mercoledì 29 luglio 2015

POLITICA E QUESTIONE MORALE. F. Q., Azzollini, il Senato salva l’esponente di Ncd: respinta la richiesta di arresto, IL FATTO, 29 luglio 2015

La Divina Provvidenza lo ha inguaiato e la provvidenza del Pd lo ha salvato. Il Senato ha infatti respinto la richiesta d’arresto avanzata dalla procura di Trani per Antonio Azzollini, l’esponente del Nuovo Centrodestra accusato accusato di bancarotta fraudolenta e l’associazione a delinquere,  nell’inchiesta sul crac della casa di cura Divina Provvidenza. Tutto come previsto: votazione segreta e salvataggio che va in porto per Antonio Azzollini, il senatore del Nuovo Centrodestra sul quale pendeva una richiesta d’arresto da parte della procura di Trani.


È cominciata la discussione a Palazzo Madama sul caso di Antonio Azzollini, il senatore del Nuovo Centrodestra sul quale pende una richiesta d’arresto da parte della procura di Trani. La giunta per le Immunità del Senato aveva già dato il suo via libera agli arresti domiciliari per l’esponente del Ncd, accusato di bancarotta fraudolenta e l’associazione a delinquere,  nell’inchiesta sul crac della casa di cura Divina Provvidenza.
Il primo a parlare davanti all’aula è Dario Stefano, presidente della giunta per le Immunità e relatore della relazione che aveva dato l’ok agli arresti per Azzollini. Poi è toccato a Nico D’Ascola(Ncd), relatore di minoranza.  Poi toccherà allo stesso Azzollini prendere la parola, e quindi l’Aula voterà sull’esistenza o meno delfumus persecutionis.
Pubblicità
“La documentazione elaborata dal senatore Antonio Azzollini  per dimostrare le presenza del fumus persecutionis nei propri confronti risulta piuttosto fragile e forse esposta a plateali contraddizioni logiche”, è stato l’esordio di Stefano, che ha integrato la relazione sulla domanda di autorizzazione degli arresti domiciliari. Nell’esame della Giunta è stato presa in considerazione solamente la presenza del fumus persecutionis “nulla di più nulla di meno”, ha continuato Stefano, spiegando da relatore è stato suo obiettivo “sfuggire alla logica colpevole vs innocente, accusa vs difesa”. Secondo D’Ascola, invece, non ci sono gli estremi per dare l’ok agli arresti domiciliari per Azzollini perché le “esigenzecautelari si fermano ad un anno fa”. Sulle modalità di voto, basterebbe che venti senatori chiedano il voto segreto perché il presidente del Senato Pietro Grasso non possa opporsi: considerato che i senatori di Area Popolare sono 35, il voto segreto sembra altamente probabile.
Ieri il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda aveva inviato una lettera ai senatori dem, allegando le relazioni di Stefano e di D’Ascola, e invitando i colleghi a votare “secondo coscienza“, dopo essersi formati un “proprio convincimento”. Secondo alcune fonti parlamentari, sarebbero quasi metà i senatori dem pronti a votare contro la richiesta d’arresto per Azzollini: considerati i voti contrari di Forza Italia e Nuovo Centrodestra, il senatore pugliese riuscirebbe a salvarsi dall’arresto.
ORA PER ORA – il dibattito al Senato
11:56 – Votazione chiusa: Senato non approva richiesta d’arresto per Antonio Azzollini . I “no” sono stati 189, i sì 96 astenuti 17.
11:55 – Il presidente Pietro Grasso ha indetto la votazione a scrutinio segreto, dopo aver messo ai voti la richiesta pervenuta alla presidenza
11:50 – Giarrusso (M5S): “Qui sono tutti amici di Azzollini: 12 anni con la borsa aperta” “In quest’aula sono tutti amici di Azzollini, e vorrei vedere: 12 anni con i cordoni della borsa sempre aperti”, ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso. “Non erano gli alieni che presiedevano la commissione bilancio, era Azzollini, e non sono gli alieni i responsabili della bancarotta di questo Paese. Voi salverete Azzollini e perderete voi stessi perché dimostrerete che di Azzollini eravate complici e sodali”.

11:44 – Grasso: “Arrivata richiesta di voto segreto”- “
Premetto che è arrivata una richiesta di voto a scrutinio segreta corredata dal bastevole numero di firme”

11:33 – Azzollini: “Contro di me c’è fumus persecutionis” -
“La presenza del fumus persecutionis nei miei confronti è testimoniato dall’episodio per cui per lo stesso fatto un padre e un figlio sono chiamati” a testimoniare “a 10 mesi di distanza”. Lo detto Azzollini intervenendo in aula al Senato parlando delle deposizioni di Antonio Nicolino Lo Gatto e Attilio Lo Gatto a febbraio e novembre 2014. È una fatto che “va contro la logica” perchè di solito si è chiamatia a testimoniare “uno la mattina e uno il pomeriggio o un giorno e il giorno dopo”, ha aggiunto l’ex presidente della commissione Bilancio.
11: 15- Lo Moro (Pd): “Voteremo a favore dell’arresto” -“Voterò a favore della proposta della Giunta delle elezioni del Senato di autorizzazione all’arresto del senatore Azzollini”, dichiara la senatrice del Pd Doris Lo Moro, componente della Giunta, che precisa di parlare a nome proprio e anche a nome di altri senatori del Pd che condividono la stessa posizione. “Non ci piace il clima in cui si discute il caso – prosegue  – Il Senato è chiamato a valutare se nel caso in esame si possa o meno ravvisare il fumus persecutionis che legittimerebbe il rigetto della richiesta. In Giunta abbiamo atteso anche il provvedimento del Tribunale del Riesame. Oggi posso dire che in tutti gli atti esaminati, e non solo negli argomenti proposti dal senatore Azzollini, non c’è traccia dell’esistenza del fumus. Sorprende ancora che il Pd, in questa occasione, venendo meno a una posizione consolidata sul tema, abbia deciso di non esprimere un orientamento, pur nel pieno rispetto della libertà del singolo”.
11:05 – Ricchiuti (Pd): ” Inchiesta su Azzollini non è persecutoria” – “Nell’inchiesta condotta su Azzollini non c’è nulla che faccia pensare che le indagini siano state condotte con intento persecutorio”, ha detto la senatrice del Pd Lucrezia Ricchiuti. “Nella giunta per le autorizzazioni i nostri colleghi hanno dato via libera all’arresto dopo aver letto le carte: cose è cambiato da allora? E che differenze ci sono tra il caso di Azzollini e quello di Genovese alla Camera? Chiedo ai miei colleghi del Pd che differenze ci siano”
10:55 – M5S al Pd: “Si voti con voto palese” - La senatriceBarbara Lezzi del Movimento 5 Stelle si appella ai senatori del Pd e chiede che si voti in modo palese e nel rispetto della legge. “Dopo la pronuncia della Procura, del gip, del tribunale del Riesame di che altre prove avete bisogno?”, domanda ai Dem. Quindi chiede che “si salvi la dignità della commissione Bilancio che è una commissione cardine” per il funzionamento dell’istituzione Senato, presieduta fino a qualche settimana fa da Azzollini. E invita i senatori Pd a votare tenendo conto della “coscienza e della volontà dei propri elettori”.

Nessun commento:

Posta un commento