatore - salvo sortite suicide in aula dei parlamentari Pd - taglia ora profondamente nella carne della politica, tanto dei suoi alleati che dei suoi avversari.
venerdì 20 settembre 2013
FINE DELLO STATO SOCIALE. OLANDA. ANDREA BELLELLI, Sanità: la fine del welfare state (in Olanda, per ora), IL FATTO, 20 settembre 2013
Il Re dell’Olanda Guglielmo Alessandro ha dichiarato in una conferenza televisiva tenuta il 18 settembre scorso che il welfare state olandese non è più sostenibile e che è necessario un profondo ripensamento dell’organizzazione della sanità pubblica del paese. La notizia è stata ripresa da vari quotidiani a diffusione internazionale.
giovedì 19 settembre 2013
POLITICA E VIOLENZA. FABIO LEPORE, Alberto Perino, il leader No Tav: "Stiamo pensando di denunciare la magistratura per stalking", HUFFINGTON POST, 19 settembre 2013
"Ma quale minaccia? Quello che ho detto è l'esatto contrario di quanto avete scritto nell'articolo di domenica". Alberto Perino, uno dei più noti esponenti del Movimento No Tav, contattato dall'HuffPost, vuole fare chiarezza sulle posizioni espresse nel post e nel video pubblicati sul sito di Beppe Grillo. "Il mio intervento è l'espressione della preoccupazione che nutro nei confronti dell'escalation di azioni da parte della Magistratura torinese contro il Movimento No Tav. Non ho detto che avremmo fatto, ma che avremmo subito un autunno caldo, un settembre di fuoco. E tra il fare e il subire c'è una certa differenza. La situazione si è talmente incattivita che stiamo valutando, assieme al nostro team di legali, di denunciare la Magistratura per stalking. Perché di questo si tratta; non è più una situazione normale".
POLITICA E VIOLENZA. ERRI DE LUCA, Sabotaggio, quando la memoria aiuta, IL MANIFESTO, 15 settembre 2013
Una pratica diffusa che negli anni '70 produsse bonifiche di ambienti malsani e contratti favorevoli
NON TUTTI SONO AMICI DI RENZI. REDAZIONE, Piero Pelù contro Renzi: «Prima del Pdl, asfalta le buche», IL CORRIERE DELLA SERA, 19 settembre 2013
Il rocker attacca il sindaco di Firenze su Facebook: «È un berluschino», «si sente la vittoria in mano»
FIRENZE - «Asfalteremo il Pdl» aveva detto Matteo Renzi. E fra i tanti commenti arriva anche questo: «Siccome non asfalterai niente e nessuno, come contribuente di Firenze ti chiedo se, finito il mondiale di ciclismo, sarai in grado di asfaltare le migliaia di pericolosissime buche che ci sono nelle strade della mia amata città». Il contribuente in questione è nientemeno che Piero Pelù che ha deciso di usare l'oramai celebre frase per attaccare «il sindaco più latitante della storia della mia amata città». Il pesante sfogo arriva sul suo profilo Facebook.mercoledì 18 settembre 2013
lunedì 16 settembre 2013
MASS MEDIA. TELEVISIONE IN ITALIA. FATTO IN ITALIA, Le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile (purtroppo hanno già ripreso), IL FATTO, 16 settembre 2013
Cambia canale. Uno mattina è Fatto Italia. Mezzogiorno di cuoco è Fatto Italia. Pomeriggio 5 è Fatto Italia. La signorina buonasera è Fatto Italia. Linea Notte è Fatto Italia. La domenica sportiva è Fatto Italia. Il processo del lunedì. L’appello del martedì. Un posto al sole è Fatto Italia. Attenti a quei due è Fatto Italia. Mi manda rai3 è Fatto Italia. Tutti i TG è Fatto Italia. Quelli della notte è Fatto Italia. Quelli che il calcio è Fatto Italia. Gli amici di Maria è Fatto Italia. La Santa Messa è Fatto Italia. Sanremo è Fatto Italia.
Superzap è Fatto Italia. Supertelegattone è Fatto Italia. Superclassifica show è Fatto Italia. Mediashopping è Fatto Italia. Cento vetrine è Fatto Italia. Porta a Porta è Fatto Italia. Chi l’ha visto? è Fatto Italia. La vita in diretta è Fatto Italia. Affari tuoi è Fatto Italia… Fantastico! Tutto in Italia è Fatto in TV.
di Marco Ruba
Non considero niente di più feroce della banalissima televisione.
Ho visto sfilare in quel video un’infinità di personaggi.
La corte dei miracoli d’Italia.
E si tratta di uomini politici di primo piano. Ebbene, la televisione faceva e fa di tutti loro dei buffoni. Riassume i loro discorsi facendoli passare per idioti. Col loro tacito beneplacito.
Io vedo chiaramente il terrore negli occhi dei presentatori e degli invitati ufficiali.
Pier Paolo Pasolini, 1966
Superzap è Fatto Italia. Supertelegattone è Fatto Italia. Superclassifica show è Fatto Italia. Mediashopping è Fatto Italia. Cento vetrine è Fatto Italia. Porta a Porta è Fatto Italia. Chi l’ha visto? è Fatto Italia. La vita in diretta è Fatto Italia. Affari tuoi è Fatto Italia… Fantastico! Tutto in Italia è Fatto in TV.
di Marco Ruba
Non considero niente di più feroce della banalissima televisione.
Ho visto sfilare in quel video un’infinità di personaggi.
La corte dei miracoli d’Italia.
E si tratta di uomini politici di primo piano. Ebbene, la televisione faceva e fa di tutti loro dei buffoni. Riassume i loro discorsi facendoli passare per idioti. Col loro tacito beneplacito.
Io vedo chiaramente il terrore negli occhi dei presentatori e degli invitati ufficiali.
Pier Paolo Pasolini, 1966
ITALIA TRASFORMISTA. GLI ITALIANI PRONTI A DIVENTARE RENZIANI. ILVO DIAMANTI, Pd al 28 %, Pdl a 2 punti: ma è un'Italia senza maggioranza, LA REPUBBLICA, 16 settembre 2013
È SENZA maggioranze e senza certezze politiche, l'Italia di oggi. Forse, non solo da oggi. Un Paese "in bilico", l'ha definito Enrico Letta. A ragione. Perché si muove in equilibrio instabile, non solo di fronte alle tensioni globali. Anche di fronte ai problemi nazionali. Il sondaggio di Demos, condotto (per la Repubblica) nei giorni scorsi, riproduce in modo fedele questo Stato di Emergenza. Dove le “larghe intese” sono divenute la regola. L’unica soluzione possibile per comporre un elettorato diviso in tre grandi minoranze. Fra loro in-coerenti e poco compatibili. Le stime delle intenzioni di voto, oggi, d’altronde, riproducono fedelmente gli orientamenti emersi alle elezioni politiche di febbraio. Il Pd, con il 28%, circa, supera di poco il Pdl (26%). Segue il M5S, intorno al 21%. L’equilibrio tra i partiti appare, di nuovo, rilevante. E inquietante. Nulla che faccia presagire, in caso di voto anticipato, la vittoria chiara di uno schieramento.
domenica 15 settembre 2013
VENEZUELA. IGNACIO RAMONET, Nicolas Maduro, un governo di strada, IL MANIFESTO, 14 settembre 2013
Dopo aver fallito nel tentativo di delegittimare il presidente del Venezuela democraticamente eletto, Nicolas Maduro, l'opposizione già prepara le elezioni comunali dell'8 dicembre. In questa prospettiva, circola di recente la frottola - alimentata da alcuni media internazionali - che Maduro non sarebbe nato in Venezuela e pertanto, come previsto dalla Costituzione, la sua elezione non sarebbe valida. Su questa nuova campagna di «intossicazione» e su vari altri argomenti abbiamo conversato con Nicolás Maduro - a bordo di un elicottero che ci portava da Caracas a Tiguanes (nello stato venezuelano di Guárico) - il giorno stesso in cui si compivano i suoi primi cento giorni di governo come presidente della Repubblica Bolivariana.
venerdì 13 settembre 2013
ITALIA. MASS MEDIA. RICOMINCIA LA TRASH TELEVISION. ALDO GRASSO, Paragone in gabbia fa il più brutto talk, IL CORRIERE DELLA SERA, 13 settembre 2013
A far televisione così sono capaci tutti. Metti due che si sbranano, giusto per vedere l'effetto che fa, e se i due sono Marco Travaglio e Daniela Santanché la rissa, lo scambio di insulti, le peggiori volgarità sono assicurati. Mai visto un livello così penoso di discussione (mercoledì, ore, 21.10). La7 è in cerca di una linea identitaria (motivo per cui Enrico Mentana ha storto il naso per Miss Italia) e sarebbe interessante capire quale apporto può fornirle «La Gabbia» di Gianluigi Paragone, che ha il singolare merito di essere il più brutto talk politico mai visto finora.
giovedì 12 settembre 2013
IDEE E TEORIE POLITICHE. CURCIO. ROGGIERO - un'alternativa in cerca di autori. Intervista con M. Hardt, IL MANIFESTO, 10 settembre 2013
I movimenti sociali in Brasile e Turchia nascono, a differenza che nel Nord del pianeta, in un contesto di forte sviluppo economico. Ma forti sono i punti di contatto con quanto accade in Europa e Stati Uniti. Un'intervista con il teorico statunitense
mercoledì 11 settembre 2013
IDEE E TEORIE POLITICHE. MARIO TRONTI, La lotta di classe c'è ancora, LA REPUBBLICA, 5 settembre 2013
ROMA - Dalla finestra dello studio del senatore Mario Tronti si sbircia il Borromini: la sua cupola di Sant'Ivo, tutta una controcurva, è un'antinomia barocca, una stravaganza, eppure sta in piedi. Un po' come la sinistra. "Strana e affascinante", la osserva appoggiato al davanzale il filosofo, teorico dell'operaismo, che a 82 anni è la personificazione del pensiero critico della sinistra italiana. Di sé ha scritto, autoironico: "Sono anch'io un'antichità del moderno", non si vergogna della sua nostalgia per il "magnifico Novecento", ma osserva le controcurve del nuovo millennio.
lunedì 9 settembre 2013
domenica 8 settembre 2013
DARWINISMO E IDEOLOGIE POLITICHE. TELMO PIEVANI, Non invocate Darwin per decidere se è meglio la libertà o l'eguaglianza, LA LETTURA, 1 settembre 2013
Ma è più darwiniano essere di destra o di sinistra? La domanda può suonare bizzarra, ma non lo è per chi si interroga sulle basi evoluzionistiche del comportamento politico. Con quali esiti? È uscito negli Usa, per mano di Avi Tuschman, che si presenta come «esperto nelle radici nascoste dell’orientamento politico», il libro Our Political Nature (Prometheus Books) che intende svelare i tre istinti innati che presiederebbero alle scelte di voto. In base alle differenti attitudini verso il tribalismo, la diseguaglianza e l’altruismo, sarete di destra o di sinistra (il centro non è pervenuto). L’opera, che indaga le origini della partigianeria, è stata stroncata dall’«Economist» per le generalizzazioni infondate, le semplificazioni e… la partigianeria: «Darwin può aiutare a spiegare tante cose, ma non proprio tutto».
sabato 7 settembre 2013
INSINUAZIONI E SOSPETTI. M5STELLE E USA. ANDREA INDINI, Quel fil rouge tra il M5S e gli Usa: Casaleggio debutta a Cernobbio, IL GIORNALE, 7 settembre 2013
Quello che Gianroberto Casaleggio, guru di Beppe Grillo e uomo ombra del Movimento 5 Stelle, dirà nella sala Impero dell’hotel Villa d’Este di Cernobbio, resterà un mistero. L'incontro sui nuovi media, che nel terzo e ultimo giorno della trentanovesima edizione del Workshop Ambrosetti, sarà come tutti gli altri a porte chiuse.
venerdì 6 settembre 2013
giovedì 5 settembre 2013
POLITICA E VIOLENZA. REDAZIONE, De Luca e le frasi della discordia Sarà denunciato dalla Ltf, IL CORRIERE DELLA SERA, 5 settembre 2013
Ribattendo a Caselli aveva detto: «I sabotaggi alla Tav sono necessari per sottolinearne la pericolosità»
mercoledì 4 settembre 2013
IDEE E TEORIE POLITICHE. ALBERTO ASOR ROSA SULLA SINISTRA. SIMONETTA FIORI, Alberto Asor Rosa: "Dobbiamo recuperare il senso di superiorità", LA REPUBBLICA, 24 agosto 2013
MONTICCHIELLO (SIENA) - "Ho passato tutta la vita a considerare me un radicale e moderati gli altri, naturalmente tra i miei amici di sinistra. Alla soglia degli ottant'anni mi spiacerebbe ricredermi". Dalla sua casa toscana di Monticchiello, in ampie distese che mescolano cultura e natura, Alberto Asor Rosa non rinuncia alla sua indole palindromica, dettata dal celebre cognome. Maestro indiscusso nel proprio sapere e intellettuale vocato all'eresia. Paladino della classe operaia e difensore della letteratura alto-borghese. Ragionatore forte, capace di articolate sistematizzazioni, ed emozionato narratore di sentimenti. Dopo una vita da "disobbediente", ora si scopre "moderato". "Nel senso che non sono disposto a saltare gli ostacoli. Il moderatismo cerca di portare avanti le cose, anche le più estreme, ricavandole dal loro sviluppo reale. Oggi nei radicali, ossia nei miei amici e fratelli, c'è la tendenza prevalente a saltare gli ostacoli".
TEORIE E IDEE POLITICHE. NORBERTO BOBBIO FRA CRAXI E BERLUSCONI. REDAZIONE, Norberto Bobbio e il berlusconismo, MINITRUE, 31 marzo 2010
Sul danese Modern Tider è apparso a firma di Mads Frese un omaggio al filosofo e storico Norberto Bobbio in occasione del centenario della nascita. L’articolo ha il significativo titolo di “Il Filosofo che divenne l’agnello sacrificale” (nell’oginale Filosoffen, der endte som offerlam) e ripercorre i duri moniti e la forte contrapposizione culturale, ancor prima che politica, del grande filosofo nei confronti di Bettino Craxi, del nascente (politicamente parlando) Silvio Berlusconi e dei conseguenti pericoli del berlusconismo. La traduzione in italiano è a cura di ItaliadallEstero.
martedì 3 settembre 2013
TEORIE E IDEE POLITICHE. SUL M5STELLE. BRUNO MORONCINI, Sul Partito democratico e il Movimento 5 Stelle, INSCHIBBOLETH
Tutto quello che c’era da dire su Grillo e il Movimento 5 stelle lo ha detto Ernesto Galli Della Loggia in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera (Lunedì 13 maggio 2013) e intitolato Gli antagonisti del no a tutto. Quello che ha scritto Ernesto Galli Della Loggia è esattamente ciò che avremmo voluto sentire da uno qualsiasi dei dirigenti del Partito democratico e/o da uno qualsiasi dei sedicenti intellettuali di sinistra che fanno parte del gruppo di Repubblica e/o ancora da uno qualsiasi dei teorici della sinistra alternativa e antagonista. Invece niente, anzi scimmiottamenti, inseguimenti, blandizie e ammiccamenti.
domenica 1 settembre 2013
POLITICA E VIOLENZA. SANGUE di PIPPO DELBONO. AUGUSTO SAINATI, ‘Sangue’ di Pippo Delbono: la carne del cinema e le polemiche sulle Br, IL FATTO, 1 settembre 2013
Questa volta la stampa è piuttosto compatta: è proprio scorretto, violento e anche un po’ vigliacco dare voce in un film a un ex terrorista come Giovanni Senzani per rievocare i bui e tristi anni Settanta e Ottanta, quelli dell’apogeo delle Brigate Rosse. Così da Libero a L’Unità, da La Stampa al Fatto, tutti a dare addosso a Pippo Delbono e al suo film Sangue, presentato e premiato all’ultimo Festival di Locarno, a metà agosto e ora programmato per alcune presentazioni a Roma (dove viene proiettato questa sera in Piazza Vittorio alle 20,30, seguito da un incontro con lo stesso Pippo Delbono) e a Milano (dove passerà il 24 settembre).
Peccato che tutti o quasi tutti quelli che sono intervenuti in questa polemica non abbiano visto il film e parlino perciò per sentito dire. Ora, se c’è un tradimento che si può fare al cinema di Pippo Delbono, un cinema non pacificato né pacificante, un cinema carnale che trasuda sensi, respiri, odori, umori da ogni immagine, è quello di parlare dei suoi film senza averli visti.
Peccato che tutti o quasi tutti quelli che sono intervenuti in questa polemica non abbiano visto il film e parlino perciò per sentito dire. Ora, se c’è un tradimento che si può fare al cinema di Pippo Delbono, un cinema non pacificato né pacificante, un cinema carnale che trasuda sensi, respiri, odori, umori da ogni immagine, è quello di parlare dei suoi film senza averli visti.
FISCO ITALIANO E FEDERALISMO FISCALE. ROBERTO MANIA, Quando le tasse cambiano solo nome. In 15 anni imposte locali salite del 114%, LA REPUBBLICA, 1 settembre 2013
ROMA - L'hanno chiamato pomposamente federalismo fiscale, abbiamo scoperto che si traduceva prosaicamente in: più tasse per tutti. È il frutto avvelenato del fisco creativo della seconda Repubblica che - certo - insieme alla ubriacatura a corrente alternata per le devoluzioni ha dovuto fare i conti con il debito monstre prodotto dalla prima Repubblica dei partiti. Siamo arrivati così a una pressione fiscale che sfiora il 45 per cento. Tasse, tasse e sempre tasse. Con una babele di acronimi orribili (Ici, Irap, Irpef, Tarsu, Tia, Imu, Ires), altri improponibili e dal futuro già segnato (Taser che è anche una pistola, usata dai poliziotti americani, per sparare scariche elettriche) fino ad approdare ai confortevoli ma assai nebulosi anglicismi: Service tax. E cioè?
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