venerdì 3 luglio 2015

LA SCUOLA IN EUROPA. REGNO UNITO. P. DE CAROLIS, Londra, ex buttafuori nei night club vigilerà sulla disciplina nelle scuole, CORRIERE DELLA SERA, 19 giugno 2015

LONDRA – Un «commissario speciale» per assicurare la necessaria disciplina a scuola: il primo intervento del ministro per le scuole britannico dopo le elezioni del 7 maggio è centrato sulla disciplina. Con un discorso in un istituto tecnico di Londra, Nicky Morgan ha annunciato l’arrivo tra le file del dicastero di Tom Bennett, un esperto cui spetterà il compito di mostrare agli insegnanti come controllare chi si dondola sulla sedia, chi gioca con il telefonino durante le lezioni, chi manda bigliettini ai compagni, chi racconta barzellette per far ridere gli altri. Pur non sembrando infrazioni eccessivamente serie al codice della buona condotta, sono problemi che secondo uno studio recente gravano pesantemente sul bilancio delle lezioni e fanno perdere allo studente medio l’equivalente di 38 giorni di scuola.

Insegnanti o domatori di leoni?
«L’obiettivo – ha spiegato Morgan – è dare agli insegnanti una strategia su come ristabilire la disciplina in classe in modo veloce ed efficace». Bennett ha esperienza sul campo. Ha fatto non solo l’insegnante ma anche il buttafuori in un club di Soho. L’etichetta di guru del comportamento gli piace: è anche il titolo di un suo libro, secondo il quale insegnare non basta. I nuovi docenti si rendono presto conto che devono anche saper ammaestrare i leoni». Non è la prima volta che il governo si affida a un esperto esterno per ripristinare l’ordine nelle scuole. Lo avevano già fatto i laburisti di Gordon Brown e la coalizione Cameron-Clegg. La novità è che questa volta l’attenzione è non sull’esclusione di elementi eccessivamente indisciplinati bensì su comportamenti che, sebbene fastidiosi, potrebbero essere tollerati. «Le tecniche attuali in tante scuole non danno i risultati desiderati - ha spiegato Bennett -. È una tragedia quanto tempo viene sprecato a scuola per via della disciplina. Ragazzi e insegnanti meritano spazi tranquilli e sicuri dove imparare e crescere».

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