sabato 3 agosto 2013

BERLUSCONI E LA CONDANNA. UNA SINTESI DELL'ESPERIENZA BERLUSCONIANA. ANDREA GARIBALDI, «Ha energie incredibili Saprà capitalizzare anche questa sentenza». Intervista ad Antonio Gibelli, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 agosto 2013

Il fatto che Berlusconi sia un protagonista ineliminabile della vita pubblica è una sostanza predigerita perfino dal Colle. Difficile da estirpare senza far morire il Paese





ROMA ? «E adesso? Adesso la voce di Berlusconi si sentirà forte e chiara. Da protagonista». È l?idea del professor Antonio Gibelli, «berlusconologo», autore di «Berlusconi passato alla storia. L?Italia ai tempi della democrazia autoritaria», ordinario di Storia contemporanea all?università di Genova: «Berlusconi diffonderà con tutti i mezzi a disposizione il messaggio della vittima. Capitalizzerà, come ha sempre saputo fare, l?evenienza anche sfavorevole. Rilancerà il suo ruolo politico, appena possibile». Professore, la sentenza non ha sciolto alcun nodo?«Continuiamo a restare immersi, tutti noi italiani, nel mondo dei paradossi e dell?assurdo».Quali paradossi?«L?avvitamento della scena pubblica va avanti. Un uomo condannato in via definitiva per frode fiscale dovrebbe lasciare la politica. Ma ormai il fatto che Berlusconi sia un protagonista ineliminabile della vita pubblica è una sostanza predigerita (perfino dal Quirinale). Difficile da estirpare senza far morire il paziente, che è il nostro Paese».La sentenza metterà in difficoltà il Partito democratico?«Altro paradosso: il capo di un partito condannato in via definitiva manda in crisi il principale partito che lo fronteggia. Il Pd sosterrà la solita storia delle sentenze che si accettano e non si discutono. Ma la tensione fra le sue fila sarà fortissima. In questi giorni amici del Pd mi dicevano: ?Speriamo che vada tutto bene, perché se lo condannano...?. Sui libri di storia finirà la magistratura, per come ha trattato il caso riguardante l?uomo più potente d?Italia, e non la politica di opposizione».Il centro sinistra non finirà sui manuali?«Certo, sarebbe stato meglio se Berlusconi avesse perso i suoi otto milioni di voti grazie a una sinistra non così ininfluente, non così disorientata. Un detentore di potenti mezzi economici e di comunicazione è stato fatto entrare in politica, continuando a detenere quei mezzi. Gli anticorpi della democrazia non lo hanno fermato, le conseguenze sono state deformanti».Che effetti ci saranno sul governo?«I casi sono due. Primo caso: la sentenza non ha alcuna influenza sul governo. Sarebbe paradossale, perché uno dei leader di partito che regge il governo è un condannato definitivo per un grave reato contro la Pubblica amministrazione. Secondo: la sentenza provoca la caduta del governo. Paradossale, perché Berlusconi era sotto accusa, ci si doveva pensare prima».Cosa succede ora nel centro destra?«Berlusconi sembra dotato di energie fisiche e mentali superiori a ogni previsione e potrebbe quindi continuare a influenzare la vita politica italiana, anche se diventasse decrepito. Ma succede anche, nella storia, che alcuni fattori si coagulino e fenomeni che paiono eterni cessino, vadano in caduta verticale».Qualcuno nel Pdl sarebbe in grado di raccogliere il testimone?«Non vedo figure in grado di succedergli. L?idea che lo faccia la figlia Marina ha un sapore ?coreano?. Se Berlusconi uscisse di scena, la destra andrebbe quasi certamente in crisi di rappresentanza. Faticherà assai a trovare un nuovo leader. Ma, poiché anche sull?altro fronte c?è una disgregazione in corso, ciò non preluderebbe a una facile vittoria del centrosinistra».Il centro destra potrebbe virare verso un modello più moderatamente «europeo»?«Berlusconi ha interpretato una destra non moderata. Tutti coloro che hanno tentato di dare un?altra direzione a quest?area, fuori dall?egemonia di Berlusconi, hanno fallito. Per errori propri, ma anche perché poco ?radicali?: Gianfranco Fini prima, e poi Mario Monti. Non intravedo una ricomposizione ragionevole dello scenario politico italiano. Qui, oggi, si dileggia un ministro per il colore della sua pelle e la cosa viene digerita».Qualcuno prima o poi dovrà attrarre l?elettorato di Berlusconi...«L?unico dotato di potere di aggregazione trasversale mi sembra Matteo Renzi. Quell?elettorato berlusconiano prepolitico e impolitico potrebbe essere attratto da bei modi Renzi, dalla sua ?simpatia?. Il sorriso a mezza bocca di Renzi è una nuova icona dell?uomo seducente. Può ricordare il sorriso di Berlusconi».© RIPRODUZIONE RISERVATA

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