lunedì 21 ottobre 2013

DIRITTI DELLE DONNE. S. MAZZOCCHI,

La promozione del bene comune è il volto nobile della politica. E in nome di questa "eleganza", che vuol dire progresso culturale e sociale e "apertura agli altri e alle altre", la Fondazione Nilde Iotti manda in libreria un piccolo volume che costituisce un importante e significativo passo avanti verso quell'obiettivo  di " formazione, memoria e valorizzazione delle competenze femminili" che essa si propone.  Le leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia (Ediesse), è una summa e un'analisi delle norme volute dalle donne dalla Costituente a oggi; leggi che se non  sono riuscite a colmare ogni disparità di genere e che hanno certamente fatto da volano per garantire la dignità femminile e  potenziare i diritti di tutte.



Un'iniziativa preziosa  che rende onore alle donne, sottolinea Livia Turco nell'introduzione al libro "onore alle protagoniste della nascita e della costruzione della nostra Repubblica." Non solo con il loro lavoro le donne hanno contribuito a tenere in piedi il nostro Paese quando la guerra e il nazismo l'hanno messo in ginocchio allontanando gli uomini dal sistema produttivo e da quello terziario, ma è stato grazie alle loro battaglie se hanno ottenuto il voto subito dopo il conflitto e se, nei decenni successivi, sono finalmente arrivate leggi come quella per sottrarre all'illegalità il dramma dell'interruzione della gravidanza, di percepire pari salario per pari lavoro, la possibilità di accedere a tutte le professioni, il nuovo diritto
di famiglia e le norme che consentono il divorzio. O se è stata finalmente cancellata l'impunità per il cosiddetto delitto d'onore e per il reato di adulterio. Insomma le donne, dalla Costituente in poi, hanno determinato un cambiamento profondo e senza ritorno della nostra società, e trasformato le condizioni di vita  e il costume del nostro Paese.

  Il valore del cammino compiuto dal dopoguerra a oggi emerge già nella raccolta delle  leggi elencate  in ordine cronologico contenuta nel libro; le lotte, la fatica, i sacrifici e anche i compromessi che hanno permesso di raggiungere lo scopo. "Il diritto di voto alle donne, le costituenti e Donne e costituzione" sono i temi introduttivi, rispettivamente a cura di Livia Turco, già parlamentare e ministro e di Francesca Russo, docente di storia delle Dottrine politiche all'università Suor Orsola di Benincasa di Napoli. Numerose le parlamentari , le donne delle istituzioni e della cultura che hanno preso parte al progetto e curato le puntuali schede tematiche di cui il libro è composto : dalla rappresentanza elettiva femminile (Rita Palanza), alla necessaria riforma delle Istituzioni (Claudia Mancina), fino alle Pari opportunità in Europa (Francesca Marinaro) o alle Politiche di genere in Europa (Donata Gottardi.)

In chiusura le riflessioni di una giovane donna, Elena Cicconi, che sottolinea quanto l'informazione sulle leggio ottenute  possa costituire la base per far valere i diritti conquistati e per andare avanti. Un intervento che ha il valore di un passaggio di testimone tra generazioni.

Livia Turco, a chi è rivolto questo libro?
Un libro sulle leggi volute dalle donne è soprattutto per i giovani. Un libro che onora le Madri della Nostra Repubblica  raccontando il loro concreto operare, le loro battaglie e le loro conquiste che hanno cambiato in profondità'il nostro Paese. Ai giovani dimostriamo con le date e con i fatti che la nostra  è una  Repubblica  che ha dei Padri e delle Madri. Le 21 costituenti, le donne che parteciparono nel '47 alla stesura della nostra Costituzione,  sono le Madri della nostra Repubblica e, sebbene allora fossero giovani e poco conosciute, hanno contribuito  tutte e in modo determinante a scrivere la Costituzione più' bella del mondo. Il libro dedica loro un bel saggio scritto da Francesca Russo e si rivolge alle giovani generazioni ma anche agli adulti, donne e uomini. A partire da quelli che sono entrati per la prima volta in Parlamento. Quanti sanno che le donne sono entrate in magistratura solo nel 1963 e che il delitto d'onore fu abrogato solo nel  1981?Quanti conoscono le tante leggi sociali e del lavoro che contengono diritti. I quali, per essere esigibili, devono essere conosciuti.

C’è un filo rosso che attraversa le leggi promosse dalle donne in sessant’anni di lavoro e di battaglie?
Il filo rosso e' la promozione della dignità della persona attraverso l'inclusione sociale, l'inserimento nel lavoro, la lotta alle discriminazioni, la valorizzazione dei legami familiari. Queste leggi sono ispirate e mirano ad un sistema di welfare solidale, attivo,che prende in carico ciascuna persona all'interno di uno sviluppo economico che valorizzi le risorse umane. Delineano altresi' una dimensione della cittadinanza che deve essere, per tutti cittadinanza sociale, civile e politica. Come dimostrano anche i fatti di questi giorni relativi alle scelte economiche e sociali. Applicare le leggi conquistate dalle donne sul lavoro, sul welfare, sulla scuola, contro le violenze, significa compiere scelte di governo con un preciso indirizzo, quello dell'equità sociale .

Quale valore può avere un libro come questo per le ragazze di oggi?
Cercheremo di portare il nostro libretto nelle scuole, coinvolgendo le ragazze e gli insegnanti. Vogliamo far riflettere i giovani su alcune date del percorso compiuto, per dimostrare quanto è stata lunga e faticosa la battaglia delle donne per i loro diritti e quanto bene essa ha fatto al nostro Paese. Racconteremo  quanto è bello avere degli ideali, e ritrovarsi in tante per realizzarli. Quanto e' bello stare insieme, sentirsi una forza collettiva. Diremo loro che nulla è però scontato, perché purtroppo si può anche tornare indietro. Diremo che noi abbiamo avuto dei sogni e abbiamo cercato di perseguirli. Chiederemo quali sono i loro sogni.

Nessun commento:

Posta un commento