sabato 8 novembre 2025

POLITICHE DEL DIRITTO, RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, GIUSTIZIA PUNITIVA, RIPARATIVA. CASTELLINA L., Un vivere comune in nome dell’alterità. Recensione a LE BELLE LEGGI, IL MANIFESTO, 6.11.2025

 Come ammette Niccolò Nisivoccia, parlare di«belle leggi» – parole che ha scelto persino come titolo del suo ultimo libro da domani in libreria per Laterza (Le belle leggi, pp. 176, euro 14) – «sembra un ossimoro». Perché le leggi non riconoscono solo diritti, bensì sono anche strumenti inevitabilmente coercitivi, che non è facile piacciano a tutti. Confesso che proprio per questo sento il bisogno di operare per proporre all’Onu – ammesso sopravviva all’attuale temperie – una nuova Carta che, anziché trattare dei diritti dell’uomo, tratti delle sue responsabilità. Più difficile, certo, ma indispensabili affinché chi reclama diritti sia consapevole che questi possono anche generare sopraffazioni. Un pericolo oggi fortissimo, visto il dilagare dell’individualismo che come sappiamo tende a ignorare l’altro, quale che sia.



BIOPOLITICA, FILOSOFIA POLITICA, TEORIE POLITICHE. LA MORTE DI PAOLO VIRNO. VIRNO P., Luoghi non più comuni: «sinistra», IL MANIFESTO, 8.11.2025

 Tra le idee, o parole-talismano, da cui è cosa buona e giusta prendere congedo, ce ne sono alcune diventate patetiche («diritti», «popolo», «rifondazione», per esempio), che meritano il sorriso riservato a vecchie cose di pessimo gusto, bottino dei rigattieri e del Pd. Ma ce ne sono altre, di parole-talismano, tenaci come gramigna, boriose e petulanti, in grado di intralciare a lungo la ripresa della lotta di classe in seno a un capitalismo che ha spazzato via le officine di Ford e Taylor. In questo secondo gruppo di concetti, non soltanto vacui ma anche nocivi, spicca quello di «sinistra».