lunedì 4 settembre 2017

STRAGI DI STATO E PROCESSI. LE BOMBE SUL TRENO NEL DICEMBRE 1984. REDAZIONE, Giudice va in pensione, il processo sulla strage del rapido 904 dovrà ricominciare dall’inizio, LA STAMPA, 4 settembre 2017

Il processo d’appello per la strage del Rapido 904 è rinviato a data da destinarsi. Lo ha comunicato il presidente della corte d’assise d’appello di Firenze, giudice Giardina, spiegando che la composizione del tribunale non dispone del tempo materiale per la rinnovazione dibattimentale visto che lo stesso presidente va in pensione a fine ottobre. Sarà un nuovo collegio, a cui verrà assegnato il processo, a redigere un nuovo calendario delle udienze.
Immagine dal sito de "La stampa"



A imporre una nuova istruttoria dibattimentale è stato un articolo della Legge Orlando recentemente introdotta. La concomitanza della nuova legge e l’imminente congedo del giudice che presiedeva la corte d’assise d’appello ha fatto sorgere le condizioni per il rinvio del processo. «C’è grande sconforto tra i familiari delle vittime - dice l’avvocato Danilo Ammannato -, a più di trent’anni di distanza dalla strage siamo ancora sensa una verità. Invitiamo la presidente della Corte d’Appello a fissare la nuova udienza in tempi rapidi». 

Totò Riina in questo processo era stato assolto in primo grado, sentenza avverso la quale la pm Angela Pietroiusti aveva deciso di ricorrere in appello. Per la strage del Rapido 904, nella quale trovarono la morte 16 persone e 260 rimasero ferite, ci furono a suo tempo condanne, tra cui quella si Pippo Calò, uno dei fedelissimi del boss Riina.  

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