mercoledì 24 aprile 2013

RENZI: "SONO PARACULO FIN DA PICCOLO". ALDO CAZZULLO, Renzi: è Berlusconi che non mi ha voluto, IL CORRIERE DELLA SERA, 24 aprile 2013

STRALCI DALL'INTERVISTA.
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Il tono di Renzi è cortese, quasi affettuoso. Dall'altra parte si sente una voce stanca, un po' affranta, ma non seccata, anzi. Il «segretario» diventa rapidamente «Pier Luigi». Il sindaco scherza: «Pensa un po', sto andando a una mostra su Machiavelli, indovina chi è il curatore? Giuliano Amato. Cosa devo dirti, sono paraculo fin da piccolo» dice con un sorriso autoironico. (…)



Ma lei, Renzi, non teme che andare a Palazzo Chigi senza passare dalle urne sarebbe stata una forzatura, avrebbe rischiato di bruciarla? «A me piace rischiare. E, se il capo dello Stato chiama, come fai a dirgli di no? In ogni caso, l'ipotesi non esiste. La sensazione è che sia Berlusconi a non volermi. E questo forse aiuta a chiarire l'equivoco una volta per tutte». L'equivoco sarebbe una presunta sintonia tra lui e il Cavaliere; mentre Renzi è convinto che Berlusconi lo veda come il fumo negli occhi perché lo considera il suo avversario più pericoloso, da non attaccare frontalmente perché non sgradito all'elettorato moderato, ma da mettere fuori gioco con il volenteroso contributo dei suoi stessi compagni di partito. E il fatto che in una riunione durissima della direzione Pd, in cui si sono succeduti interventi di tutti contro tutti - Marini contro Franceschini, Bindi contro Marini, Finocchiaro contro Bindi... - il nome di Renzi per una volta non sia stato divisivo, per il sindaco rappresenta una svolta. Quanto a D'Alema, non c'è alcun «patto di ferro», occulto o esplicito; c'è piuttosto un accordo di non belligeranza dopo gli scontri dei mesi scorsi (…)

Il taxi è arrivato al Vittoriano. Dentro attende Amato, con cui Renzi converserà per dieci minuti. Resta, al di là della storica rielezione di Napolitano, l'amarezza per il killeraggio contro Prodi. Al solo nominargli il fondatore dell'Ulivo, Renzi scatta: «Sono stato l'unico con cui Prodi non se l'è presa. Conservo gli sms che mi ha mandato prima, durante e dopo la votazione in cui è stata affossata la sua candidatura. E li conserverò per sempre, perché Prodi è stato molto carino con me, pure nel momento più nero. Io l'ho appoggiato con convinzione, anche se questo mi ha fatto perdere qualcosa nell'elettorato del centrodestra. Non ho nulla da rimproverarmi. I miei l'hanno votato tutti, tranne uno, credo anche di sapere chi è. Sono stato leale pure con Bersani: Marini non mi pareva l'uomo giusto e l'ho detto apertamente. E sono contento di aver tirato fuori il nome di Chiamparino. L'ho proposto anche a Berlusconi, che però non l'ha voluto. Ma sono convinto che tornerà presto utile al Paese».

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