domenica 25 ottobre 2015

LEGGE DI STABILITA' E GOVERNO RENZI. M. GABANELLI, Evasione, turismo e commercianti Gli imbarazzi del contante a 3000 e, CORRIERE DELLA SERA, 25 ottobre 2015

La decisione di alzare l’utilizzo del contante a quota 3.000 euro, il governo la spiega così: a) necessità di uniformare il limite agli altri Paesi, b) non serve a contrastare l’evasione, c) dà impulso al turismo, d) ne beneficiano i commercianti. Sarebbe necessario vedere le analisi tecnico-economiche il cui approfondito studio ha spinto il premier a fare queste proposte. 


Tutti gli esperti, inclusi i dipendenti del governo, hanno sempre sostenuto che è un errore. Un anno fa il ministro Pier Carlo Padoan (stimato economista che ha lavorato all’Ocse e al Fmi) disse che il limite al contante accompagnato da incentivi all’uso di pagamenti tracciabili ha prevedibili effetti positivi sui consumi. L’Agenzia delle Entrate ha detto più volte che l’uso eccessivo del contante rende possibile una buona parte dell’evasione. Tutte le organizzazioni mondiali dicono che criminalità organizzata, riciclaggio e corruzione hanno la vita più facile grazie all’assenza di limiti all’uso del contante. 

Oggi il ministro ha cambiato idea, motivando che ci sono altri strumenti più efficaci per il recupero dell’evasione. È vero, grazie al controllo incrociato delle banche dati è possibile controllare tutto di tutti, ma questo strumento è tanto più efficace, quanto più basso è il limite al contante, che invece può stare sotto il materasso, ed è noto che l’economia sommersa non fornisce «dati» da incrociare, altrimenti si chiamerebbe «economia emersa». 

Ma andiamo con ordine: il trattato di Maastricht dice che quando un’eccessiva circolazione di contante costituisce un problema, ogni Paese può decidere come e quanto limitarne l’uso. Quindi ogni Paese deve fare i conti con la propria realtà interna. Pertanto: 
A) quando diciamo di volerci uniformare agli altri Paesi, bisogna elencare «quali Paesi», senza prescindere dai dati sull’evasione (dove l’Italia è seconda solo alla Grecia) e da quelli sul sommerso, che in Italia è del 21%; mentre in Francia è del 10,8, in Inghilterra del 9,6, in Germania del 13,3, in Olanda del 9,2, in Austria del 7,8, in Spagna del 18. Vuol dire che i cittadini di questi Paesi sono tendenzialmente un po’ più onesti, e le loro amministrazioni in grado di esercitare un miglior controllo. I Paesi che invece hanno zone grigie più elevate sono: Grecia, Romania, Bulgaria, Croazia, Messico. Sono modelli a cui tendere? 
B) non serve a contrastare l’evasione. Anche su questo punto sono state fornite solo opinioni, mentre è un fatto che meno il denaro è tracciato e più alta è la possibilità di dichiarare al fisco i volumi che vuoi. 
C) aiuta il turismo, cioè i turisti da noi vorrebbero fare tanti acquisti in contanti sopra i 1.000 euro, ma è troppo complicato. Il presidente di Confesercenti ha dichiarato di aver riscontrato difficoltà con la clientela alberghiera che pagherebbe volentieri gli extra in contanti. Avremmo quindi un problema con le «consumazioni» al bar? Qualcuno conosce turisti che arrivano in Italia con borse piene di cash? Io li ho sentiti lamentarsi del fatto che in alcuni luoghi non accettano la carta di credito, a partire dai taxi. Ma prendiamo i dati disponibili, partendo da una considerazione di buon senso: chi fa acquisti «importanti» (e sopra i mille euro possiamo considerarli tali) di solito sfrutta l’accordo internazionale che prevede il rimborso dell’Iva. Il più grosso operatore al mondo di tax free, che si chiama Global Blu, fornisce i seguenti dati: nel 2010 gli acquisti di beni di lusso da parte di cittadini extraeuropei in Italia ammontavano a 2,7 miliardi di euro. Nel 2011 (anno in cui è entrato in vigore il limite dei 1.000 euro) il giro di affari è stato di 3,6 miliardi di euro. Nel 2012 di circa 5 miliardi di euro, nel 2013 di 5,7 miliardi. Per il 2014 i dati sono ancora parziali, ma secondo le indicazioni dovremmo essere intorno a 6,4 miliardi. Quindi gli acquisti sono in aumento. Qualche esperto può dimostrare che se non ci fosse stato un tetto avremmo incassato di più? Dove stanno questi studi per cui lo straniero va a comprare a Berlino invece che a Milano per via del fatto che può pagare in contanti? Qual è la fotografia di questo particolare cliente al quale dedichiamo un’attenzione così religiosa? 
D) ne beneficiano i commercianti. Su questo non c’è alcun dubbio, ma anche tutti i liberi professionisti (avvocati, notai, dentisti, medici, psicologi, farmacisti, estetisti, parrucchieri, meccanici, muratori, idraulici), per una nota ragione: niente scontrini, niente fatture, sconto sul prezzo. Non è stata invece ascoltata la voce di quei commercianti che da anni chiedono migliori condizioni sul pagamento di commissioni bancarie, che erode buona parte del margine di guadagno. 

Noi paghiamo commissioni più alte, ma su questo punto non c’è nessuna volontà di uniformarsi al resto del mondo. Mentre è bene ricordare che i consumatori non hanno nessun beneficio dall’incremento a 3.000 euro, e chi acquista usando una carta di credito o bancomat non paga né tasse né commissioni sull’acquisto. Allora dove sta la necessità di questa proposta? Si vogliono incentivare i consumi di coloro che dispongono di grosse cifre in contanti ma che non hanno un conto in banca (forse perché non riuscirebbero a giustificare la provenienza del denaro)? Oppure ha come obbiettivo il fenomeno che la polizia del Canton Ticino ha denunciato nel rapporto del 2014? Da quando le banche svizzere si rifiutano di gestire denaro «sporco» c’è stato un boom di società fiduciarie, spesso non elvetiche e non autorizzate, che offrono cassette di sicurezza a clientela perlopiù italiana, dove depositare contanti. Innalzando il limite a 3.000 euro il nostro governo permetterà a questa gente di spendere più agevolmente questo contante in Italia, che rientrerà senza pagare la tassa della Voluntary Disclosure.

Agevolerà anche il trasferimento attraverso il money transfer, arrivato l’anno scorso a quota 5 miliardi, denaro di cui è quasi impossibile conoscere la provenienza. Mi ha infine sorpreso il goffo tentativo del ministro Graziano Delrio (per il quale nutro stima profonda, e che sta facendo un ottimo lavoro) di giustificare il provvedimento perché «favorisce gli anziani che non hanno la carta di credito». Ma stiamo quindi invogliando gli anziani a girare con 3.000 euro in tasca? 
La modernità va in un’altra direzione, corre verso una politica che agevola i grandi progetti industriali necessari a produrre lavoro, e quindi stipendi con cui rimettere in moto l’economia. 

Nessun commento:

Posta un commento