martedì 26 marzo 2013

3. SOCIOLOGIA DEL MOVIMENTO 5 STELLE. FRANCESCO ALBERONI, Grillo è un rottame del cattivo Novecento, IL GIORNALE, 25 marzo 2013


In un precedente articolo ho scritto che il Movimento Cinque Stelle ha una ideologia che ricorda da vicino alcuni movimenti del primo Novecento come l'anarchismo e il leninismo. Considera l'attuale società e il sistema politico parlamentare occidentale fondato sui partiti irreparabilmente malati e corrotti e gli individui che ne fanno parte asserviti, ottenebrati, incapaci di capire il messaggio.



Il Movimento Cinque Stelle perciò non deve prendere accordi con nessuno dei partiti esistenti perché ai suoi occhi sono delle formazioni patologiche e corruttrici che un giorno verranno spazzate via. I suoi militanti non devono tenere rapporti, discutere, rispondere alle domande della stampa e della televisione, che sono sempre menzognere e ostili. E devono evitare anche il contatto personale con coloro che non fanno parte del Movimento, non fare amicizia, non dare loro confidenza per non contaminarsi e indebolirsi. I militanti devono discutere e parlare solo fra loro e in modo riservato o via web. Tutti coloro che sono fuori dal Movimento devono essere considerati dei potenziali nemici. Nei movimenti totalitari vale la regola che chi non è con me, è contro di me.
Noi consideravamo definitivamente morti e sepolti i movimenti totalitari del primo Novecento. Ritenevamo accettata da tutti la democrazia parlamentare. Invece la crisi li ha evocati: gli Indignados in Spagna, i Pirati in Germania e certamente il Movimento di Grillo, il più ideologico e il più organizzato. Il suo obiettivo è raggiungere il 100% dei parlamentari, cambiare la Costituzione sopprimendo i partiti, sostituire le elezioni tradizionali con la democrazia diretta e fare leggi che rendono virtuosa la società. Finora non viene preso sul serio, molti lo considerano una stranezza, ma sull'Europa incombe una gravissima crisi: i disoccupati aumentano, aumenta la gente disperata. Dopo la grande guerra e la crisi del 1929, la gente disperata ha dato il potere a partiti totalitari perché non si fidava più dei partiti tradizionali. Potrebbe succedere ancora e con conseguenze catastrofiche come allora.

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