sabato 22 luglio 2017

GLI ITALIANI, LA SCUOLA E IL FASCISMO. P. GRAMIGNI, Fenomenologia dello studente 'nero', LEFT, 22 luglio 2017

(...) "Quanto è grande la responsabilità della scuola? Al di là della formazione personale dei singoli docenti, quale cultura viene veicolata nelle aule della nostra tormentata penisola? La scuola riproduce l'esistente o contribuisce a modificarlo? (...)



Le riforme che si sono susseguite negli ultimi 17 anni hanno lasciato il segno. La riduzione dell'orario scolastico ha comportato, fra le altre cose, una diminuzione significativa di ore dedicate all'insegnamento della storia. Come è facilmente immaginabile molti argomenti sono trattati in modo superficiale. E l'ignoranza delle principali questioni storiche, specialmente del secolo scorso, è il miglior viatico per continuare a navigare nel mare magnum del pressappochismo dove tutto è uguale a tutto: Mussolini, alla fine, ha fatto cose anche buone; Gobetti chi? La Costituzione, bah, roba vecchia, l'importante è trovare un lavoro (...) Poi introduzione della didattica per competenze, improntata al pragmatismo anglosassone, misurazione oggettiva delle medesime attraverso i test Invalsi. insomma, fare, saper fare, imparare a fare. Sembra ci sia sempre meno spazio nella scuola italiana per essere, pensare, cercare"

Nessun commento:

Posta un commento