martedì 6 febbraio 2024

TELEGIORNALISMO ALL'ITALIANA. L'ARIA CHE TIRA 5.02.2024. M. FAGOTTO F., PD, Parenzo e p..., 6.02.2024

 Ottima operazione per far perdere ancora qualche voto al PD, partito del denaro o defunto che dir si voglia.

Prima una innocua intervista alla segretaria Schlein, poi un'amichevolissima chiacchierata con Ginevra Elkann alla quale, tutto contento, l'imbonitore pubblicitario 47enne a cui è stata affidata la conduzione dell’ “ARIA (PESSIMA) CHE TIRA”, si bea del fatto di poterle dare serenamente del “tu”. Regista, la Elkann, dal cognome per niente ingombrante, che ha girato un film (dopo aver studiato ovviamente negli scontati USA, meritatamente certo, regia e quant'altro) sul caldo che ci opprime e ci crea ansia (TE L'AVEVO DETTO). Tutto in arancione per evidenziare la condizione in cui ci troviamo. E tutti sudati gli attori, in una Roma insopportabile dove, a Natale, si girava, pensate, ancora in t-shirt! 

   Ed ecco la duplice analogia fra le due giovani donne intervistate: coloristica la prima; l'armocromia di cui si parlò tempo fa, quando la neo eletta segretaria confessò, il 25 aprile 2023 (!), a Vogue Italia di consulenze per cercare armonie cromatiche per il suo abbigliamento. 




L'arancione scelto, grazie ad un grande direttore della fotografia, per evidenziare l'infernale condizione umana al tempo del cambiamento climatico. 


   Giornalistico-finanziaria la seconda;  dopo aver letto l'articolo di F. Perina sul quotidiano di proprietà della famiglia Elkann, LA STAMPA, testata notoriamente sostenitrice del PD della Schlein, Ginevra, che “lavora con le immagini perché fa la regista”, ci ricorda il suo compagno di merende (da sottolineare il nome degno della migliore tradizione cortese e nobiliare), dice che le immagini, si, servono a colpire le nostre emozioni, come accadde nei lontani anni Sessanta durante la guerra nel Vietnam. 


   Nel caso della Salis ammanettata in Ungheria, sono state quelle catene e guinzagli iconicamente immortalati per far scatenare l'opportunistico PanDemonio anti-orban-melonian- fascista!*


   Poi non ce l'ho fatta più ad andare avanti per gli ultimi 5 minuti del programma finanziato dalla FIAT (le pubblicità delle auto trasmesse durante il programma usano ancora questo nome nonostante il marchio sia inglobato in tutt'altra multinazionale).       Spero solo che il conduttore non sia stato tanto impertinente dal chiederle se la sua dipendenza dal cibo, confessata poco prima, non fosse stata legata alla sua rottura sentimentale con il marito, Giovanni Gaetani dell'Aquila d'Aragona, ex-operaio Fiat…pardon…”figlio di Vittoria Amati e di Bonifacio X, principe di Piedimonte e XV duca di Laurenzana, famiglia nobile italiana, originaria della città di Gaeta (l’antica Caieta) e da alcuni collegata impropriamente alla stirpe dei signori del ducato di Gaeta nonché ai Gaetani patrizi della Repubblica di Pisa.” 

Insomma, questa è l'aria che tira!



*Non mi pare che il Pd abbia brillato in questi anni per prendere posizione contro i Paesi dell'ex URSS inclusi, in fretta e furia, nella Comunità europea e in odore di estraneità più o meno totale al cosiddetto “stato di diritto”, che poi, avrebbe detto Marx, corrisponde all'idea che del diritto hanno le classi dominanti. Dal “caso Moro” in poi l'allora Pci divenne un paladino dello “stato borghese”, forse sull'onda delle richieste securitarie che gli vennero fatte dalle classi che lo votarono nel 1976 facendogli sfiorare il famoso sorpasso sulla Dc. Non ricordo se, anni dopo, quando alcuni brigatisti vennero torturati in carcere, qualche comunista di allora lo avesse saputo per poi  protestare, ma sarebbe interessante scoprirlo (ci si dette da fare, invece, nei confronti degli arrestati nel ‘caso 7 aprile’ forse perché c'erano rapporti di amicizia o di amichettismo, come si dice oggi).

 Dopodiché non furono certo esemplari le prese di posizione nei confronti del cosiddetto “fronte giustizialista” che si creò all'indomani di Tangentopoli, atteggiamento che si accompagnò ad una serie di cedimenti progressivi nei confronti, sia del berlusconismo, sia  del neofascismo sdoganato da Berlusconi. Ricordo che i più determinati avversari di Berlusconi furono appartenenti al partito d'Azione o intellettuali non certo comunisti come Bobbio, Sylos Labini e Giovanni Sartori. Fu dopo i girotondi capeggiati da Nanni Moretti che qualcuno cominciò a reagire, ma senza mai digrignare ferocemente i denti nonostante Berlusconi avrebbe dato il peggio di sé proprio in quel decennio 2001-2010 (Berlusconi sarà detronizzato a causa della crisi economica internazionale del 2008 e non certo per la determinazione della sinistra di allora che, nel 2007, avrebbe assunto le sembianze definitive della “sinistra” americana, grazie a Walter Veltroni che portava a termine il processo raccolto e rilanciato pubblicamente dall'atlantista e clintoniano Occhetto nel famoso faccia faccia televisivo con Berlusconi del 1994)


Nessun commento:

Posta un commento