lunedì 13 maggio 2013

PER NON DIMENTICARE. IL VATICANO RESTA UNA MONARCHIA ASSOLUTA. GIACOMO GALEAZZI, Il giallo della rinuncia del Papa al titolo di “Sovrano della Città del Vaticano”, LA STAMPA, 13 maggio 2013


La formula dei due papi nell’annuario pontificio e il “giallo” di una formula abbreviata che stamattina ha fatto gridare i mass media ad una rinuncia di Bergoglio al titolo di sovrano della Città del Vaticano. Il vescovo di Roma Francesco e l’emerito Ratzinger figurano nell’edizione 2013 presentata questa mattina e in un primo momento era sembrato appunto che Bergoglio avesse rinunciato al titolo di Sovrano della Città del Vaticano.



«Ma poi la sala stampa della Santa Sede ha precisato che il titolo resta -commenta il seguitissimo Papa Ratzinger Blog-. Era comunque difficile immaginare che il Vaticano si trasformasse in una monarchia costituzionale o in una Repubblica parlamentare».

L’ultima edizione dell’annuario pontificio, presentata questa mattina al Papa, reca sul frontespizio una formula inedita su Roma «sede del Vicario di Gesù Cristo, successore di San Pietro, Principe degli Apostoli». Inoltre la pubblicazione registra la presenza di due papi, Francesco, «vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale, Primate d’Italia, Arcivescovo e Metropolita della Provincia Romana» e Benedetto XVI «Sommo Pontefice emerito», a chiarimento delle dispute giuridiche che si sono moltiplicate negli ultimi tre mesi. La formula sui due papi è riportata nella pagina dell’Annuario pontificio relativa alla diocesi di Roma. Dopo la dizione relativa a papa Francesco, l’annuario precisa: «Il governo spirituale della diocesi di Roma è affidato al Vicario Generale di Sua Santità: Eminentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Agostino Vallini; per la Città del Vaticano è vicario Generale l’Arciprete «pro tempore» della Basilica papale di San Pietro in Vaticano: Eminentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Angelo Comastri».

Sotto alla citazione di Benedetto XVI come «Sommo pontefice emerito», ci sono alcune righe di biografia di Joseph Ratzinger, che si concludono con: «rinuncia il 28 febbraio 2013». Inoltre papa Ratzinger è registrato nella «Serie dei sommi pontefici», dopo Giovanni Paolo II, con la data di elezione e con “28.II.2013”. Questa ultima data rimanda a una nota in cui si precisa che si tratta della data della rinuncia. Nella «Serie dei sommi pontefici», dopo Benedetto XVI è registrato Francesco, con nome e data di elezione. La sala stampa della Santa Sede ha precisato che Papa Francesco rimane «Sovrano della Città del Vaticano».

La sala stampa aveva inizialmente distribuito una fotocopia della pagina 1 del nuovo annuario pontificio nella quale vi è la formula semplificata delle qualifiche del Pontefice: Vescovo di Roma, Sommo Pontefice della Chiesa universale, Primate d’Italia, Arcivescovo e Metropolita della Provincia Romana. Nella stessa pagina figura (motivo per cui la sala stampa aveva distribuito quella pagina) la qualifica ufficiale di Benedetto XVI: «Sommo Pontefice emerito».

In un successivo momento, il vicedirettore della sala stampa, padre Ciro Benedettini, ha mostrato ai cronisti la pagina del nuovo annuario nel quale compare la lista completa delle qualifiche del Papa e che non cambia rispetto alla edizione del 2012, quando Papa era Benedetto XVI. Papa Bergoglio rimane anche le altre qualifiche papali: Vicario di Gesù Cristo, Successore di San Pietro, Principe degli Apostoli, Servo dei Servi di Dio e, appunto, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano. La formula sui due papi è riportata nella pagina dell’Annuario pontificio relativa alla diocesi di Roma.

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