lunedì 29 settembre 2014

POLITICA E PSICOLOGIA DELLA SUGGESTIONE. AMMANITI M., Gli occhi di Mesmer, LA REPUBBLICA, 12 marzo 2014

"Il suo desiderio maggiore e invariabile fu quello di farsi una reputazione e una fortuna, e riuscì frequentemente a ottenere sia l' una che l' altra, approfittando dell' amore dell' uomo per il miracoloso". Con queste parole la Biographie Universelle, edita lo scorso secolo in Francia, descrive la figura di Franz Anton Mesmer. 



Riproporre oggi la figura di Mesmer, ossia dell' osannato scopritore del magnetismo animale, può avere un significato perché ancora oggi ci troviamo molto spesso di fronte a fenomeni di suggestione e di fascinazione collettiva, per esempio nei confronti di politici o scienziati o anche di personaggi carismatici che promettono miracoli o facili soluzioni ai problemi che affliggono l' umanità. Ci possiamo chiedere chi siano questi personaggi che suscitano aspettative chiaramente irrealistiche e sull' altro versante che rapporto di speranza e di sottomissione psicologica viene stabilito nei confronti del leader carismatico. La storia di Mesmer ci fa vedere che, anche molto tempo prima della televisione e dei canali di comunicazione di massa, si creavano fenomeni di suggestione collettiva che erano in grado di suscitare spinte irrazionali incontrollabili nel grande pubblico. Franz Anton Mesmer nasce nel 1723 sulla riva tedesca del Lago di Costanza da un guardiacaccia del Vescovo Principe di Costanza. Dopo alterni studi di teologia e di filosofia giunge nella grande Vienna di Maria Teresa dove si laurea non più giovanissimo in Medicina con una tesi sull' influsso dei pianeti sulle malattie umane. Non si sa come si sia mantenuto agli studi ma si suppone che sia riuscito a trovare dei ricchi protettori oppure sia entrato in rapporto con società segrete. Viene accolto dal ricco mondo viennese, anche grazie al matrimonio con una vedova nobile e benestante, e comincia ad esercitare la sua professione di medico. Vive in una splendida casa, che viene così descritta da Leopold Mozart: "Il giardino è incomparabile con viali e statue, un teatro, un' uccelliera, una colombaia e un belvedere sulla cima". Ma la grande occasione giunge per Mesmer quando viene consultato come medico per una giovane diciottenne, cieca dall' età di 3 anni, figlia di un funzionario statale molto ricco ed influente. Mesmer sottopone la giovane paziente ad un fluido magnetico che, lui sostiene, prende origine dal proprio corpo. E' il miracolo, la ragazza riacquista la vista ma la guarigione è solo momentanea e la povera Maria-Theresia ricade nel buio della sua cecità. Si accende a questo punto una controversia che coinvolge il mondo scientifico e la società viennese e Mesmer, turbato dalle polemiche, è costretto a fuggire. Dopo circa un anno, nel 1778, Mesmer ricompare sul palcoscenico parigino. Si tratta di una società irrequieta, percorsa dalle idee dell' illuminismo ma nello stesso tempo travolta da una situazione finanziaria catastrofica a causa della corruzione politica e della speculazione. E' il clima adatto per l' affermazione di Mesmer, che viene accolto con grande interesse, addirittura con venerazione. Nella sua casa a Place Vendome riprende le sue sedute di magnetismo. Questa volta i suoi clienti sono personaggi ricchi e famosi, che pagano grandi cifre per essere curati dal guaritore. Le sedute singole non sono più sufficienti per la crescente clientela e Mesmer escogita dei trattamenti collettivi inventando il "baquet", una specie di costruzione di tubi e di specchi attorno a cui si ammassano i clienti tenendosi per mano. Si crea fra il pubblico un' attesa crescente fino a che compare Mesmer che, con la sua bacchetta magnetica, dà inizio al trattamento. Ma questi successi non bastano a Mesmer, che vuole addirittura conquistare la Francia con l' aiuto dell' avvocato Bergasse e del finanziere Kornmann. Viene lanciato un grande progetto imprenditoriale per diffondere e commercializzare il "segreto" di Mesmer. Il progetto ottiene un successo clamoroso, le famiglie aristocratiche più in vista, magistrati, avvocati e medici. danno il via alle sottoscrizioni. La "Societé de l' harmonie" promette un futuro miracoloso realizzando uno strano intreccio fra attività commerciali, iniziatiche e massoniche. In tutta la Francia vengono fondate sezioni distaccate attorno a cui si coagulano interessi diversi. Il successo è travolgente, ma nello stesso tempo vengono attivati anticorpi difensivi, anche grazie alle Commissioni di inchiesta istituite per verificare i risultati delle cure magnetiche. Le conclusioni delle Commissioni sono piuttosto problematiche, non si può negare la possiblità che si possano verificare degli effetti terapeutici, ma si tratterebbe fondamentalmente di immaginazione. Anche per il magnetismo si ripete il destino inevitabile che segna i grandi fenomeni di suggestione collettiva, la fascinazione può essere immediata ma perlopiù fugace. La rilettura storica della figura di Mesmer mette in luce il suo carattere controverso, con forti accenti carismatici ma anche con un oscuro interesse per la scienza. Ma i risultati che otteneva con i suoi pazienti erano incontrovertibili, infatti provocava attacchi veri e propri, stati di sonnambulismo, allucinazioni visive ed insensibilità al dolore. La scienza fin dal secolo scorso ha cominciato a studiare questi fenomeni mentali che non si verificano soltanto nel corso dell' ipnosi ma anche in particolari circostanze in cui si determina una sorta di restringimento della coscienza. Può essere utile rileggere gli scritti dello studioso americano Barber che fa un' analogia inquietante fra lo stato ipnotico e lo stato psicologico di colui che legge un racconto appassionante oppure segue un film o un' opera teatrale. Calandosi profondamente nella lettura prendono forma pensieri ed immagini visive vivide, si provano forti emozioni, si ama il protagonista e si odia il suo rivale, dimenticando in certi momenti che si tratta di una finzione. La coscienza è ristretta, la percezione si focalizza sul testo e quello che avviene intorno viene messo ai margini e mentenuto sfocato. La suggestione si basa probabilmente su questa focalizzazione percettiva ed emotiva, per cui si verificano delle risposte quasi automatiche che hanno molte analogie con certi comportamenti animali, come si può osservare nei tacchini che rispondono istintivamente in modo difensivo a certi stimoli isolati, come ad esempio ad una volpe impagliata. Nel caso dell' uomo la spiegazione è senz' altro diversa, la complessità cognitiva umana impone strategie sofisticate per cui devono essere raccolte molteplici informazioni anche contrastanti che devono essere elaborate per giungere ad un giudizio o ad una decisione. Ma a volte questo procedimento può essere troppo costoso o anche troppo ansiogeno, per cui si adottano procedimenti semplificati e stereotipati che mettono al riparo dal dubbio. Non è d' altra parte da sottovalutare il ruolo che svolge il consenso sociale nel confermare il punto di vista individuale, che, a questo punto, non ha più bisogno di verifiche empiriche proprio perché ottiene dalla collettività la riprova della giustezza del proprio punto di vista. Forse è questa la chiave che può spiegare le risposte, per fortuna parziali, di molti italiani che, dopo due anni di profondi sconvolgimenti e di continuo allarme emotivo, si fanno suggestionare da personaggi che promettono miracoli.

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