domenica 26 giugno 2016

IL DISCORSO DI STARACE E LA MUTAZIONE ANTROPOLOGICA DEGLI ITALIANI. QUALCHE FRASE PER RICORDARE DOVE SIAMO FINITI. C. FRECCERO, La lezione di Starace, l’inerzia dei media italiani, IL MANIFESTO, 2 giugno 2016

Il  15 aprile scorso l’ad di Enel Francesco Starace, persona di fiducia del nostro premier Matteo Renzi, intervenendo presso l’università Luiss con una lezione sulle sue tecniche aziendali innovative, ha tra l’altro dichiarato: «Per cambiare un’organizzazione ci vuole un gruppo sufficiente di persone convinte di questo cambiamento, non è necessario sia la maggioranza, basta un manipolo di cambiatori. Poi vanno individuati i gangli di controllo dell’organizzazione che si vuole cambiare e bisogna distruggere fisicamente quei centri di potere».


«Per farlo – ha proseguito Starace – ci vogliono i cambiatori che vanno infilati lì dentro, dando ad essi una visibilità sproporzionata rispetto al loro status aziendale, creando quindi malessere all’interno dell’organizzazione dei gangli che si vuole distruggere. Appena questo malessere diventa sufficientemente manifesto, si colpiscono le persone opposte al cambiamento, e la cosa va fatta nella maniera più plateale e manifesta possibile, sicché da ispirare paura o esempi positivi nel resto dell’organizzazione. Questa cosa va fatta in fretta, con decisione e senza nessuna requie, e dopo pochi mesi l’organizzazione capisce perché alla gente non piace soffrire».
(...)
Il discorso di Starace avrebbe suscitato una insurrezione in Italia negli anni ’70 e forse avrebbe il suo effetto anche nella Francia di oggi. Di sicuro non è passato inosservato in Cile.
Ma è invisibile da noi perché conforme a quella «rottamazione» di valori che gli italiani hanno ormai introiettato. O almeno la maggioranza degli italiani.

Nessun commento:

Posta un commento