mercoledì 21 novembre 2012

ITALIA. TELEVISIONI, MONOPOLI E STRANE COMPAGNIE. CORRADO ZUNINO, Nelle carte Bpm il finanziamento per Abc Tv che occupava frequenze per Mediaset, LA REPUBBLICA, 31 maggio 2012

ROMA - Quella sconosciuta tv sul digitale terrestre, canale Abc, che a tutte le ore offriva approfondimenti sui provvedimenti del Consiglio dei ministri del centrodestra, girava senza filtro le veline dei ministeri del governo Berlusconi, era un "tappo" Mediaset. Serviva a tenere occupata una frequenza, in attesa che la grande tv commerciale posizionasse i suoi canali e ritrovasse, successivamente, uno spazio in più. Sta emergendo questo dall'inchiesta della Procura di Milano, che ha portato all'arresto del banchiere Massimo Ponzellini disvelandone la rete di amicizie politico-criminali e la contiguità con il berlusconismo televisivo.



La televisione Abc, nata con il digitale terrestre maturo, siamo nel settembre 2011, posizionata nella fascia immediatamente successiva alle tv di primo ascolto (canale 33, appunto), era stata creata dalla società Alphabet, consorzio che racchiudeva sette fra spa, srl e fondazioni. La più importante di queste era Interattiva e controllava il 70 per cento della società madre.

Amministratore unico e unico socio di Interattiva è, tuttoggi, Ilaria Sbressa, quarantenne di Cagliari. Già, Ilaria Sbressa, bellezza aggressiva, laureata in informatica con il massimo dei voti. Sposata bene. Il 21 giugno 2010 si era unita ad Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali Italia di Mediaset e presidente di Dgtvi, l'associazione italiana per lo sviluppo e la promozione del digitale terrestre (dentro il consorzio c'è Mediaset, ma anche la Rai,
Telecom, Sportitalia, alcuni broadcaster minori). Il matrimonio civile quel giorno fu celebrato proprio da Paolo Romani, uomo di formazione e affermazione Mediaset, già sottosegretario alle delicate Comunicazioni e nell'ultimo governo Berlusconi ministro dello Sviluppo. Fra gli invitati, Fedele Confalonieri. E uomini Rai-Set come Agostino Saccà e Giancarlo Leone.

Il racconto delle carte della Procura di Milano ha messo in evidenza come la Banca Bpm nelle ultime stagioni fosse diventata a servizio del centrodestra in carica, Lega compresa. In una intercettazione telefonica tra il braccio destro del banchiere Ponzellini, Antonio Cannalire, e lo stesso Paolo Romani, si ascolta l'ex ministro interessarsi per un finanziamento da 500mila euro nei confronti di Ilaria Sbressa. Serviva, appunto, per il canale Abc. L'intraprendente Sbressa si era mossa per tempo con Cannalire, uomo dedicato dalla Bpm alle pratiche politico-istituzionali. Nel dettaglio, Cannalire chiamò la segretaria dell'allora ministro Romani ed esordì così: "Mi dice il mio capo, Ponzellini, finché c'abbiamo una banca si può invitare stasera Paolo a cena". Il gip Cristina Di Censo ha scritto ancora: "L'imprenditrice Sbressa, mirando a ottenere un finanziamento di 500mila euro dalla Bpm, si è rivolta direttamente a Cannalire, il quale a sua volta ha ricevuto una sollecitazione dell'allora ministro Paolo Romani ("che gli avrebbe fatto pelo e contropelo per il fatto che la pratica di finanziamento della Sbressa era bloccata da un mese")".

L'intervento di Romani per l'amica mirava senz'altro ad aiutare un'imprenditrice di scuderia, ma l'ipotesi investigativa si spinge oltre e immagina che Abc Tv, "partner televisivo nazionale di aziende pubbliche e private, di ministeri, enti no profit, ordini professionali", così annunciava il suo lancio lo scorso settembre, sia nata per mantenere con i suoi programmi a basso ascolto una frequenza in caldo all'azienda Mediaset. Un mese dopo quel battesimo in digitale il governo Berlusconi sarebbe caduto, quindi il governo Monti avrebbe abbandonato il "beauty contest" (gara per le frequenze che favoriva Mediaset e Rai) per aprire gli spazi del digitale a un'asta pubblica. Abc Tv, viste le novità politico-istituzionali, avrebbe chiuso ogni trasmissione sul canale 33

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