lunedì 15 gennaio 2018

POLITICA E VIOLENZA. ANNIVERSARI 1978. IL CASO MORO. Omicidio Moro, l'ex brigatista Barbara Balzerani ironizza. Raimondo Etro: "Vergogna, ci vediamo all'inferno", ANSA-HUFFINGTON POST, 15 gennaio 2018

Chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40ennale?". A scriverlo sulla sua pagina Facebook è l'ex brigatista rossa Barbara Balzerani. Un messaggio che ha destato non poche polemiche dato che il 40ennale a cui si riferisce è quello dell'agguato di via Fani a Roma dove fu rapito il presidente della Dc Aldo Moro e uccisi cinque componenti della scorta. Nel commando delle Br c'era anche Balzerani. Sul Corriere della sera le risponde in maniera durissima un altro ex brigatista, Raimondo Etro.

VEDI ANCHE - 
1. http://www.doppiozero.com/materiali/parallelo/la-motocicletta-di-moro
2. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/09/moro-preso-ultimo-br.html
3. https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/23/caso-moro-parla-lex-br-che-fu-sospettato-di-essere-uno-dei-passeggeri-della-moto-in-via-fani/923803/
4. https://insorgenze.net/tag/raimondo-etro/


Il post sul profilo Facebook della Balzerani è del 9 gennaio e proprio ieri, poco prima d'essere cancellato, viene letto da un altro ex brigatista, Raimondo Etro, che reagisce male e scrive a sua volta una lettera aperta («Signora Barbara Balzerani, mi rivolgo a lei...») per «chiederle di tacere semplicemente in nome dell'umanità verso le vittime, inclusi quelli caduti tra noi...». La missiva viene inviata per conoscenza a poche altre persone, tra cui Giovanni Ricci, figlio di Domenico, l'appuntato dei carabinieri che in via Fani guidava l'auto dove viaggiava Aldo Moro e l'onorevole dem Gero Grassi, membro della commissione parlamentare d'inchiesta sul delitto Moro, che più tardi gli risponderà: «Grazie. Bravo!».
Nella lettera Etro dice:
Dopo avere letto il suo commento su Facebook nel quale – goliardicamente dice lei – chiede di "essere ospitata oltre confine per i fasti del quarantennale"... avendo anch'io fatto parte di quella setta denominata Brigate rosse...provo vergogna verso me stesso...e profonda pena verso di lei, talmente piena di sé da non rendersi neanche conto di quello che dice.
La chiusura della missiva è altrettanto dura:
Il silenzio sarebbe preferibile all'ostentazione di sé, per il misero risultato di avere qualche applauso da una minoranza di idioti che indossano la sciarpetta rossa o la kefiah. Ci rivedremo all'Inferno.

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