Considerato dall'Onu e dalla Corte internazionale dell'Aja uno dei maggiori organizzatori del traffico di migranti in Libia
Abdurahman Al Milad, noto come Bija o Bidja, uno dei principali trafficanti di esseri umani in Libia, è stato ucciso. Lo riferiscono varie fonti fra cui il sito Libya Observer.
LEGGI ANCHE: LA LIBIA SCARCERA BIJA
«Fonti dell'Accademia Navale di Janzur: Al-Bidja è morto a seguito di colpi esplosi contro la sua auto nella zona di Sayyad», scrive il sito su X riferendosi a una località alla periferia di Tripoli.
La morte di Bidja viene annunciata, senza fornire dettagli sulle modalità, anche dalla pagina Facebook del Dipartimento di Tripoli della Guardia costiera libica.
Anas El Gomati, Direttore del Sadeq Institute che si presenta come il "primo think tank" del Paese nordafricano, su X ha sottolineato che «il più noto trafficante di esseri umani della Libia, diventato comandante della guardia costiera, Abdelrahman Milad, meglio conosciuto come 'Bija', è stato appena assassinato fuori dalla base navale alla periferia di Tripoli».
«Bija ha costruito un impero sulla sofferenza umana, e la politica europea lo ha reso possibile», continua l'analista aggiungendo che Bidja aveva «trasformato i soccorsi in un riscatto: i più vulnerabili intercettati nel Mediterraneo venivano riportati in Libia per essere estorti nei centri di detenzione».
Bija era considerato dall'Onu e dalla Corte internazionale dell'Aja uno dei maggiori organizzatori del traffico di migranti in Libia.
Nessun commento:
Posta un commento