domenica 19 gennaio 2014

IL CASO RENZI & C. C. SAVIANO, Renzi-Berlusconi, in Rete la delusione dei militanti Pd: non va giù la "profonda sintonia", LA REPUBBLICA, 19 gennaio 2014

Migliaia di osservazioni, di critiche, di analisi. Di opinioni. Ogni secondo, ogni gesto, ogni aspetto della giornata che entrerà negli annali della politica italiana come quella del lungo faccia a faccia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, passa sotto il microcospio della rete. Alta partecipazione. Un elevato grado di coinvolgimento, almeno per chi affida ai social network impressioni e giudizi sulla sfera pubblica del Paese. Tra ironia e cinismo, militanti - dell'una e dell'altra parte - delusi o festanti. E cittadini che, al di là della "sintonia profonda", chiedono di conoscere, con trasparenza e immediatezza, le caratteristiche del sistema elettorale con cui sceglieranno i proprio rappresentati in Parlamento.  



A immaginarla come una messa in scena, il "democratico deluso" sarebbe uno dei ruoli più richiesti. "Le regole del futuro della nazione le scrivi con uno che dovrebbe stare in galera o ai domiciliari? Auguri, mai più Pd", scrive Gaetano Ferrari sulla pagina Facebook di Matteo Renzi, dando così il proprio contributo ad un coro che va avanti da giorni. Poi Maria Rosa Badagliacca, che così argomenta la propria insofferenza: "Non voglio riconoscere quale volontà del partito che ho votato fino ad oggi, quella di stringere qualsivoglia accordo con un bieco pregiudicato". E aggiunge: "Mi sono illusa che il nostro partito cominciasse a parlare di progetti politici, invece di perpetuare il ventennale sterile antiberlusconismo. Ma questo non significa andarci necessariamente a braccetto".

Malumore che cresce anche dopo la fine del faccia a faccia. In tanti non digeriscono quella "profonda sintonia" con cui Renzi commenta l'incontro sulle riforme. Luigi Contessa: "Certo che profonda sintonia te la potevi risparmiare, Matteo. Va bene l'incontro, ma questo no". Giulio Sarus: "Quindi, per la proprietà transitiva, milioni di elettori alle primarie sono in sintonia con Berlusconi...". Maria Ferraris: "Che Renzi incontri Berlusconi mi va bene. Che ci sia profonda sintonia, no". Gianna Cecchi: Renzi dice di essere in sintonia con Enrico Letta, con Giuliano Pisapia e adesso con Berlusconi. Non è un segretario, è un metronomo". 

Poi chi dà credito a Renzi. Chi non dubita della sua integrità. E nel suo progetto di "cambiare verso" al Paese. Perché "ogni tentativo di incontro per capire, approfondire, dibattere sul nostro futuro va sperimentato, senza perdere tempo", scrive su Twitter Carla Capecchi. I sostenitori della linea del segretario sono numerosi. C'è chi incita: "Matteo bravo, stai mandando in soffitta vent'anni di sconfitte o di mezze vittorie". Non solo. Le mosse del sindaco di Firenze sembrano aprire nuovi territori di consenso per il Partito Democratico. Su Facebook, Elia Valdemarca scrive: "Non ho mai votato per il Pd, ma se continua così le garantisco il mio voto".

Sull'altro versante del campo politico, i berluscones sembrano ritrovare compattezza intorno al loro leader. Su Spazio Azzurro - il forum dei militanti di Forza Italia - tra tirate anti-euro e fantapolitiche richieste affinchè si cancellino "tutte le tasse", c'è chi commenta: "Renzi non fa un patto con Berlusconi: ma con 10 milioni di italiani". Poi chi fornisce i propri suggerimenti di merito: "Attento Silvio, con il doppio turno non vinceremo mai". E chi chiede di andarci con i piedi di piombo: "Occhio Silvio, Gian Burrasca ti vuole solo per la legge elettorale. Non fidarti, ricorda: in 15 minuti ti hanno cacciato dal Parlamento. Figurati se ascoltano consigli”.

E tra i militanti, chi si concentra sui dettagli, sui particolari che indicano la differenza di stile tra i due protagonisti del faccia a faccia. Antonio Veicoli scrive su Twitter: "Renzi arriva in treno, Berlusconi con auto e scorta al seguito. In questi casi la forma è sostanza...". Non manca chi condanna gli eccessi. Come Stefano Pacifici: "Uova sul Cavaliere contro la trattativa sulla legge elettorale. Ci sono ancora illusi che pensano di liberarsene così. Servono idee, non uova". Ancora: "A quelli che lanciano le uova è sempre convenuto l'immobilismo, un Pd senza iniziativa. Solo così potevano rimanere in vita".

Ma tra centinaia di analisi, più o meno centrate, è l'ironia a farla da padrone. E se in tanti non riescono a evitare il dozzinale, c'è chi da sfogo alla propria creatività. Proponendo addirittura l'attualizzazione de Il ritratto di Dorian Grey, con Renzi e Berlusconi a rappresentare "il politico dallo stesso volto". Poi chi richiama sulla vera natura dell'incontro: un accordo per portare "la Geloni a Studio Aperto e Toti a YouDem Tv". I sibillini: si tratta di un "derby", di una rivisitazione del "patto Molotov-Ribbentrop",  di "Anakin che incontra l'imperatore".

E così via. Da chi annuncia che la fotografia di Che Guevara e Fidel Castro "è stata vittima di autocombustione" fino a chi ironizza sulla durata dell'incontro. Senza freni Gianni Kuperlo, il profilo fake del presidente dell'assemblea del Pd. "Dopo l'incontro Berlusconi fuma la proverbiale sigaretta", "Due ore al Nazareno equivalgono all'espiazione delle pene per tutti, anche per il Cavaliere", "la Madia ha scambiato Gianni Letta per Napolitano". Poi chi chiede: "Ma Renzi avrà chiesto anche qualche giocatore per la Fiorentina?". Infine il piccolo caso di #enricosatisereno, l'hashtag lanciato dallo stesso Renzi durante la trasmissione di La7, Le Invasioni Barbariche. Un contenitore virtuale di freddure a raffica in moto per tutta la giornata. "Enrico stai sereno, di sicuro non avranno potuto parlare male di te di fronte a tuo zio...".

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