Posso dire che non mi ha mai convinto Nichi Vendola? Innanzitutto per il nome che ha dato al suo partito: “Sinistra, ecologia, libertà”. Sinistra: cosa possa significare sinistra oggi è davvero un bel quesito. Cos’è la sinistra, e soprattutto qual è l’idea di sinistra che ha Vendola? Non è più comunista, come era un tempo. Ma erano davvero comunisti quelli? Si rifacevano alla dottrina di Marx? Esiste comunque una possibile sinistra che non si rifaccia alla dottrina marxista? Punto di domanda, ma che vale non solo per lui.
Ecologia: l’ecologia è una scienza. Forse che il partito di Vendola studia l’ambiente? Probabilmente voleva dire “ambiente” e non “ecologia”. Ma se diceva “ambiente”, la sigla era “SAL”, e forse non suonava tanto bene. Allora ha ripiegato su qualcosa che gli sembrava simile.
1. "L'uomo e la donna che ignorano che cosa sia il mondo, non sanno dove essi stessi si trovino" (M. Aurelio) - 2. “Quel grande | che temprando lo scettro a' regnatori | gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela | di che lagrime grondi e di che sangue” (U. Foscolo)
giovedì 31 ottobre 2013
ITALIA. LE PENSIONI D'ORO DI EX-CONSIGLIERI REGIONALI IN LOMBARDIA. ANDREA MONTANARI, Vitalizi d'oro alla Regione Lombardia: ecco gli ex consiglieri con il privilegio , LA REPUBBLICA, 31 ottobre 2013
Il più ricco tra gli ex consiglieri regionali è il ciellino Luciano Valaguzza. Prende un assegno mensile di 6mila 319 euro lordi dal luglio 2005. Dopo aver versato contributi per 274mila euro ne ha già portati a casa ben 614.360. Valaguzza era considerato un’eminenza grigia nel Pirellone negli anni d’oro di Roberto Formigoni. Consigliere regionale per la prima volta nel 1985 per la Democrazia cristiana, dal 1998 è passato a Forza Italia. A poca distanza nella classifica compare il verde Carlo Monguzzi. Quattro legislature alle spalle più l’incarico di assessore regionale all’Ambiente nella lontana giunta Ghilardotti: prende dall’ottobre 2010 un vitalizio di 5.498 euro lordi, ma nel suo caso i contributi versati sono stati per ben 433mila euro (contro i 192.442 del vitalizio già erogato). Sono alcuni fra i nomi degli ex consiglieri regionali lombardi per i cui vitalizi ogni mese la Regione Lombardia spende 620mila euro.
EUROPA. FRANCIA E LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA PROSTITUZIONE. STEFANO MONTEFIORI, La protesta dei clienti: «Lasciateci le prostitute» I«343 mascalzoni» per il sesso a pagamento, IL CORRIERE DELLA SERA, 31 ottobre 2013
La nuova legge anti prostituzione multa i clienti con 1.500 euro. Ma qualche femminista li appoggia. Ministra indignata
ITALIA. GLI STIPENDI D'ORO NEL PALAZZO DEL POTERE. REDAZIONE, 136mila agli elettricisti, 358 mila ai consiglieri Alla Camera stipendi allineati. Verso l’alto, IL CORRIERE DELLA SERA, 31 ottobre 2013
Indennità e rivalutazioni. Diminuisce la distanza tra dirigenti e base | Guarda il grafico con le retribuzioni a confronto
martedì 29 ottobre 2013
LE PROPOSTE DEL FINANZIERE DI RENZI. S. FELTRI, Davide Serra, il finanziere che sussurra a Matteo Renzi: “Tassare rendite finanziarie”, IL FATTO, 1 luglio 2013
“In Italia bisogna alzare le aliquote sulle rendite finanziarie e detassare il lavoro”. Davide Serra ha 42 anni, da 18 vive a Londra. Dopo una rapida carriera da analista di banche a Morgan Stanley, è diventato fondatore e partner del fondo di investimento Algebris che gestisce 1,4 miliardi di euro. Durante le primarie del Pd ha organizzato a Milano una cena di finanziamento per Matteo Renzi. Ed è diventato il “bandito delle Cayman” (lo disse Pier Luigi Bersani). La sua replica, contenuta anche in alcune querele per diffamazione, è che Algebris ha sede a Londra, si appoggia a una struttura alle Cayman per raccogliere i capitali per evitare che alcuni investitori, soprattutto americani, debbano pagare due volte le imposte. Ma la società, e Serra medesimo, le tasse le pagano a Londra (“lo scorso anno ho versato il 45 per cento”). Lo incontriamo a Milano. Al polso, Serra ha il solito orologio di plastica per distinguersi in un mondo di Patek Philippe.
IL FUTURO DEL PD RENZIANO. S. FELTRI, Pd: caro Matteo Renzi, così non va, IL FATTO, 29 ottobre 2013
Ormai l’abbiamo capito: Matteo Renzi è giovane, brillante, ambizioso, vincente (anche per mancanza di concorrenza) e dunque piace a tutti, soprattutto ai giornali. Ma non è soltanto un argomento da sondaggio o una fonte di ispirazione per le imitazioni di Maurizio Crozza. Il sindaco di Firenze non deve più solo piacere, deve convincere. Perché, come minimo, è destinato a guidare il Pd, cioè il primo partito italiano. E se non farà troppi errori, ha ottime possibilità di essere il prossimo presidente del Consiglio. Eppure , finora, non è sembrato abbastanza consapevole di ciò che questo comporta. Continua ad affinare slogan e giochi di parole (cambiare verso al Pd per cambiare verso all’Italia per cambiare verso all’Europa) invece che programmi: a un Paese privato di futuro dalla recessione e dall’insipienza delle sue élite offre una speranza effimera, fondata sulla persuasione retorica invece che su idee forti e su una chiara lista di priorità.
RENZI E IL CATTOLICESIMO. M. TERRAGNI, Sepoltura dei feti approvata la delibera della giunta Renzi, IL CORRIERE DELLA SERA, 29 ottobre 2013
E insomma, giusto a poche ore dalla chiusura della Leopolda il consiglio comunale di Firenze ha discusso e approvato la famosa delibera della giunta Renzi sul cimiterino dei feti a Trespiano, sulla quale molte associazioni di donne fiorentine, a cominciare da Snoq, tenevano da tempo accesi i riflettori (la delibera è stata tenuta chiusa per mesi nel cassetto: anche la tempistica per riproporla, l’immediato post-Leopolda, è suggestiva… un autogoal?).
LE PRIMARIE DEL PD E LA DEMOCRAZIA. HA SENSO VOTARE L'8 DICEMBRE?, di MARIO FAGOTTO F.
Tutti coloro che hanno intenzione di andare a votare alle primarie del PD il prossimo 8 dicembre dovrebbero chiedersi:
1. chi sono i candidati alla segreteria del partito? Siamo sicuri di conoscerli tutti o ne conosciamo uno solo?
2. stanno avendo la stessa visibilità mediatica di un certo Matteo Renzi o no?
3. ha senso partecipare alle primarie alla luce di questo evidentissimo squilibrio proprio ai blocchi di partenza?
4. se il potere mediatico (ma dietro chi c'è altro?) ha già scelto il nuovo segretario PD, noi che andiamo a votare a fare?
1. chi sono i candidati alla segreteria del partito? Siamo sicuri di conoscerli tutti o ne conosciamo uno solo?
2. stanno avendo la stessa visibilità mediatica di un certo Matteo Renzi o no?
3. ha senso partecipare alle primarie alla luce di questo evidentissimo squilibrio proprio ai blocchi di partenza?
4. se il potere mediatico (ma dietro chi c'è altro?) ha già scelto il nuovo segretario PD, noi che andiamo a votare a fare?
'POLITICI' DA DIMENTICARE. VELONA' P., «Mio lo scontrino del wc pubblico? Mi sembra impossibile», IL CORRIERE DELLA SERA, 29 ottobre 2013
Thomas Casadei (Pd): «Sarà un errore»
BOLOGNA - Ma davvero in più occasioni si è fatto rimborsare dalla Regione i ticket di ingresso nei wc?«Si riferisce a me?», risponde Thomas Casadei, consigliere regionale del Pd, forlivese, alla prima legislatura.
lunedì 28 ottobre 2013
ITALIA. FIDUCIA NEI POLITICI INDAGATI. REDAZIONE, Compagnia San Paolo, il consiglio generale respinge le dimissioni di Chiamparino, IL FATTO, 28 ottobre 2013
Nonostante l’avviso di garanzia, Sergio Chiamparino continuerà a fare il banchiere. Il consiglio generale della Compagnia di San Paolo ha respinto all’unanimità le dimissioni dell’ex sindaco di Torino in quota Pd dalla presidenza della fondazione bancaria che è il primo azionista di Intesa San Paolo. I consiglieri, in particolare, hanno espresso “apprezzamento per il gesto del suo presidente e per la sensibilità istituzionale dimostrata, confermandogli pienamente fiducia e stima”.
'POLITICI' DA DIMENTICARE CHE RITORNANO. REDAZIONE, Lega, Bossi: "Penso di ricandidarmi a segreteria". Berlusconi "tradito dal suo partito, come me", LA REPUBBLICA, 27 ottobre 2013
LAZZATE (MONZA-BRIANZA) - "Penso di sì". Così Umberto Bossi ha risposto a chi gli chiedeva se si ricandiderà alla segreteria della Lega al prossimo Congresso. "In giro - ha aggiunto - c'è una montagna di gente che si è spaventata nel vedere quello che è accaduto, le espulsioni e il sospetto che la Lega possa finire mi spingono a tornare per sistemare le cose". Espulsioni di troppa gente e il sospetto che la Lega possa finire "mi spingono a tornare per sistemare le cose", ha aggiunto a margine della cerimonia di intitolazione di una piazza di Lazzate all'ex sindaco e senatore Cesarino Monti. Spiegando comunque che il suo rapporto con l'attuale segretario Roberto Maroni, "è normale".
Non lasciano. E la domanda su Forza Italia e Berlusconi sorge spontanea. "Forza Italia? La sola parola Italia mi fa venire l'orticaria", ha risposto l'ex leader del Carroccio. Che sia voto palese o voto segreto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, "è lo stesso", quel che è certo è che "tutti dicono che decadrà". "La sinistra - ha continuato - ha spostato le cose a suo vantaggio". "Comunque Berlusconi i voti li ha sempre anche se decade e li può indirizzare". Sempre a proposito di Berlusconi Bossi ha aggiunto che "lui è stato tradito perché il sistema si è comprato gli uomini chiave del suo partito ed è capitato più o meno anche a me così".
Non lasciano. E la domanda su Forza Italia e Berlusconi sorge spontanea. "Forza Italia? La sola parola Italia mi fa venire l'orticaria", ha risposto l'ex leader del Carroccio. Che sia voto palese o voto segreto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, "è lo stesso", quel che è certo è che "tutti dicono che decadrà". "La sinistra - ha continuato - ha spostato le cose a suo vantaggio". "Comunque Berlusconi i voti li ha sempre anche se decade e li può indirizzare". Sempre a proposito di Berlusconi Bossi ha aggiunto che "lui è stato tradito perché il sistema si è comprato gli uomini chiave del suo partito ed è capitato più o meno anche a me così".
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. S. THANOPULOS, Priebke non è Polinice, IL MANIFESTO, 26 ottobre 2013
In «Antigone» la questione della sepoltura di Polinice si risolve su due piani: l'esistenza dei vivi non deve essere contaminata dalla presenza dei morti; il nemico è incluso nel legame fraterno, non ne è estraneo (il che è in feconda contraddizione con il fondamento dell'agire politico sulla differenza tra amico e nemico).
domenica 27 ottobre 2013
ITALIA. ANALFABETISMO E IGNORANZA. SAVIANO, Le vittime dell'ignoranza schiave di chi governa , L'ESPRESSO, 25 ottobre 2013
L’ITALIA RISULTA all’ultimo posto per literacy, al penultimo per numeracy e non ha consegnato i dati per problem solving. I ministri dell’Istruzione e del Lavoro commentano questo risultato, che definire deludente è un eufemismo, promettendo «un’inversione di marcia» e puntano i fari - come categoria più esposta - su quelli che chiamano Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero persone che hanno smesso la loro formazione e che non hanno ancora avuto accesso al mondo del lavoro.
ITALIA. UN PAESE ANOMALO. EMILIANO FITTIPALDI, Per Gigi D'Alessio si muovono le spie, L'ESPRESSO, 25 ottobre 2013
Gigi D’Alessio è un cantante di successo. Per qualcuno, addirittura un mito. Ma l’artista napoletano è anche un uomo assai fortunato: i carabinieri di Roma sono infatti riusciti a ritrovare parte di una preziosa collezione di orologi Rolex che gli era stata rubata lo scorso giugno. La refurtiva è stata rinvenuta dopo un mese, a luglio, ma la notizia non è stata ancora resa pubblica. Forse perché, come spiegano alla Compagnia Cassia, titolare delle indagini, «stiamo cercando di trovare la parte mancante» del malloppo. Oppure, come sospetta qualcuno, perché non si vuole dare pubblicità a una caccia all’uomo che ha visto un dispiegamento di forze senza precedenti: a “l’Espresso”, infatti, risulta che all’ “Operazione D’Alessio” abbiano partecipato anche una mezza dozzina di agenti dell’Aisi, le spie dei servizi segreti specializzate in antiterrorismo.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. SMARGIASSI Wilhelm Brasse, il fotografo del lager. L'uomo che documentò il male, LA REPUBBLICA, 27 ottobre 2013
Come il Crematorium, anche lo studio fotografico di Auschwitz era organizzato per smaltire con rapidità ed efficienza un numero elevatissimo di corpi di untermensch.
Lo sgabello per la posa, un cubo di legno, veniva fatto girare su se stesso da un pedale azionato dal fotografo che così, senza allontanarsi dalla fotocamera, in pochi secondi impressionava le tre “viste” d’ordinanza: fronte, profilo e trequarti. Ma il
kapò Maltz ne approfittava per un suo divertimento extra: quando l’internato accennava faticosamente ad alzarsi, con un colpo al pedale lo proiettava a terra violentemente, tra le risate degli aguzzini annoiati.
GUARDA LE FOTO:
http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/26/news/il_fotografo_del_lager_l_uomo_che_document_il_male-69466194/
Lo sgabello per la posa, un cubo di legno, veniva fatto girare su se stesso da un pedale azionato dal fotografo che così, senza allontanarsi dalla fotocamera, in pochi secondi impressionava le tre “viste” d’ordinanza: fronte, profilo e trequarti. Ma il
kapò Maltz ne approfittava per un suo divertimento extra: quando l’internato accennava faticosamente ad alzarsi, con un colpo al pedale lo proiettava a terra violentemente, tra le risate degli aguzzini annoiati.
GUARDA LE FOTO:
http://www.repubblica.it/cultura/2013/10/26/news/il_fotografo_del_lager_l_uomo_che_document_il_male-69466194/
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. CLAUDIO VERCELLI, L'abiezione a norma di legge, IL MANIFESTO, 26 ottobre 2013
La proposta di introdurre il reato di negazionismo vuol recidere la possibilità di affermare che non c'è stato lo sterminio degli ebrei. Ma, così facendo, trasforma gli epigoni del nazismo e del fascismo in paladini della libertà di espressione
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. ENZO COLLOTTI, Una scorciatoia tutta politica, IL MANIFESTO, 22 ottobre 2013
L'ipotesi era già stata sollevata in passato, ma ora se ne discute come circostanza di immediata attuazione: si parla della sanzione per legge contro il negazionismo, problema delicato e complesso. Dietro l'apparente soddisfazione e unanimità che accoglie un provvedimento del genere bisogna leggere una realtà che smentisce alla radice ogni incontrollato ottimismo come se avere sanzionato la «menzogna di Auschwitz» ci consentisse di ritenere di avere voltato pagina e di potere come si suole dire, abbassare la guardia.
sabato 26 ottobre 2013
VENEZUELA. ISTITUITO IL VICE MINISTERO DELLA FELICITA'. REDAZIONE, Venezuela, l'ultima idea di Maduro Nasce il vice ministero della Felicità, LA STAMPA, 26 ottobre 2013
Nuovo colpo di teatro del presidente venezuelano, Nicolas Maduro nella gestione della grave crisi economica che colpisce il paese. Con un’altra inedita iniziativa ha annunciato la creazione del viceministero per la Suprema Felicità Sociale, incaricato di gestire le «missioni sociali» lanciate dal suo predecessore, Hugo Chavez.
Annunciando il progetto, Maduro ha detto che il suo nome gli è stato ispirato dai due «comandanti eterni» della Rivoluzione Bolivariana, Chavez e Simon Bolivar.
Annunciando il progetto, Maduro ha detto che il suo nome gli è stato ispirato dai due «comandanti eterni» della Rivoluzione Bolivariana, Chavez e Simon Bolivar.
giovedì 24 ottobre 2013
'POLITICI' DA DIMENTICARE. GABRIELE GUCCIONE E DIEGO LONGHIN, "Abuso d'ufficio": Chiamparino indagato per i locali della movida torinese , LA REPUBBLICA, 24 ottobre 2013
Ne dà notizia lui stesso. "Sono sereno, pronto a collaborare ma lascio presidenza Compagnia di San Paolo". La vicenda riguarda le concessioni rilasciate a bar e discoteche ai Murazzi, lungo gli argini del Po, quando era sindaco di Torino. Coinvolto anche un altro esponente Pd ed ex assessore della sua giunta. Lunedì il consiglio della fondazione bancaria da lui presieduta. Il procuratore Caselli: "Atto dovuto". Fassino: "Nessun dubbio sull'assoluta trasparenza dei suoi gesti"
COME PARLA IL CONSIGLIERE ECONOMICO DI RENZI. INTERVISTA DI A. FRIEDMAN: "L'economista Gutgeld: «Legge di stabilità inefficace, dovrebbe essere cinque volte più grande», IL CORRIERE DELLA SERA, 24 ottobre 2013
Nato nel 1959, si è laureato all'Università Ebraica di Gerusalemme nel 1984 e completato l'MBA presso l'Università della California, Los Angeles nel 1989 e il Dottorato in Ricerca.
È stato senior partner e direttore di McKinsey & Company fino al Marzo 2013.[1][2][3]
Consigliere economico di Matteo Renzi,[1][2][3] in occasione delle elezioni del 2013 viene eletto deputato in Abruzzo per il Partito Democratico.
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“Noi abbiamo bisogno di un cambiamento molto forte…entro il 2015…dobbiamo vedere una riduzione della spesa pubblica di oltre 5 miliardi di euro per il 2015…dobbiamo iniziare a vedere un recupero dell’evasione fiscale di oltre 10 miliardi…ecco…queste cose non si vedono, non si vedono nei numeri e non si vedono nelle azioni sottostanti…noi abbiamo bisogno di uno shock, non di una continua stabilità…e questo manca. Se vogliamo essere seri, vogliamo fare una diminuzione della spesa pubblica senza tagliare i servizi, ma rendendo lo stato più efficiente, ci vuole del tempo…non lo si può fare da oggi al domani. Se iniziamo a farlo adesso, nel 205 avremo risultati, poi nel 2016 ancor di più…questo non vedo…lo stesso vale per l’evasione fiscale.
È stato senior partner e direttore di McKinsey & Company fino al Marzo 2013.[1][2][3]
Consigliere economico di Matteo Renzi,[1][2][3] in occasione delle elezioni del 2013 viene eletto deputato in Abruzzo per il Partito Democratico.
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“Noi abbiamo bisogno di un cambiamento molto forte…entro il 2015…dobbiamo vedere una riduzione della spesa pubblica di oltre 5 miliardi di euro per il 2015…dobbiamo iniziare a vedere un recupero dell’evasione fiscale di oltre 10 miliardi…ecco…queste cose non si vedono, non si vedono nei numeri e non si vedono nelle azioni sottostanti…noi abbiamo bisogno di uno shock, non di una continua stabilità…e questo manca. Se vogliamo essere seri, vogliamo fare una diminuzione della spesa pubblica senza tagliare i servizi, ma rendendo lo stato più efficiente, ci vuole del tempo…non lo si può fare da oggi al domani. Se iniziamo a farlo adesso, nel 205 avremo risultati, poi nel 2016 ancor di più…questo non vedo…lo stesso vale per l’evasione fiscale.
martedì 22 ottobre 2013
MASS MEDIA. COMUNICAZIONE. TELEGIORNALISTI ITALIANI ED ASSENZA DI LIBERO MERCATO. SENTITE CHE COSA DICE IL CONDUTTORE DI BALLARO'
Incredibili dichiarazioni di un imbarazzatissimo G. Floris
su come si diventi 'giornalisti' in Italia e come si entri in RAI. Anche in questo caso viene sbandierato il fatto che il programma faccia guadagnare alla RAI 14 milioni di euro di introiti pubblicitari. Domanda: se ci fossero 20 programmi simili in effettiva concorrenza fra loro, i guadagni sarebbero gli stessi? E lo stesso sarebbe il contratto del conduttore (500.000 euro l'anno)?
'POLITICI' DA DIMENTICARE. CAZZULLO A., Fini: «Berlusconi non è affatto finito Per Alfano la convivenza sarà difficile», IL CORRIERE DELLA SERA, 22 ottobre 2013
Gianfranco Fini, dov’è stato in tutto questo tempo?
«In famiglia. Mi sono goduto le mie figlie. Ho letto più libri quest’estate che in tutti questi anni. Ne ho anche scritto uno».
«In famiglia. Mi sono goduto le mie figlie. Ho letto più libri quest’estate che in tutti questi anni. Ne ho anche scritto uno».
lunedì 21 ottobre 2013
DIRITTI DELLE DONNE. S. MAZZOCCHI,
La promozione del bene comune è il volto nobile della politica. E in nome di questa "eleganza", che vuol dire progresso culturale e sociale e "apertura agli altri e alle altre", la Fondazione Nilde Iotti manda in libreria un piccolo volume che costituisce un importante e significativo passo avanti verso quell'obiettivo di " formazione, memoria e valorizzazione delle competenze femminili" che essa si propone. Le leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia (Ediesse), è una summa e un'analisi delle norme volute dalle donne dalla Costituente a oggi; leggi che se non sono riuscite a colmare ogni disparità di genere e che hanno certamente fatto da volano per garantire la dignità femminile e potenziare i diritti di tutte.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. P. ODIFREDDI, Marce indietro, errori e scuse, ODIFREDDI.BLOGAUTORE, 21 ottobre 2013
La Stampa di ieri ha pubblicato un mio articolo e una replica di Mario Calabresi, a proposito dei miei interventi negli ultimi post di questo blog.
'POLITICI' DA DIMENTICARE. B. SANTANCHE, Denis Verdini confessa: «Ho preso soldi in nero», IL CORRIERE DELLA SERA, 21 ottobre 2013
«Sì, ho preso soldi in nero». Davanti alle telecamere di Report il senatore Denis Verdini ammette di aver intascato, senza dichiararli al fisco, 800 mila euro ricevuti da un costruttore siciliano emigrato a Campi Bisenzio, Ignazio Arnone. «Ma è una cosa normalissima, si fa così nella vita», prova a giustificarsi il coordinatore del Pdl, che da presidente del Credito Cooperativo Fiorentino aveva Arnone tra i suoi clienti.
Il denaro incassato dal senatore fiorentino è il frutto di una operazione immobiliare che risale al 1989, quando l’impresa edile del piccolo costruttore rileva da Verdini alcuni lotti a Signa, nei pressi di Firenze, per costruirci residenze familiari.
GUARDA IL VIDEO: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/denis-verdini-confessa-ho-preso-soldi-nero/62573a58-39bd-11e3-893b-774bbdeb5039.shtml
Il denaro incassato dal senatore fiorentino è il frutto di una operazione immobiliare che risale al 1989, quando l’impresa edile del piccolo costruttore rileva da Verdini alcuni lotti a Signa, nei pressi di Firenze, per costruirci residenze familiari.
GUARDA IL VIDEO: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/denis-verdini-confessa-ho-preso-soldi-nero/62573a58-39bd-11e3-893b-774bbdeb5039.shtml
domenica 20 ottobre 2013
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. P. ODIFREDDI, Io, frainteso e calunniato, LA STAMPA, 20 ottobre 2013
Confesso che non avrei mai immaginato che La Stampa, un giornale per il quale ho scritto per anni, e i cui giornalisti mi conoscono da ancora più anni, potesse non solo prendere parte, ma mettere essa stessa in moto una «macchina del fango» che credevo appannaggio di ben altre testate. Ma tant’è, i luridi tempi in cui viviamo sono questi, e se un giorno a qualcuno salta in mente di lanciare su Twitter una «caccia al negazionista», tutti si accodano come pecore, senza manco fermarsi un attimo a verificare se l’accusa sia circostanziata, e se l’accusato sia credibile nella parte del colpevole.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. MARIO CALABRESI, Ma l’Olocausto non è un’opinione, LA STAMPA, 20 ottobre 2013
L’incapacità di fare marcia indietro, di rendersi conto degli errori, di scusarsi produce reazioni grottesche, come quella di dipingere La Stampa come una macchina del fango, quando ha solo fatto informazione accendendo una luce su una vera macchina di negazionismo e becero antisemitismo come quella scatenata da Odifreddi con un suo sciagurato post.La cui frase centrale non è chiaramente quella riportata, che da sola non giustificherebbe evidentemente lo scandalo, ma quella precedente e, siccome anch’io amo molto i contesti e detesto le estrapolazioni, vale davvero la pena rispiegare le cose dall’inizio. Non senza aver chiarito che prima di scrivere La Stampa aveva sentito il professore e aveva dato spazio alle sue spiegazioni.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. LUIGI LA SPINA, Un balletto grottesco, LA STAMPA, 17 ottobre 2013
Il lamento è ormai diventato un luogo comune: gli italiani non hanno senso dello Stato. Ma come si fa ad averlo, se neanche lo Stato ha senso dello Stato?
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. IACOPO JACOBONI, Odifreddi scatena la rivolta “Camere a gas? Le conosciamo solo dalla propaganda alleata”, LA STAMPA, 17 ottobre 2013
L’equazione stavolta non torna. E il matematico Piergiorgio Odifreddi, di nuovo, s’infila dentro una polemica che sembra incredibile, ma è sciaguratamente vera.
Succede tutto sul suo blog, pubblicato sul sito di Repubblica. Partendo da un post del matematico su Priebke e i preti lefebvriani, si accende una discussione con interventi vari (e spesso variopinti), fino a che Odifreddi non risponde a un paio di lettori, uno in particolare. Davvero, lo sventurato rispose. Norimberga? «Su Norimberga confesso di essere molto vicino alle sue posizioni. Il processo è stato un’opera di propaganda. I processati hanno dichiarato, con lapalissiana evidenza, che se la guerra fosse andata diversamente, a essere processati per crimini di guerra sarebbero stati gli alleati».
Succede tutto sul suo blog, pubblicato sul sito di Repubblica. Partendo da un post del matematico su Priebke e i preti lefebvriani, si accende una discussione con interventi vari (e spesso variopinti), fino a che Odifreddi non risponde a un paio di lettori, uno in particolare. Davvero, lo sventurato rispose. Norimberga? «Su Norimberga confesso di essere molto vicino alle sue posizioni. Il processo è stato un’opera di propaganda. I processati hanno dichiarato, con lapalissiana evidenza, che se la guerra fosse andata diversamente, a essere processati per crimini di guerra sarebbero stati gli alleati».
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. REDAZIONE, Che strano, sul negazionista Odifreddi tutti gli Indignati Speciali stanno zitti..., IL GIORNALE, 18 ottobre 2013
È uno dei tweet girati ieri sul matematico Piergiorgio Odifreddi, che intervenendo il giorno prima sul proprio blog, su Repubblica.it, a proposito del caso Priebke, ha scritto che ciò che conosciamo sulle camere a gas è quello che ci ha fornito «il ministero della propaganda alleato nel dopoguerra», sfiorando così il negazionismo. Purtroppo però ieri solo Twitter e pochi giornali si sono scandalizzati per le folli dichiarazioni dell'«intellettuale» di Repubblica. E tutti gli Indignati Speciali che quotidianamente ci fanno la morale sulla grande stampa, stranamente, si sono occupati d'altro... Dov'erano ieri i Gramellini, i Severgnini, i Michele Serra, i Corrado Augias, sempre pronti a darci lezioni di correttezza politica, morale e intellettuale? Se l'affermazione di Odifreddi fosse uscita dalla penna di un giornalista o uno scrittore o un politico di «altra area», chissà cosa sarebbe successo... Però è uscita da un intellettuale di Repubblica, e se Repubblica non ha detto niente, forse significa che ha ragione. Le camere a gas sono un'opinione.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. VALERIA GANDUS, Shoah, caro Odifreddi le tue parole pesano come macigni, IL FATTO, 19 ottobre 2013
A riattizzare la polemica sulle parole di Piergiorgio Odifreddi a proposito dell’esistenza, secondo lui non scientificamente dimostrata, delle camere a gas, è arrivato anche un comunicato dal Festival della Scienza, che contesta radicalmente il pensiero del matematico. A me, sinceramente, stare a discutere sugli storici, se adottino un metodo scientifico o no, interessa poco. Mi interessa invece, e molto, che Odifreddi, con la sua affermazione (che più avanti riporto integralmente, perché repetita iuvant) abbia di fatto espresso grandi riserve anche su quanto raccontato dai sopravvissuti. Di più, ha ridotto i loro racconti, incisi nella memoria e nella pelle, a “opinioni” confutabili. Peggio, li ha arruolati al “ministero della propaganda” alleato che, par di capire, come tutti i vincitori avrebbe riscritto la storia, anche quella dello sterminio.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. P. ODIFREDDI, Che cos’è la verità?, ODIFREDDI.BLOGAUTORE., 17 ottobre 2013
Per coloro che si fossero perse le puntate precedenti, mi chiamo Piergiorgio Odifreddi, e sono un logico matematico. Il che significa che ho passato la mia vita a cercare di capire qual è la risposta alla domanda del titolo. Che secondo la leggenda, fu posta da Pilato, anche se poi lui se ne andò senza neppure aspettare che il suo interlocutore provasse a rispondere.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. P. ODIFREDDI, Stabilire la verità storica per legge, ODIFREDDI. BLOGAUTORE. 16 ottobre 2013
La vicenda dei funerali di Priebke ha alla fine assunto un aspetto surreale. Due tipi contrapposti e complementari di fanatismo si sono scontrati di fronte alla salma di un uomo senza vita, dunque una pura cosa inanimata, con meno valore di un animale o un vegetale, dopo che paradossalmente per vent’anni era stata accettata senza grossi problemi la sua presenza a Roma da vivo, quand’era una persona animata.
Ad aggravare il giudizio concorre il fatto che, mentre uno dei due fanatismi contrapposti era quello neonazista, e dunque per sua natura animalesco e viscerale, l’altro si presentava come “di sinistra”. E dunque, almeno in teoria, avrebbe dovuto presupporre una mentalità materialista e razionalista, in grado di distinguere tra persone e cose da un lato, e agire in maniera equilibrata e dialettica dall’altro.
Ad aggravare il giudizio concorre il fatto che, mentre uno dei due fanatismi contrapposti era quello neonazista, e dunque per sua natura animalesco e viscerale, l’altro si presentava come “di sinistra”. E dunque, almeno in teoria, avrebbe dovuto presupporre una mentalità materialista e razionalista, in grado di distinguere tra persone e cose da un lato, e agire in maniera equilibrata e dialettica dall’altro.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. ROBERTO DELLA SETA, Negazionismo e il pericolo del reato, IL MANIFESTO, 18 ottobre 2013
«Siamo di fronte a una di quelle misure che si rivelano al tempo stesso inefficaci e pericolose, perché poco o nulla valgono contro il fenomeno che vorrebbero debellare, e tuttavia producono effetti collaterali pesantemente negativi». Queste parole le scrisse nel 2007 Stefano Rodotà per contestare la proposta, venuta dall'allora ministro della giustizia Mastella, di introdurre nel codice penale il reato di negazionismo, prevedendo la prigione per chi neghi l'esistenza storica della Shoah. Quella norma non venne mai approvata dal Parlamento, ma il giudizio di Rodotà torna attuale dopo che la commissione giustizia del Senato ha dato il primo via libera a un disegno di legge di larghissime intese (dal Pd al Pdl, da Sel ai Cinquestelle) che modificando l'articolo 414 del codice penale stabilisce la reclusione fino a 5 anni per chi «nega l'esistenza di crimini di guerra o di genocidio o contro l'umanità».
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. ALDO GRASSO, Il negazionismo da blog del matematico vanesio, IL CORRIERE DELLA SERA, 20 ottobre 2013
Chi ha un pensiero è parco di opinioni, chi ha solo opinioni pretende di avere un pensiero. Al matematico Piergiorgio Odifreddi piace interpretare il ruolo di martellatore di verità. Non gli è bastata la lettera che un fin troppo generoso Joseph Ratzinger gli ha scritto per contestare le tesi del suo libro Caro Papa ti scrivo , edito nel 2011. Ci voleva qualcosa di più forte che lo restituisse alla ribalta. Così, sul suo blog, rispondendo a un lettore sull’esistenza delle camere a gas, è andato giù pesante: «Non entro nello specifico delle camere a gas perché di esse so appunto soltanto ciò che mi è stato fornito dal “ministero della propaganda” alleato nel dopoguerra, e non avendo mai fatto ricerche, e non essendo uno storico, non posso fare altro che “uniformarmi” all’opinione comune; ma almeno sono cosciente del fatto che di opinione si tratti, e che le cose possano stare molto diversamente da come mi è stato insegnato».
FILOSOFIA DEL DIRITTO. LUIGI FERRAJOLI, Luigi Ferrajoli: "La malagiustizia colpisce soltanto i deboli". Intervista di S. Fiori, LA REPUBBLICA, 18 ottobre 2013
"Perché tanta resistenza all'indulto, soprattutto tra gli elettori democratici? Credo si tratti di un meccanismo perverso, che porta a sospettare sempre e comunque della politica. Un pregiudizio che naturalmente può essere spiegato con l'ultimo ventennio della storia italiana. Quello proposto dal presidente della Repubblica è un atto sacrosanto, che andrebbe illustrato nella sua banale umanità".
IL RITORNO DI VELTRONI. ALDO CAZZULLO, Veltroni: il Pd non può credere di aver già vinto La destra è avanti nei sondaggi, IL CORRIERE DELLA SERA, 20 ottobre 2013
«Penso che Renzi abbia l’ispirazione giusta, però deve coltivare la profondità» Non dobbiamo essere il partito delle tasse
CITTADINANZA AL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE. GISO AMENDOLA, Una carta a misura di globalizzazione, IL MANIFESTO, 17 ottobre 2013
La difesa del costituzionalismo di fronte alle forme di sfruttamento governate dal capitalismo finanziario, È il filo rosso che attraversa l'ultimo saggio di Gaetano Azzariti pubblicato da Laterza. Un obiettivo che deve però fare i conti con l'affermazione di nuovi diritti ancorati a una mutata costituzione materiale e alle forme di vita espresse dai movimenti sociali
VIOLENZA E POLITICA. LE RIVOLTE NEL NORD-AFRICA. VINCENZO COMITO, Quei tumulti in cerca d'autore, IL MANIFESTO, 19 ottobre 2013
Le recenti rivolte nell'Africa mediterranea sono la cartina di tornasole di trasformazioni che rendono sempre più «centrale» quest'area del mondo. Un percorso di lettura
sabato 19 ottobre 2013
SCUOLA. ITALIA. SALVO INTRAVAIA, Gli studenti: una class action contro le classi-pollaio, LA REPUBBLICA, 19 ottobre 2013
Studenti contro le classi-pollaio e questa volta sono i singoli presidi a rischiare di persona. "Abbiamo lanciato una class action contro le classi-pollaio e stiamo pensando di denunciare i singoli capi d'istituto per una situazione che ci sembra ormai intollerabile", dichiara Daniele Lanni, portavoce della Rete degli studenti medi. In questi giorni i ragazzi delle scuole superiori sono alle prese con il calcolo del numero massimo di alunni che, in base alle norme vigenti, può contenere l'aula dove svolgono giornalmente le lezioni. E le segnalazioni di aule fuori norma giunte all'indirizzo bastaclassipollaio@gmail. com predisposto dalla Rete degli studenti medi sono già tantissime.
venerdì 18 ottobre 2013
INTERVISTE EPOCALI 2. FRANCESCA FAGNANI, Michelle Bonev: “La Pascale è lesbica. Silvio Berlusconi mi disse: ‘Mi ricatta’”, IL FATTO, 18 ottobre 2013
Il suo vero nome è Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev. È un’attrice e produttrice. Era parte di quel mondo, ha partecipato alle cene che, sebbene eleganti, prevedono “toccatine e dopocena”, nel 2012 è stata a letto con il premier – sostiene – per ottenere un contratto con Mediaset, e alla fine dice di aver avuto una relazione anche con la fidanzata di Silvio, Francesca Pascale. Questo racconta a Servizio Pubblico Michelle, che dice di sentirsi come una “pentita della società”. Non fa né la santa, né l’ingenua, né la Giovanna d’Arco: ha scelto di scendere a compromessi per convenienza, e lo dice, perché aver toccato il fondo non le è servito, perché “pensava di usare e invece è stata usata”.
INTERVISTE EPOCALI. BEATRICE BORROMEO E MALCOM PAGANI, Lapo Elkann, la rivelazione: “A 13 anni ho subito abusi sessuali in collegio”, IL FATTO, 18 ottobre 2013
Le rivelazioni in una lunga intervista a Il Fatto quotidiano: da quando ho compiuto tredici anni ho vissuto
cose dolorose che poi mi hanno creato grosse difficoltà nella vita. (questo il commento de La stampa)
cose dolorose che poi mi hanno creato grosse difficoltà nella vita. (questo il commento de La stampa)
giovedì 17 ottobre 2013
'POLITICI' DA DIMENTICARE. REDAZIONE, Colaninno (Pd): ‘Conflitto con Alitalia? Da Piaggio 300mila euro, ma vado solo ai cda’, IL FATTO, 17 ottobre 2013
“No, non c’è nessun conflitto di interessi tra la carica che ricopro nel Pd, come responsabile economico, e il mio ruolo di amministratore delegato della Omniaholding”. A spiegarlo è Matteo Colaninno a Filippo Barone durante un servizio mandato in ondata a “La Gabbia”(La7) in cui il giornalista ha chiesto al politico se ci fosse un suo conflitto nel salvataggio di Alitalia, visto che Matteo è il figlio di Roberto Colaninno, presidente di Alitalia.
SCUOLA IN ITALIA. LORENZO VENDEMIALE, Scuola, la legge di stabilità blocca gli stipendi. I sindacati: “Proteste e ricorsi”, IL FATTO, 17 ottobre 2013
Doveva essere la manovra del rilancio. Invece la legge di stabilità sembra aver scontentato tutti. Per Confindustria i passi fatti sono “giusti ma insufficienti“, per la Fiom il provvedimento è “totalmente inadeguato”. Adesso insorgono i sindacati a difesa dei dipendenti pubblici, colpiti dal blocco della contrattazione. E la protesta più dura arriva dal mondo della scuola. La legge di stabilità 2014 è riuscita a ricompattare tutti i sindacati di categoria: Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda il prossimo 28 ottobre si riuniranno a Roma per stabilire modalità della protesta e forme di mobilitazione congiunta. E c’è anche chi, come la Gilda, potrebbe non limitarsi ai soli scioperi, ma addirittura portare il governo in tribunale.
POLITICA E VIOLENZA. LUIGI SPEZIA, Volantino siglato Br davanti alla Procura Annuncia attacchi ai palazzi di giustizia, LA REPUBBLICA, 17 ottobre 2013
BOLOGNA - Attacco ai «palazzi di giustizia». Tre telefonate anonime che annunciano una bomba inesistente al centralino degli uffici giudiziari (collocato dentro la procura in via Garibaldi) e soprattutto, il giorno prima, un volantino a firma Brigate Rosse con la stella a cinque punte, fatto ritrovare sulle scale di uno stabile proprio di fronte alla procura. Non ci sono prove di collegamento tra i due fatti, avvenuti a poche ore di distanza, ma il sospetto sì. Le indagini di carabinieri e Digos sono in corso per riuscire a risalire alla telefonista e per cercare di capire quale sia la reale provenienza del volantino. Secondo le prime valutazioni, sembrano scarse le possibilità che provenga da un cellula brigatista.
martedì 15 ottobre 2013
'POLITICI' DA DIMENTICARE. GISELLA RUCCIA, Ripa di Meana: “12mila euro di vitalizi, ma preoccupati per il nostro avvenire”, IL FATTO, 15 ottobre 2013
Servizio di “Quinta Colonna” (Rete4) sugli stenti e sulla crisi in casa Ripa di Meana. “Anche per noi la vita è cambiata con la crisi – afferma Marina Ripa di Meana – ma da buoni italiani, abbiamo un notevole spirito di adattamento. Non ci spariamo in fronte, eh. Però ci rendiamo conto che c’è”. E snocciola disagi e privazioni a cui ha dovuto cedere insieme al marito, Carlo: “In questa casa prima avevamo tre utenze telefoniche, ora ne abbiamo una. Avevamo due macchine, di cui una importante, una Mercedes. Ora abbiamo una piccola Panda e un motorino”.
GUARDA IL VIDEO: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/15/ripa-di-meana-12mila-euro-di-pensione-ma-siamo-preoccupati-per-nostro-avvenire/249167/
GUARDA IL VIDEO: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/15/ripa-di-meana-12mila-euro-di-pensione-ma-siamo-preoccupati-per-nostro-avvenire/249167/
MIGRANTI DI IERI E DI OGGI. GIGI DI FIORE, Quando i migranti morti in mare eravamo noi, il tremendo naufragio del piroscafo "Sirio", IL MATTINO, 12 ottobre 2013
Corpi in fila sul molo del porto di Cartagena. Senza neanche sacche di plastica a coprirne la vergogna e la dignità calpestata. Volti mediterranei, volti italiani. Uno, due, tre, la conta fu lunga. Arrivò a 293 cadaveri. Immagini del passato, immagini del presente. Centinaia di migranti africani morti negli ultimi otto giorni, in due naufragi sui barconi della speranza. Centinaia di emigranti italiani, annegati sul piroscafo "Sirio" che li portava in Brasile 107 anni fa. Ieri e oggi, storie e memorie.
VEDI ANCHE: http://www.terzaclasse.it/emigrazione/sirio.htm
VEDI ANCHE: http://www.terzaclasse.it/emigrazione/sirio.htm
MASS MEDIA. TELEVISIONI IN ITALIA. LA LOBBY CHE DOMINA IN RAI. M. MOL. Rai, bufera sui megacompensi: salta lo show di Crozza da 475mila euro a puntata, IL MATTINO, 15 ottobre 2013
Politica, economia o tutte e due? A casa Rai cresce la polemica sui cachet artistici. L’altra sera Renato Brunetta, membro della Vigilanza (e ospite ruvido di Che tempo che fa) ha sollevato in diretta il tema del nuovo contratto di Fabio Fazio (5 milioni e 400 mila per tre anni, Sanremo compreso) e ieri ha rincarato la dose con un’interrogazione (nelle settimane passate aveva parlato dell’equilibrio politico degli ospiti del talk).
lunedì 14 ottobre 2013
DEMOCRAZIA IN EUROPA. DIALOGO FRA M. CACCIARI ED E. SCALFARI. LA REPUBBLICA DELLE IDEE. ottobre 2013.
GUARDA IL VIDEO: http://video.repubblica.it/dossier/repubblica-delle-idee-2013/scalfari-e-cacciari-a-rep-idee-dialogo-sulla-democrazia-integrale/142846/141383?ref=HREC1-18
MASS MEDIA. TELEVISIONI. IL CASO FAZIO. REDAZIONE, Brunetta scrive alla Vigilanza Rai: «Anomalo che a Fazio sia rinnovato il contratto ora», IL CORRIERE DELLA SERA, 14 ottobre 2013
Il capogruppo del Pdl accusa: il conduttore ha subordinato il rinnovo del contratto alla sua partecipazione a Sanremo
LA SCUOLA IN ITALIA. NUOVI LICEI MUSICALI. ELISABETTA ROSASPINA, Liceo musicale Zucchi, il fiore all’occhiello di Monza non ha i soldi per gli strumenti, IL CORRIERE DELLA SERA, 14 ottobre 2013
Insegnanti precari, concorrenza con i conservatori e pochi posti
domenica 13 ottobre 2013
POLITICI DA DIMENTICARE. IL RITORNO DI FINI. REDAZIONE, Fini prepara la nuova fondazione "Liberadestra", LIBERO, 10 ottobre 2013
Dopo tanto silenzio è tornato. Gianfranco Fini ci riprova. Non gli è bastato il flop di Futuro e Libertà alle ultime elzioni. L'ex presidente della Camera è "recidivo" e così sogna un altra avventura politica, forse un altro fallimento. Fini prepara il gran ritorno in politica con una fondazione, "Liberadestra". Un think thank per rifondare la destra italiana. L'obiettivo è quello di radunare gli le anime della destra disperse dopo la diaspora del 2010 scattata subito dopo la scissione con il Pdl. A raccontare il nuovo progetto di Fini è Repubblica. Da sottolineare il significativo ritorno della parola "Destra". Fini però ha posto un veto esplicito: nessun politico dell'ex An o Fli potrà aderire. Ci ha lavorato a lungo, nelle settimane infinite che l'hanno visto per la prima volta dopo decenni lontano dal Parlamento.
mercoledì 9 ottobre 2013
LE PENSIONI DEI POLITICI. PRIMO DI NICOLA, Vitalizi, tutti i nomi, L'ESPRESSO, 4 ottobre 2013
Ecco i dati del 2013. I parlamentari con l'asterisco sono quelli non rieletti alle ultime elezioni e che hanno avuto l'assegno calcolato con il nuovo sistema contributivo (pro rata) entrato in vigore il 1° gennaio 2012
CONSULTA IL DATABASEhttp://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/10/02/news/pensioni-d-oro-tutti-i-nomi-1.135600
lunedì 7 ottobre 2013
CULTURA DI MASSA ALL'EPOCA DI BERLUSCONI. ANGELO FERRACUTI, Se questo è un libro, IL MANIFESTO, 2 ottobre 2013
Che in Italia in questo venticinquennio non ci sia stato un blocco culturale capace di avversare la cultura neoliberista e lo scempio berlusconiano è fuori di dubbio. Ma non per sua debolezza strutturale, per mancanza di strumenti, bensì perché non c'era nella realtà, mancava di protagonisti coraggiosi, di uomini liberi, veramente indignati, pronti a dare battaglia, fare opposizione nei luoghi che contano dove si produce senso e consenso (editoria, radio, televisione, cinema). Anzi, dell'antiberlusconismo in alcuni casi molti di loro hanno fatto persino un mercato.
LA DENUNCIA
Il pamphlet di Culicchia, la recensione di Bajani
Il nuovo pamphlet di Giuseppe Culicchia si intitola «E così vorresti fare lo scrittore» (Laterza editore), ed è un'analisi sarcastica di come è cambiata la «filiera del libro» rispetto a un passato neppure troppo lontano. È a partire da esso che Andrea Bajani ha scritto, due giorni fa su Repubblica, un lungo articolo in cui analizza la situazione attuale, alla luce dei danni prodotti dal berlusconismo. Se un tempo l'esigenza fondamentale era quella di assaporare un testo attraverso la lettura, oggi la situazione appare rovesciata: prevale l'esigenza di scrivere, in un panorama inflazionato di libri che nessuno vuole però leggere. Così i libri, da oggetti di culto, si stanno trasformando in periodici dalla vita breve, simili ai giornali e destinati nella gran parte dei casi al macero. Viceversa, gli editori si affannano a proporre scrittori esordienti, senza essere disposti a supportarli in caso di insuccesso o non raggiungimento delle aspettative. Insomma, l'editoria in Italia è diventata una questione di profitto: si scrivono troppi libri, senza più tener conto della qualità, con traduzioni pessime e numerosi refusi. In un mercato bulimico e vorticoso, ad appena due mesi dall'uscita sono considerati già vecchi e superati dalla stampa, e non vengono più recensiti.
LA DENUNCIA
Il pamphlet di Culicchia, la recensione di Bajani
Il nuovo pamphlet di Giuseppe Culicchia si intitola «E così vorresti fare lo scrittore» (Laterza editore), ed è un'analisi sarcastica di come è cambiata la «filiera del libro» rispetto a un passato neppure troppo lontano. È a partire da esso che Andrea Bajani ha scritto, due giorni fa su Repubblica, un lungo articolo in cui analizza la situazione attuale, alla luce dei danni prodotti dal berlusconismo. Se un tempo l'esigenza fondamentale era quella di assaporare un testo attraverso la lettura, oggi la situazione appare rovesciata: prevale l'esigenza di scrivere, in un panorama inflazionato di libri che nessuno vuole però leggere. Così i libri, da oggetti di culto, si stanno trasformando in periodici dalla vita breve, simili ai giornali e destinati nella gran parte dei casi al macero. Viceversa, gli editori si affannano a proporre scrittori esordienti, senza essere disposti a supportarli in caso di insuccesso o non raggiungimento delle aspettative. Insomma, l'editoria in Italia è diventata una questione di profitto: si scrivono troppi libri, senza più tener conto della qualità, con traduzioni pessime e numerosi refusi. In un mercato bulimico e vorticoso, ad appena due mesi dall'uscita sono considerati già vecchi e superati dalla stampa, e non vengono più recensiti.
LA CHIESA DA RIFORMARE. MARCO MARZANO, La svolta carismatica di Bergoglio, IL MANIFESTO, 2 ottobre 2013
L'adesione dei singoli diventa «fatto privato», «questione personale»
POTERI A CONFRONTO. STATO LAICO E STATO DELLA CHIESA DI FRONTE ALLE RIFORME. SINGOLARI ANALOGIE DEL PRESENTE. ROBERTO MONTEFORTE, «Così Papa Francesco cambierà la Chiesa», L'UNITA', 6 ottobre 2013
La riforma della Curia sarà condivisa, l’orizzonte è l’applicazione del Concilio Vaticano II: a questo si ispirano le scelte di Papa Francesco e la sua rivoluzione gentile. Lo afferma il cardinale honduregno Oscar Maradiaga, presidente della Caritas internazionale, che il pontefice ha voluto a capo del Consiglio dei cardinali, il nuovo organismo (il G8) composto da porporati di tutti e cinque i continenti, chiamato a consigliarlo proprio sulla riforma della Curia e sulle scelte di governo della Chiesa. Papa Bergoglio ha voluto che lo accompagnassero nel suo pellegrinaggio ad Assisi dopo tre giorni di lavoro.
sabato 5 ottobre 2013
TEORIE DEL POTERE. SUSAN GEORGE, L'intero pianeta è sotto scacco, IL MANIFESTO, 4 ottobre 2013
Un intervento della sociologa americana, ospite al festival Internazionale di Ferrara. Le «autorità illegittime» dell'Europa sono le imprese transnazionali: come un governo ombra, agiscono attraverso le lobby e gli oscuri comitati di esperti, decidendo tutto ciò che riguarda la nostra vita quotidiana
Susan George, sociologa, politologa e scrittrice franco-statunitense, dirige il Transnational institute di Amsterdam. Ha fatto parte del comitato direttivo di Greenpeace International e di Corporate Europe Observatory. Il suo ultimo libro è «Come vincere la guerra di classe» (Feltrinelli).
Susan George (born June 29, 1934) is a well-known Franco-American political and social scientist, activist and writer on global social justice, Third World poverty, underdevelopment and debt. She is a fellow and president of the board of the Transnational Institute in Amsterdam. She is a fierce critic of the present policies of the International Monetary Fund (IMF), World Bank (IBRD) and what she calls their 'maldevelopment model'. She similarly criticizes the structural reform policies of the Washington Consensus on Third World development. She is of U.S. birth but now resides in France, and has dual citizenship since 1994.
venerdì 4 ottobre 2013
RELIGIONE E POLITICA. LE TEORIE DI JURGEN HABERMAS. ALESSANDRO SANTAGATA, La nazione cattolica è solo una chimera, IL MANIFESTO, 1 ottobre 2013
Una critica a Jürgen Habermas e alla sua idea di un «ritorno alle religioni» nello spazio pubblico
CRIMINOLOGIA. I SISTEMI DI DETENZIONE IN OCCIDENTE. VALERIO GUIZZARDI, Il panopticon della povertà, IL MANIFESTO, 3 ottobre 2013
Dopo gli Stati Uniti, la svolta neoliberista del sistema detentivo sbarca in Italia. Crescono i detenuti, il superaffollamento delle celle, ma non decolla la privatizzazione della gestione delle prigioni. Un percorso di lettura sul carcere come una istituzione finalizzata al controllo sociale di una popolazione sempre più impoverita
giovedì 3 ottobre 2013
ITALIA. TEORIE POLITICHE. MARCO BASCETTA, L'autonomia perduta della sinistra. Recensione a Mario Tronti, Critica del presente, IL MANIFESTO, 26 settembre 2013
Nell'ultimo libro di Mario Tronti «La critica del presente» il lessico politico del Novecento è messo alla prova per definire una sinistra non subalterna. Da qui la critica dell'autore ai movimenti sociali, ritenuti «un'istanza simbolica». Ma così facendo l'obiettivo di una «potenza politica organizzata» rimane una visione
POLITICA E VIOLENZA. MARCO REVELLI, Occhio alle parole, IL MANIFESTO, 26 settembre 2013 - SULL'USO DELLA PAROLA 'TERRORISMO'
«Nessuno fermerà l'opera decisa dallo Stato». Così Angelino Alfano al cantiere Tav di Chiomonte, dove si è preso una breve pausa montana nel faticoso lavoro che l'ha impegnato in queste settimane per tentare di mantenere in corsa il più celebre frodatore dello Stato della storia italiana. Nello stesso giorno in cui il filosofo - ed europarlamentare - Vattimo viene indiziato di reato dalla Procura di Torino. E pochi giorni dopo l'ignobile aggressione verbale ai danni di Stefano Rodotà, accusato addirittura di «giustificare» il terrorismo per aver definito, con rigorosa scelta dei termini, «deprecabile, ma comprensibile» uno sciagurato proclama proveniente dal fondo di una galera. L'episodio non meriterebbe altro spazio - è già stato ampiamente trattato - se non chiamasse in causa, anch'esso, il Tav. E se non rivelasse una curvatura inquietante del nostro assetto politico e comunicativo. Val la pena dunque soffermarci ancora un po', a cominciare dal livello, di per sé rivelatore, del linguaggio.
CORRUZIONE IN ITALIA. MARCO ZATTERIN, In Italia la corruzione pesa 60 miliardi È la metà del totale europeo, LA STAMPA, 3 ottobre 2013
Rapporto di Bruxelles sugli appalti: truccata una gara su dieci
mercoledì 2 ottobre 2013
TEORIE POLITICHE. RELIGIONE E POLITICA . BARISON, Chiesa: sul dialogo tra Scalfari e Bergoglio. Il tramonto della teologia politica – IL FATTO, 1-4 ottobre 2013
Dopo l’uscita dell’intervista di Scalfari a Bergoglio, che fa seguito a un sorprendente scambio epistolare tra il Pontefice e il fondatore di “Repubblica”, mi pare opportuno tentare una riflessione filosofica almeno un poco articolata sul loro confronto. Per ragioni di lunghezza (si tratta pur sempre di ragionamenti difficilmente ‘comprimibili’), ho deciso di scorporare il mio intervento in quatto diversi articoli, che usciranno con cadenza giornaliera.
martedì 1 ottobre 2013
MISTERI ITALIANI. IL 'CASO MORO' E LE TRATTATIVE SEGRETE. UNA PROPOSTA DI LEGGE PER CANCELLARE IL SEGRETO DI STATO SULLE VICENDE OSCURE DELLA PRIMA REPUBBLICA, di MARIO FAGOTTO
In una conferenza tenuta a Spoleto venerdì 27 settembre lo storico M. Gotor ha sostenuto che, durante la lunga e tormentata vicenda che vide come protagonista l'esponente della DC Aldo Moro, rapito e tenuto segregato per 55 giorni dalle Brigate rosse, il Vaticano fu protagonista di una iniziativa segreta con lo Stato italiano. Per il rilascio di Moro la Chiesa sarebbe stata disposta a pagare una somma di denaro (piuttosto ingente per quei tempi) ai brigatisti. La proposta non fu accettata perché in tal modo i brigatisti sarebbero stati, di fatto, finanziati e messi nelle condizioni di progettare atti terroristici altrettanto letali di quelli fino ad allora compiuti.
POLITICI DA DIMENTICARE E CON DOPPI STIPENDI. DA REPORT, La sottosegretaria con due stipendi attacca Report, IL CORRIERE DELLA SERA, 1 ottobre 2013
GUARDA IL VIDEO:
http://video.corriere.it/sottosegretaria-de-camillis-attacca-report/2a8ee2ae-2a83-11e3-b898-f13adc0c04f6
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